“FLATIRON” DA INCANTO – IL CELEBERRIMO PALAZZO DI NEW YORK, NOTO COME IL “FERRO DA STIRO”, È STATO VENDUTO PER 190 MILIONI DI DOLLARI. L’ACQUIRENTE, JACOB GARLICK, HA DETTO CHE ERA IL SOGNO DELLA SUA VITA. PECCATO CHE POI SI SIA DIMENTICATO DI PAGARE IL DEPOSITO DA 19 MILIONI – LA DISPUTA TRA I PRECEDENTI PROPRIETARI: IL 75% ERA IN MANO A QUATTRO SOCIETÀ IMMOBILIARI, TRA CUI LA “SORGENTE GROUP” DI VALTER MAINETTI, CHE ACCUSAVANO IL QUINTO SOCIO DI…

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Estratto dell’articolo di Emanuela Minucci per www.lastampa.it

 

il flatiron building di new york 8 il flatiron building di new york 8

Anche le icone vanno all’asta. A New York è stato venduto per 190 milioni di dollari il celeberrimo «Flatiron Building» altrimenti noto come il «ferro da stiro» della Grande Mela. Progettato nel 1902 dall’architetto Daniel Burnham e Frederick Dinkelberg in stile Beaux-Arts su un lotto triangolare è uno dei più famosi edifici di Manhattan, compreso tra la 23a strada, la Fifth Avenue e Broadway.

 

Ad aggiudicarsi […]  l’edificio […] è stato Jacob Garlick. […] «È stato il mio sogno da quando avevo 14 anni. Ho lavorato ogni giorno della mia vita per conquistarlo», ha detto Garlick «siamo onorati di essere gli amministratori di questo edificio storico e sarà la missione della nostra vita preservarne l'integrità per sempre».

 

jacob garlick flatiron building jacob garlick flatiron building

Piccolo dettaglio, l’acquirente si sarebbe dimenticato di pagare nei termini previsti i 19 milioni di deposito, e ora il futuro dell'iconico palazzo della Grande Mela sembra di nuovo traballare. Forse verrà aggiudicato al secondo arrivato, tal Jeff Gural, ma è presto per dirlo.

 

L’iconico palazzo misura 86,9 metri (21 piani, altezza non da record vista l’epoca in cui venne disegnato) ed è stato a lungo oggetto di disputa tra i suoi proprietari. La vendita all’asta è infatti l’ultima istanza proposta dalla Corte Suprema dello Stato per risolvere l’aspra contesa.

VALTER MAINETTI VALTER MAINETTI

 

Il «Ferro da stiro» di New York appartiene infatti per il il 75% del capitale a quattro società immobiliari (GFP Real Estate, Newmark, ABS Real Estate Partners e Sorgente Group) che accusano il quinto socio, Nathan Silverstein, di essere la causa per cui il palazzo è rimasto vuoto dai tempi in cui l’ultimo inquilino, Macmillan Publishers, che occupava i 21 piani della struttura triangolare, si è trasferito altrove nel 2019.

 

flatiron building flatiron building

Le quattro società hanno cercato di sciogliere la partnership con Silverstein e costringerlo a uscire dall’accordo dopo anni di scontri sui lavori di ristrutturazione della storica proprietà, ma invano. La causa della lunga controversia è dovuta alla proprietà condivisa dell’edificio, che conferisce a ogni proprietario il potere di veto su ogni questione importante. I proventi della vendita dell'immobile al 175 Fifth Avenue saranno divisi tra i soci.

 

Insomma si sta per vendere un simbolo della Grande Mela che pur non essendo mai stato il più alto della città, […] è stato immortalato da fotografi e artisti per più di un secolo. Tra questi, indimenticabili gli scatti di Edward Steichen e Alfred Stieglitz, ma pure i quadri di Albert Gleizes e del pittore impressionista Childe Hassam.

 

il flatiron in spider man 1 il flatiron in spider man 1

Senza dimenticare i diversi film e serie televisive come Sex and The City, Friends, Io sono leggenda, Spider Man, Godzilla (dove però viene interamente distrutto), i videogiochi e pure i fumetti. Situato al’'incrocio tra la Fifth Avenue e Broadway, il grattacielo ispirò all’inizio un forte scetticismo tra gli abitanti, tanto che lo stesso New York Times lo definì una «mostruosità» soprattutto perché non veniva ritenuto abbastanza stabile proprio per la base di forma triangolare, l’altezza, e pure perché spuntava all’incrocio con due arterie estremamente trafficate. […]

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