fiat volkswagen

LA GERMANIA CE SE COMPRA A TUTTI - VOLKSWAGEN HA 26 MILIARDI DI EURO IN CASSA, RECORD EUROPEO, E PUNTA SUL MERCATO SUL LUSSO PER INVESTIRE: OCCHIO ALLA QUOTAZIONE FERRARI (CHE METTE SUL MERCATO SOLO IL 10%)

Ugo Bertone per “Libero Quotidiano

 

volkswagen bmw mercedes audivolkswagen bmw mercedes audi

In casa Volkswagen non perdono tempo. È di ieri la notizia che Bentley, uno dei marchi extralusso del gruppo di Wolfsburg, si è già messo in moto per aprire un salone a Teheran, per sfruttare la voglia di lusso dell’alta borghesia iraniana. Non c'è da stupirsi perché la casa del Maggiolino ha radici solide in un mercato che vale già ora 900 mila pezzi all'anno, come conferma una storica foto dell'ayatollah Khamenei al volante di una Golf ancor prima del rientro di Khomeini dall'esilio.

 

PIECH, RESIDENTE VOLKSWAGENPIECH, RESIDENTE VOLKSWAGEN

Ma, anche senza scomodare un testimonial così illustre, non è difficile capire perché il gruppo tedesco (così come i concorrenti francesi) attribuiscono grande importanza alla riapertura del mercato iraniano. Basta consultare il recente report di Ubs sull'andamento delle vendite nei mercati emergenti: nel 2015 la crescita complessiva dei mercati di Brasile, Russia e Cina non supererà l'1,3% il valore più basso dai tempi della crisi di Lehman Brothers.

MERKEL AL VOLANTE VOLKSWAGENMERKEL AL VOLANTE VOLKSWAGEN

 

La ripresa dell'Iran, dunque, arriva al momento giusto. Così come potrebbe avere effetti tonici la chiusura dell'interminabile negoziato con Suzuki, di cui la casa tedesca possiede il 18% circa: i giapponesi, molto forti sul mercato indiano (assai ambito dai tedeschi), vogliono ricomprare la quota perché insoddisfatti dell'alleanza. Wolfsburg si oppone, l'accordo, pare, è questione di pochi giorni.

 

E potrebbe chiudersi con una nuova intesa, su basi diverse tra i due gruppi. Anche se Sergio Marchionne sta alla finestra perché Suzuki potrebbe essere l'alleato giusto per Fiat Chrysler sullo scacchiere Asia Pacific.

 

SERGIO MARCHIONNE jpegSERGIO MARCHIONNE jpeg

Tante cose succedono, come sempre, in casa Volkswagen, punta di diamante e osservatorio ideale per capire dove andrà il mercato a quattro ruote in un momento di grande vivacità.

 

Wolfsburg, la corazzata dell'industria europea che ha in cassa 26 miliardi di liquidità (record assoluto per il Vecchio Continente) non sembra accusare battute d’arresto anche se, come ha scritto la Bild am Sonntag, la sostituzione definitiva di Ferdinand Piech alla presidenza si è rivelata più complessa del previsto.

 

Il regno provvisorio del sindacalista Thomas Hueber si protrarrà, infatti, almeno fino a fine anno: i candidati più probabili, Wolfgang e Ferdinand Oliver Porsche non hanno alcuna fretta di caricarsi sulle spalle un’eredità scomoda, dopo la polemica uscita di Piech, il mitico protagonista del miracolo Audi. Ma i problemi del vertice non frenano più di tanto la marcia del gruppo Volkswagen al pari di Bmw (pur costretta a denunciare un forte calo dei profitti della consociata cinese) o di Mercedes.

 

Sintomatico, al proposito, è la trattativa di un consorzio costituito da Audi, Bmw e Mercedes per assicurarsi il controllo di Nokia Here, ovvero le mappe Gps adottate in pratica da tutte le case automobilistiche, che il gruppo finlandese ha messo all’asta. Il prezzo? In tutto 3,5 miliardi di euro. Mica poco ma, come ha detto un analista «il problema non è avere il sistema Gps. Semmai è di non averlo».

Marchionne Winterkorn Marchionne Winterkorn

 

Ovvero, nel momento in cui si profila una frenata dei mercati più profittevoli e la prospettiva di un aumento dei tassi americani rischia di intralciare la corsa della domanda Usa (quasi tutta a credito), l'auto tedesca accelera sulla tecnologia. E sul target lusso. I nuovi piani prevedono, in particolare, che sia il marchio Volkswagen a sostenere gran parte dell'onere di riduzione dei costi con l’obiettivo di aumentare i guadagni di altri 5 miliardi di euro entro il 2017. Matricola Ferrari avvertita.

 

 

 

Una Volkswagen in Afghanistan Una Volkswagen in Afghanistan

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...