Claudio Leonardi per LaStampa.it
MICROSOFT-NOKIASteve Ballmer di Microsoft e Risto Siilasmaa, presidente CdA di NokiaÈ la notizia del giorno, per il mondo della tecnologia: Microsoft acquista le attività produttive e di servizio nella telefonia mobile di Nokia . Dopo una lunga trafila di analisi, indiscrezioni e smentite (le ultime proprio questa estate), quella che sembrava l'unica via possibile per non perdere definitivamente il mercato di smartphone e tablet è diventata realtà.
L'attesa ha giovato dal punto di vista del prezzo d'acquisto, degno di una stagione di saldi. Nel complesso la società fondata da Bill Gates pagherà 5,44 miliardi di euro, contro un valore reale stimato in 14 miliardi di euro. Ma nel mercato tecnologico la tempistica vale quanto il denaro, se non di più. E forse quel che a Redmond hanno risparmiato in contanti lo hanno perso in prestigio, presenza, appeal sui consumatori, inesorabilmente attratti, in questi anni, dalle sirene di Samsung-Google e di Apple.
Il rapporto tra Nokia e l'azienda di Redmond si è fatto più ravvicinato già nel febbraio 2011, quando la società finlandese ha deciso di adottare il sistema Windows Phone per la sua linea di smartphone, e successivamente per i modelli di punta Lumia. I risultati di questa collaborazione, a dire il vero, non avevano entusiasmato alcuni azionisti. Nel corso dell'Annual General Meeting di Helsinki, svoltosi a maggio di quest'anno, più di un investitore ha chiesto all'amministratore delegato, Stephen Elop, di cambiare strada, malgrado le vendite dei Lumia avessero fatto registrare un più 27% nell'ultimo trimestre fiscale.
Elop è rimasto saldo nelle sue decisioni, difendendo l'adozione di Windows Phone. Oggi possiamo immaginare l'umore degli azionisti nell'apprendere che il Ceo di Nokia passerà direttamente alla Microsoft come responsabile del nuovo settore dedicato alle device e alla telefonia mobile, ed è il più probabile candidato alla successione dell'attuale amministratore delegato a Redmond, Steve Ballmer, il cui ritiro dalle scene è stato annunciato poche settimane fa. A pensar male, sapendo che si fa peccato ma spesso ci si azzecca, si potrebbe credere che i destini di Nokia e quelli di Elop abbiano viaggiato in parallelo.
Elop lascia la Finlandia e sbarca in America, e con lui una delle non molte eccellenze mondiali nel settore delle nuove tecnologie che il Vecchio Continente poteva ancora vantare. È ormai chiaro che il futuro dell'informatica è in simbiosi con la telefonia mobile e tutte le sue declinazioni, ed è chiaro che tra i protagonisti di questo mercato chiave non c'è più un'azienda europea. La torta è spartita principalmente tra la coppia Corea-Usa costituita da Samsung e Google, dalla Apple e, sia pure un po' in affanno, dalla nuova Microsoft.
Nuova, sì, perché la società che Gates creò in un garage e portò ai suoi massimi livelli ha sempre fornito quasi esclusivamente software, relazionandosi in questa veste con grandi produttori di hardware quali la Sony e altri campioni asiatici. Questi partner storici, d'ora in poi, troveranno un interlocutore che è anche un potenziale concorrente, con tutto quello che ne può conseguire.
Non ci sono dubbi, d'altra parte sul nuovo corso di Microsoft, descritto da Ballmer come "un passo nel futuro" che apporterà "una dimostrata capacità e talento in aree cruciali quali il design dell'hardware, il management della manifattura e degli approvvigionamenti, le vendite di hardware, il marketing e la distribuzione".
Resta il dubbio che l'azienda di Redmond si porti in casa una "nobile decaduta": Nokia ha registrato una perdita netta nel secondo trimestre, malgrado le vendite dei suoi smartphone abbiano raggiunto i 7,4 milioni di unità.
La società finlandese ha inoltre registrato anno su anno una perdita di 278 milioni di euro, comunque più contenuta di quella dell'anno precedente di oltre un miliardo e mezzo. La quota di mercato della telefonia mobile (nel suo complesso) è attualmente valutata al 15,8%, contro il 27,7 % di Samsung e l'8,1% di Apple (che non compete, però, nel settore del largo consumo di fascia bassa), secondo la società di ricerca Strategy Analytics. È sugli smatphone la battaglia del futuro, e su quel fronte Nokia ha molta strada da recuperare.