PIPPADVISOR! - DALLA LIGURIA ALLA ROMAGNA, ALBERGATORI IN RIVOLTA CONTRO IL MERCATO NERO DELLE RECENSIONI DI ‘’TRIP ADVISOR’’, LA BIBBIA DEI VIAGGIATORI LOW COST (E CACA-CAZZI): FORNITURE DI CIABATTE IN CAMBIO DI GIUDIZI POSITIVI, MINACCE DI SPUTTANAMENTO PER AVERE LO SCONTO, COMMENTI NEGATIVI PILOTATI PER STRONCARE I RIVALI. BASTA LA VENDETTA DI UN CLIENTE PER SMETTERE DI LAVORARE - E SPUNTANO LE SOCIETÀ SPECIALIZZATE CHE VENDONO PACCHETTI DI RECENSIONI ACCOMODANTI…

Alessandra Mangiarotti per "Il Corriere della Sera"

Gli ultimi in ordine di tempo sono gli albergatori di Celle Ligure: arrabbiati, compatti, sono tornati ad attaccare Tripadvisor, il portale dove sono i clienti consigliare o sconsigliare hotel e ristoranti ai nuovi viaggiatori. Anche questa volta la polemica è nata in seguito ad alcune recensioni negative postate da ex ospiti degli hotel di Celle (strutture datate, aria condizionata a pagamento...) e rilanciate dalla stampa locale.

Ma anche sulla scia di quella che sulle pagine del Secolo XIX ieri è stata definita dagli albergatori «l'ultima moda» delle aziende fornitrici degli hotel: «offrire in omaggio 100 pareri positivi su Tripadvisor».

Il giorno dopo gli albergatori cellesi aggiustano il tiro, più che di moda parlano di un caso, magari più di uno ma limitati a piccole aziende fornitrici. Un rischio che è stato confermato anche dai vertici di Tripadvisor durante un incontro. Del resto è già successo ai colleghi della Riviera romagnola: la scorsa primavera gli albergatori di Rimini e dintorni si sono visti proporre forniture di ciabatte da camera con il logo dell'hotel in cambio di false recensioni positive su siti come Tripadvisor e Zoover.

Il metodo è stato spiegato dal quotidiano online dei consumatori Il Salvagente : tale Delta System («agenzia promozionale on web») contattava l'albergo di turno facendo dicendo che la struttura non era posizionata ai vertici della graduatoria Tripadvisor, quindi proponeva di mettersi in contatto con la società www.lineadicortesia.com: l'acquisto di uno scatolone di ciabatte dava diritto a due recensioni in diverse lingue.

Il presidente Federalberghi dell'Emilia Romagna Alessandro Giorgetti ricorda i volantini lasciati negli alberghi e anche i commenti positivi che d'improvviso avevano iniziato a figurare vicino al nome di un hotel «così così»: «Abbiamo denunciato il moltiplicarsi di quelle offerte agli associati capendo che il meccanismo andava oltre il commento negativo del dipendete licenziato o del cliente mordi e fuggi che ci può anche stare». Stessa cosa hanno fatto i vertici di Tripadvisor Italia che, oltre a mettere in guardia gli albergatori, hanno allertato il gruppo londinese antifrode.

Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi ma anche proprietario di due hotel premiati con l'eccellenza da Tripadvisor, ricorda i ricatti fatti a molti associati («o mi fai uno sconto o ti stronco»), ma anche la proposta ricevuta dal direttore generale della sua associazione da un albergatore scandinavo: sconto del 15% in cambio di una bella recensione.

«Quei commenti - dice - ormai hanno un valore economico: più sali nelle graduatorie, più lavori». Così si chiede un «aiutino» all'amico, si stronca il rivale. «Il rischio è di creare un mercato nero. Solo la tracciabilità di chi posta il commento può aiutare».
Lorenzo Brufani rappresenta Tripadvisor in Italia. La sua premessa è fatta di numeri: «75 milioni di recensioni al mondo, 50 ogni minuto, il 98% degli intervistati che ritiene le recensioni soddisfacenti: tutto questo non si spiegherebbe se il sistema fosse un flop.

Al contrario è un ambasciatore per l'Italia: il giudizio medio è buono, 3,87 su 5». Quindi entra nel merito della polemica: «Nessuna moda, il caso di Rimini ci è noto ma noi siamo i primi ad essere vittime e rispondiamo con la tolleranza zero. Quello della tracciabilità è un falso problema: c'è la privacy, ma tanti mettono foto, email, rimandano a Facebook».

E sugli albergatori di Celle aggiunge: «Il problema non sono i commenti negativi ma le poche recensioni che non forniscono un reale giudizio: è interesse dell'hotel avere tanti commenti, possono rispondere». Quello del viaggiatore «è prendere in considerazione solo strutture con almeno 30 commenti e di dare più credibilità a quelli firmati da recensori esperti. Tripadvisor non è una pagella: bisogna imparare a leggerlo come nel mondo».

 

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