oliviero toscani benetton

I MAGLIONI SBIADITI DEI BENETTON - MAGLIERIA E MODA LOW COST SONO DIVENTATE ATTIVITÀ MARGINALI PER LA FAMIGLIA: CONTANO SOLO IL 5% DEL PATRIMONIO E SONO IN COSTANTE PERDITA (144 MILIONI SOLO NEL 2017) – PERCHÉ PREOCCUPARSI DI FARE QUALCHE MILIONE IN UN SETTORE AD ALTA COMPETIZIONE (ZARA, H&M…) QUANDO SI POSSONO FARE I MILIARDI SENZA CONCORRENZA CON AUTOSTRADE E AEROPORTI...

Marco Maroni per “il Fatto Quotidiano”

 

FAMIGLIA BENETTON

Una grande famiglia di imprenditori, mecenati, sponsor di squadre sportive e celebrati dai media. Una notorietà guadagnata anche grazie all' immagine anticonformista del marchio, costruita con campagne pubblicitarie che sui quei media riversano decine di milioni di euro l' anno.

 

TOSCANI BENETTON

Ma la realtà industriale del gruppo Benetton da diversi anni è meno colorata e fantasiosa di quel che l' immagine suggerisce. Il business della maglieria e della moda low cost, che ha fatto la fortuna della famiglia negli anni 70 del secolo scorso, è diventata un' attività marginale, conta per il 5% del patrimonio (net asset value) del gruppo e, soprattutto, è in costante perdita. Gli affari che finanziano i fasti della famiglia trevigiana si fanno con le attività in concessione, dove non c' è concorrenza: autostrade e aeroporti.

 

imam Ahmed Al Tayyeb e ratzinger nella campagna benetton

Edizione holding

La società di famiglia che controlla tutto l' impero nel 2017 ha registrato 12 miliardi di ricavi consolidati. Quasi la metà (5,9) vengono dal comparto "Infrastrutture e servizi per la mobilità" (Autostrade per l' Italia, le autostrade gestite in Sudamerica, Aeroporti di Roma e i tre scali di Nizza, Cannes e Saint Tropez), che fa capo ad Atlantia, di cui Edizione possiede il 30,25% attraverso la sub holding Sintonia.

 

Crolla il ponte Morandi a Genova

Il settore "Ristorazione autostradale e aeroportuale" (Autogrill e gli altri marchi di ristorazione controllati), altro business semi protetto, fa il 41% dei ricavi: 4,9 miliardi di euro.

 

GILBERTO BENETTON

Maglioni e negozi, in capo al Benetton Group, ancora controllato al 100%, conta per l' 11% del fatturato (1,3 miliardi). Il settore immobiliare e quello agricolo (la tenuta agricola di Maccarese e quelle in Argentina, dove con 900 mila ettari Benetton è il primo proprietario terriero privato) contano per lo 0,4% degli affari: 53 milioni di euro in tutto.

 

Ma un quadro più chiaro del peso dei business protetti viene dall' analisi della redditività. Su 4,1 miliardi di margine operativo lordo dell' intero gruppo, quello generato dalla sola Atlantia è di 3,6 miliardi, l' 88%. La marginalità lorda di Atlantia e pari al 61% del fatturato, una profittabilità da primato.

 

Crolla il ponte Morandi a Genova

Tolti ammortamenti, oneri finanziari e imposte, l' utile netto consolidato è di 1,4 miliardi.

Più risicati i margini della ristorazione: Autogrill, controllata al 50%, ha un ebitda di 399 milioni, l' 8% del fatturato, un andamento in linea con la media del settore ristorazione, e che porta a un utile netto di 113 milioni.

 

Le attività storiche

luciano benetton

 A partire dal 2013 Benetton nell' abbigliamento ha invece inanellato una perdita via l' altra, con gli ultimi tre anni disastrosi: fatturato in calo e il rosso per l' azionista che è praticamente raddoppiata ogni anno.

 

Nel 2015 la perdita operativa è stata di 19 milioni, e il risultato dopo le imposte negativo per 47 milioni; nel 2016 la perdita operativa di 38 e il risultato netto a meno 81, nel 2017, la perdita operativa di 144 milioni e quella netta a meno 181.

 

Nel bilancio questo andamento è spiegato così: "Il settore sta affrontando una fase delicata di trasformazione ed evoluzione, quale risposta ai sostanziali cambiamenti nelle abitudini di consumo che si vanno affermando, anche a seguito della rivoluzione digitale in atto".

 

autostrade benetton

Più semplice sarebbe stato dire che, quando si guadagnano miliardi senza doversi confrontare col mercato, non vale la pena preoccuparsi troppo di un settore in cui competere è difficile, con la velocità e l' efficienza operativa che hanno fatto la fortuna di colossi come Zara e H&M.

fratelli benetton

 

Il grano di Maccarese

Ma c' è un altro business marginale, quello agricolo, dal quale il gruppo contava di estrarre un bel po' di valore. Almeno fin quando non è crollato il ponte di Genova (Autostrade per l' Italia) ed è cambiato il vento sul tema concessioni.

 

ponte morandi spinoza genova

Da un decennio Aeroporti di Roma insiste per il raddoppio dello scalo di Fiumicino. Dei 1.300 ettari che dovrebbero essere occupati dalle nuove piste e terminal, 900 sono nella loro tenuta di Maccarese, 3.200 ettari di area protetta nel litorale romano.

 

Se il raddoppio si facesse, dovrebbero essere espropriati dallo Stato e presumibilmente ben pagati, visto che si tratta di un' opera di interesse nazionale. L' operazione era già bloccata: il nuovo ministro dell' Ambiente, Sergio Costa, appena insediato ha sospeso le nomine per la commissione Via (valutazione d' impatto ambientale) effettuate a febbraio dal suo predecessore Gianluca Galletti. Ora sembra ancora più difficile.

TOSCANI BENETTON 4

 

Partecipazioni

 Nel dicembre 2017 il gruppo ha iniziato a investire nelle assicurazioni Generali, a un prezzo di 15,4 euro. A inizio aprile, col titolo che quotava sugli stessi livelli, ha informato la Consob di aver superato la soglia del 3% (3,05%). Generali quota ora 14,6 e la partecipazione vale circa 700 milioni.

 

fratelli benetton

Anche se finora è un affare in perdita, si è investita un po' di liquidità per mettere un piede nella partita finanziaria del controllo del colosso assicurativo triestino. Così come hanno fatto con la partecipazione in Mediobanca (2,1%, 161 milioni a corsi attuali), che di Generali è il primo azionista.

campagna pubblicitaria benetton Crolla il ponte Morandi a Genova crollo ponte morandi genova foto lapressecrollo ponte morandi genova foto lapresse 1crollo ponte morandi genova foto lapresse 2crollo ponte morandi genova foto lapresse 3Crolla il ponte Morandi a Genova Crolla il ponte Morandi a Genova CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVAVigili del fuoco al lavoro sulle macerie del ponte Morandi crollato a GenovaCROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVACROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVACrolla il ponte Morandi a Genova Crolla il ponte Morandi a GenovaTOSCANI BENETTONCROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA

BENETTON ALBANESI 1

autostrade benettonBenetton fiumicinoautostrade benettoncampagna pubblicitaria autostrade per l italiaToscani autostrade benettonLuciano Benetton

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...