gianni agnelli john elkann

IL “RE SOLE” DI CASA AGNELLI - JOHN ELKANN CONTROLLA UNA GALASSIA CHE CAPITALIZZA CIRCA 37 MILIARDI CON UN MALLOPPO DI AZIONI CHE VALGONO 61,8 MILIONI: SONO LE QUOTE DI MAGGIORANZA, 60%, DELLA “DICEMBRE”, UNA SOCIETÀ SEMPLICE NATA NEL 1984 (CHE VEDEVA TRA I FONDATORI GIANNI E UMBERTO AGNELLI, FRANZO GRANDE STEVENS, GIANLUIGI GABETTI) LA QUALE STA IN TESTA ALL'IMPERO AGNELLI-ELKANN - IL TRASFERIMENTO DI QUOTE, IN CASO DI MORTE DI UNO DEI SOCI (JOHN, LAPO, GINEVRA), SEGUIRÀ LA STRADA DEI "DISCENDENTI CONSANGUINEI"

IL “TRONO DI SPADE” DI CASA AGNELLI - JOHN ELKANN E’ AL 60% DELLA “DICEMBRE”, LA SOCIETA' SEMPLICE AZIONISTA PRINCIPALE DELL’IMPERO DI FAMIGLIA - CON QUOTE DEL 20% CIASCUNO, I DUE FRATELLI LAPO E GINEVRA - UN ASSETTO POSSIBILE GRAZIE A UN ATTO DI COMPRAVENDITA, FINORA INEDITO, E COMPIUTO DALLA NONNA MARELLA CARACCIOLO MOLTO PRIMA DELLA SUA SCOMPARSA AVVENUTA NEL 2019 - SONO QUATTRO LE CLAUSOLE CHIAVE…

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ldquo-trono-spade-rdquo-casa-agnelli-john-elkann-rsquo-275464.htm

 

GINEVRA JOHN E LAPO ELKANN

ELKANN CON 61 MILIONI GESTISCE 37 MILIARDI

Giuliano Zulin per “Libero quotidiano”

 

John Elkann controlla una galassia che, ai valori di Borsa di venerdì, capitalizzava circa 37 miliardi con un malloppo di azioni che valgono 61,8 milioni. Sono le quote di maggioranza, 60%, della Dicembre, una società semplice nata nel 1984 - che vedeva tra i fondatori Gianni e Umberto Agnelli, Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti - la quale sta in testa alla piramide rovesciata dell' impero Agnelli-Elkann: da questa piccola impresa si dipana la ragnatela di partecipazioni che portano Yaki, nipote dell' Avvocato e figlio di Margherita Agnelli e Alain Elkann, a essere il "re sole" di un regno diventato un eldorado anche dopo la sapiente gestione di Sergio Marchionne.

John Elkann

 

La Dicembre è sempre stata avvolta nel mistero. Gli ultimi bilanci e patti parasociali risalivano appunto a 37 anni fa, mail Sole 24 Ore ieri ha pubblicato le nuove regole, i nuovi assetti, i nuovi poteri di una delle società più importanti d' Italia e del mondo. Attualmente John Elkann detiene appunto il 60% delle azioni, il capitale rimanente è suddiviso in parti uguali: 20% a Lapo Elkann, fratello di Yaki, e 20% a Ginevra Elkann, sorella del "re sole".

 

JOHN ELKANN E MARIA SOLE AGNELLI

Come si è arrivati a questo punto? Semplice: l' Avvocato aveva deciso che l' erede sarebbe stato John e la famiglia allargata ha sempre approvato tale decisione, per cui nel 1996 il marito di Lavinia Borromeo aveva il 24,87%, quota che dopo la morte di Gianni salì al 33,3%, fino a crescere al 58,7% con l' uscita di scena dalla compagine azionaria di mamma Margherita, per le note vicende giudiziarie. La nonna Marella invece, morta nel 2019, decise comunque già quattro anni prima di trasferire la sua quota (era l' unica erede) ai nipoti, incrementando la quota di John (che ha raggiunto il 60) e dividendo in parti uguali il rimanente 40 per cento fra Lapo e Ginevra.

Giovanni Agnelli con Lapo e John Elkann

 

Le novità non finiscono qui. Nel nuovo statuto spariscono i garanti, che un tempo erano Gianluigi Gabetti, Franzo e Cristina Grande Stevens, e Cesare Ferrero. Ora "i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione spettano, senza eccezione alcuna, singolarmente al socio John Philip Elkann".

 

Se non è "re sole" lui, chi lo è? Già perché anche il capitolo successione è proprio in stile monarchico: il trasferimento di quote, in caso di morte di uno dei soci, seguirà la strada dei "discendenti consanguinei". E nel caso uno non li avesse, scatterà comunque la prelazione degli azionisti rimanenti: al massimo le quote potranno finire ad altri rami della famiglia allargata, ma sempre se i soci restanti lo vorranno.

GIANLUIGI GABETTI JOHN ELKANN

 

D' altronde avere il controllo della Dicembre significa essere padroni di un ben di Dio. La Dicembre infatti è prima azionista col 38% circa della Giovanni Agnelli Bv., società di diritto olandese dove per legge i voti in assemblea valgono doppio, per cui a cascata Elkann è il dominus indiscusso - che vede la presenza degli altri rami del clan torinese.

JOHN ELKANN E DONNA MARELLA

 

Parliamo delle famiglie discendenti di Umberto e Maria Sole Agnelli (più o meno presenti con l' 11,7%), di Giovanni Nasi, Laura Nasi Camerana, Rattazzi, Brandolini D' Adda... Ebbene la Giovanni Agnelli Bv detiene il 53% di Exor, altra società di diritto olandese e quotata in Borsa. Exor è la holding del clan, che controlla il 14,4% di Stellantis (nata dalla fusione tra Fiat, Chrysler e Peugeot), il 22,91% di Ferrari, il 26,89% di Cnh Industrial (camion e trattori), il 63,77% della Juventus e il 100% di Partner Re, gruppo riassicurativo con sede alle Bermuda.

john elkann andrea agnelli

 

Venerdì sera il valore delle quote delle controllate in Borsa era di circa 28,5 miliardi, al quale vanno aggiunti gli 8,8 miliardi che rappresentano il 53% di Exor. Non contiamo poi le avventure editoriali di John: il 43% dell' Economist e il 100% di Gedi (Repubblica, la Stampa, il Secolo XIX e numerosi quotidiani locali) che valgono quasi un miliardo.

Ecco, John Philip Elkann è seduto su quasi 40 miliardi, possedendo il 60% della Dicembre che vale 61 milioni. Mica male...

marchionne grande stevens john elkann

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)