cassa integrazione

I SOLDI DOVE SONO? - PIÙ DI MEZZO MILIONE DI LAVORATORI DA MESI NON RICEVE I SOLDI DELLA CASSA INTEGRAZIONE - PIÙ DI 150 MILA ASPETTANO DALL'INPS IL VERSAMENTO DI UNA O PIÙ INTEGRAZIONI SALARIALI - CIRCA TRENTAMILA SONO INVECE I DISGRAZIATI CHE NON HANNO OTTENUTO FINORA NEMMENO UNA DELLE MENSILITÀ - A SEICENTOMILA ADDETTI LA CASSA INTEGRAZIONE È STATA ANTICIPATA DALLE AZIENDE

Francesco Bisozzi per “il Messaggero”

 

cassa integrazione

Oltre mezzo milione di lavoratori da mesi non ricevono i soldi della cassa integrazione. Più di 150 mila aspettano dall'Inps il versamento di una o più integrazioni salariali per Covid-19. Ma poi ci sono circa 400 mila dipendenti delle aziende artigiane, che prendono però i soldi della cassa integrazione dal Fondo di solidarietà bilaterale alternativo dell'artigianato, all'asciutto da maggio: nel loro caso è necessario affinché i pagamenti ripartano che arrivino i 375 milioni che il governo ha destinato al fondo con il decreto Agosto. Intanto le ore di cassa integrazione autorizzate dall'Inps nei primi otto mesi dell'anno hanno superato quota 3 miliardi, in aumento del mille per cento rispetto all'intero 2019.

 

cassa integrazione

La maggioranza delle richieste è legata all'emergenza sanitaria, con circa 2,8 miliardi di ore prenotate e autorizzate tra aprile e agosto, di cui quasi la metà, il 42 per cento, è stato effettivamente utilizzato dalle imprese per lasciare a casa i dipendenti. Per quanto riguarda i trattamenti gestiti dall'istituto nazionale di previdenza sociale, stando agli ultimi dati aggiornati al 7 settembre, ci sono ancora 23 mila dipendenti che aspettano la mensilità di marzo, 33 mila quella di aprile, più di 121 mila attendono i soldi della cassa integrazione di maggio, a 136 mila deve essere corrisposta l'integrazione di giugno, a 77 mila quella di luglio e a circa cinquemila quella di agosto.

 

cassa integrazione

INTOPPO Insomma, l'Inps è in ritardo sul pagamento di 398 mila integrazioni salariali per Covid-19. Considerando che spesso un lavoratore attende più mensilità, si può stimare che le persone coinvolte siano almeno 150 mila. Circa trentamila sono invece i lavoratori che non hanno ottenuto finora nemmeno una delle mensilità che spetta loro. Dalla Confederazione nazionale dell'artigianato fanno sapere invece che il Fondo di solidarietà bilaterale alternativo dell'artigianato, che al pari di quello per i lavoratori in somministrazione non è gestito dall'Inps, ha smesso di erogare le integrazioni salariali per Covid-19 a maggio: «Il decreto Agosto ha stanziato ulteriori 375 milioni per rimettere in moto il fondo ma quei soldi non sono ancora arrivati».

 

Proprio ieri sera il ministero del Lavoro ha annunciato la registrazione pressi la Corte dei Conti del provvedimento e di quello dei lavoratori somministrati che vale 125 milioni. A questo punto per Cna la speranza è che i pagamenti si sblocchino a ottobre. I lavoratori del turismo e della ristorazione sono tra i più colpiti dai ritardi. «Per quanto riguarda bar e ristoranti ci sono sedicimila lavoratori che hanno richiesto di accedere agli ammortizzatori e che aspettano di essere pagati.

cassa integrazione

 

A seicentomila addetti la cassa integrazione è stata anticipata dalle aziende che però in molti casi devono ancora rivalersi sulle casse pubbliche. Inoltre, per quarantamila piccoli esercizi che non hanno riaperto i battenti dopo il lockdown e che hanno dovuto fare perciò pieno ricorso alla cassa integrazione non basterà nemmeno la proroga di 18 settimane concessa dal decreto Agosto, visto che a metà novembre le avranno esaurite», spiega al Messaggero Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi.

 

A corto di ossigeno dunque pure migliaia di imprenditori che hanno anticipato i pagamenti ai propri dipendenti e che ora devono fare i conti con le scadenze fiscali congelate durante l'emergenza sanitaria, senza essere rientrati in possesso nel frattempo del denaro avanzato per lasciare a casa i lavoratori.

CASSA INTEGRAZIONE PIL

 

AGENZIE DI VIAGGIO Così la presidente della Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo, Fiavet, Ivana Jelinic: «Neppure per le aziende del settore turistico è stato facile ottenere la cassa integrazione per i propri dipendenti. Non a tutti è arrivata. Ci si è scontrati con normative diverse a livello regionale e così un elemento di sostegno come la cassa integrazione ha perso forza per colpa della burocrazia».

 

Ad agosto sono state introdotte altre diciotto settimane di cassa integrazione per il periodo che va dal 13 luglio alla fine dell'anno. Dopodiché si volterà pagina. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha già escluso che vi sarà la cassa integrazione generalizzata e gratuita per tutti nel 2021. Il piano di via XX Settembre prevede di affiancare a una cassa standard alcuni elementi di sostegno specifici per supportare i settori più in difficoltà.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”