big fornasari bertone

ETRURIA COLPITA E AFFONDATA - PERQUISITI CON L’ACCUSA DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA L’EX PRESIDENTE DI BANCA ETRURIA FORNASARI, IL VICE GUERRINI E IL DIRIGENTE FUMI. I PM INDAGANO SU 30 MILIONI CONCESSI A UN CANTIERE NAVALE MAI PARTITO. ANCHE TARCISIO BERTONE SULLA GRATICOLA

Giacomo Amadori per “Libero Quotidiano

 

FORNASARIFORNASARI

La vicenda del mega yacht annunciato e mai costruito dalla Privilege yard spa di Civitavecchia continua a far discutere. A maggio Libero ha raccontato le indagini sui finanziamenti delle banche al cantiere, soldi in buona parte trasferiti in diversi paradisi fiscali; ora tocca agli inquirenti di Arezzo indagare sul presunto buco lasciato nei conti della Banca popolare dell' Etruria e del Lazio da quegli fidi milionari.

 

Per questo ieri sono stati perquisiti con l' accusa di bancarotta fraudolenta l' ex presidente dell' istituto Giuseppe Fornasari, l' allora vice Natalino Giorgio Guerrini e Paolo Luigi Fumi, ex direttore territoriale della zona di Roma (ha lasciato la banca nel 2011). Il figlio di quest' ultimo, un personal trainer, era un impiegato della Privilege con contratti a termine da 1.400 euro al mese. «Non veniva quasi mai in ufficio e diceva di fare ricerche per la zona benessere della nave» racconta una fonte di Libero.

 

I FINANZIERI

NATALINO GIORGIO GUERRININATALINO GIORGIO GUERRINI

La visita dei finanzieri si deve principalmente a due motivi, enunciati nella relazione del commissario liquidatore dell' Etruria, l' avvocato Giuseppe Santoni: il finanziamento da circa 30 milioni di euro elargito al cantiere dall' istituto di credito e i soldi concessi alla High facing, un' azienda produttrice di pannelli solari, finanziata dalla Bpel e ingaggiata dalla stessa Privilege per la costruzione di un impianto fotovoltaico.

 

A quanto risulta a Libero gli inquirenti aretini, alla pari di quelli civitavecchiesi, stanno facendo approfondimenti anche sulle elargizioni che l' ex amministratore delegato della Privilege Mario la Via (indagato a Civitavecchia) ha concesso a onlus segnalate dal cardinale Tarcisio Bertone. Infatti, secondo una pista investigativa, sarebbe stato l' ex segretario di Stato vaticano ad aprire le porte di alcuni istituti bancari ai vertici del cantiere laziale.

Tarcisio Bertone Tarcisio Bertone

 

Un' ipotesi confermata a Libero da alcuni stretti collaboratori di La Via. Ma partiamo dalla relazione di Santoni. A pagina 82 si legge: «La Privilege Yard s.p.a. risultava debitrice nei confronti di Bpel dell' importo di euro 29.940.106,19, di cui erano stati accantonati come perdite euro 25.461.123,37. La prima concessione avveniva nel marzo 2009 (…) il finanziamento era deciso e concesso in 7 giorni.

 

(…) Nel corso del 2009, il Comitato crediti assumeva altre 4 delibere, che portavano l' esposizione complessiva a oltre 16 milioni. Alcune di tali delibere sono caratterizzate da tempi di istruttoria solo di pochi giorni.

 

(…) Con delibera del Comitato esecutivo (presenti: Giuseppe Fornasari, Natalino Guerrini…) del 12 maggio 2010, con soli 8 giorni di istruttoria, i fidi erano incrementati da 24 milioni a oltre 57 milioni (…)». Dunque Bpel in quei mesi concede alla Privilege finanziamenti a tempi di record senza che il cantiere produca alcunché. Solo il 30 marzo del 2012, quando più di una barca avrebbe dovuto aver preso il largo, la posizione di Privilege viene classificata per la prima volta come deteriorata. Non basta.

 

TARCISIO BERTONE CON LE CUFFIE TARCISIO BERTONE CON LE CUFFIE

Alla vigilia di San Silvestro del 2014, il 29 dicembre 2014, «il cda approvava la sua unica delibera sulla posizione, quando ormai questa era non più in bonis, per adeguare i fidi agli utilizzi e per concedere linee aggiuntive di 18 milioni, mai erogati, in previsione di ulteriori "sal" (stato avanzamento lavori nda) di fatto mai perfezionati». Appena sei mesi dopo quest' ulteriore prova di fiducia da parte dell' Etruria, la Privilege veniva dichiarata fallita dal Tribunale di Civitavecchia.

 

Santoni fa le pulci anche al credito concesso alla High facing srl, in liquidazione: «La società risultava debitrice nei confronti di Bpel dell' importo di 3.159.311,09 di euro di cui erano accantonati come perdite 2.925.322,74. (…) Tra i soci di High Facing risultava il signor Natalino Guerrini, in quanto detentore di una partecipazione pari al 10 per cento del capitale sociale per il tramite della holding di famiglia di cui è socio accomandatario».

fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria  5fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 5

 

Il commissario puntualizza che tra il 2008 e il 2011 Guerrini è stato consigliere di amministrazione della medesima società e «ha altresì ricoperto di consigliere di amministrazione di Bpel dal 9 aprile 2003 al 30 gennaio 2013 (essendo stato nominato vicepresidente della stessa dal 27 aprile 2008 sino alle dimissioni del 2013)».

 

LE COMMESSE

Santoni nella sua relazione annota anche che High Facing ha ricevuto commesse dalla stessa Privilege. Infatti una delle poche opere realizzate dal cantiere civitavecchiese è stato l' impianto fotovoltaico, per il quale la stessa Bpel e Banca Marche avevano concesso un prestito ad hoc di 5,65 milioni.

 

fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria  4fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 4

L' affare deve essersi concluso positivamente visto che la High Facing non risulta tra le aziende che si sono insinuate nel fallimento Privilege. Infine il capitolo Bertone. Il cardinale, come ha raccontato Libero a dicembre, a partire dal 2008, ha personalmente segnalato a Mario la Via diverse «richieste di elargizioni pervenutemi ultimamente da alcune diocesi o istituzioni».

 

Nelle settimane successive La Via ha spedito i dettagli dei bonifici in Vaticano e in un documento acquisito dai magistrati di Civitavecchia (in contatto con i colleghi aretini) sono elencate 14 «erogazioni» spalmate tra il 4 febbraio 2008 e il 2 dicembre 2010, per un totale di 323 mila euro e rotti.

 

PROTESTE CONTRO BANCA ETRURIA  PROTESTE CONTRO BANCA ETRURIA

Ora i magistrati vogliono capire se quei versamenti fossero il prezzo di un intervento presso Fornasari. Per dovere di cronaca va ricordato che quest' ultimo è stato sottosegretario nell' ultimo governo Andreotti, lo stesso di cui fece parte uno degli indagati eccellenti per il crac del cantiere, l' ex ministro dell' Interno Vincenzo Scotti, già presidente della Privilege fleet (la finanziaria del gruppo) e presidente ad honorem della fallita Privilege yard spa. Ma Scotti a Libero ha assicurato di non aver mai accettato l' incarico onorifico, ma soprattutto di non aver mai interceduto presso Bpel.

PROTESTE CONTRO BANCA ETRURIAPROTESTE CONTRO BANCA ETRURIA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”