1. TUTTI I DERIVATI, PRIMO O POI, ARRIVANO AL PETTINE. IMMAGINATE DI SOTTOSCRIVERE UNA CAMBIALE PER 15MILA EURO ED IN CAMBIO RICEVERNE 10MILA E CONTEMPORANEAMENTE VI OBBLIGATE A FARE LA STESSA COSA DOPO UN ANNO. ASSURDO VERO? EBBENE È PROPRIO QUELLO CHE HA FATTO IL TESORO ITALIANO, COSÌ COME È DESCRITTO ALLA PAGINA 20 DELLA RELAZIONE INVIATA DAL MINISTERO DEL TESORO ALLA CORTE DEI CONTI CON UNA PERDITA CHE ‘’REPUBBLICA’’ HA STIMATO IN 1,634 MILIARDI DI EURO 2. LA PROCURA HA APERTO UN’INCHIESTA SUL “DERIVATONE” E VIA XX SETTEMBRE HA DEFINITO “ASSOLUTAMENTE PRIVA DI OGNI FONDAMENTO” L’IPOTESI CHE L’ITALIA “ABBIA UTILIZZATO I DERIVATI A FINE ANNI ‘90 PER CREARE LE CONDIZIONI PER L’ENTRATA NELL’EURO”

1. IL PASTICCIACCIO BRUTTO DI VIA XX SETTEMBRE
Superbonus per Dagospia

Immaginate di sottoscrivere una cambiale per quindicimila euro ed in cambio riceverne diecimila e contemporaneamente vi obbligate a fare la stessa cosa dopo un anno. Assurdo vero? Ebbene è proprio quello che ha fatto il Tesoro Italiano, così come è descritto alla pagina 20 della relazione inviata dal Ministero del Tesoro alla Corte dei Conti con una perdita che ‘'Repubblica'' ha stimato in 1,634 miliardi di euro.

Perché farlo? La relazione in questione parla di una ristrutturazione di un derivato precedentemente sottoscritto con scadenza 2036, evidentemente il nuovo ha assorbito la perdita del vecchio strumento spalmandola su un numero di anni inferiori. Ma quale scopo assicurativo può avere un derivato che perde quasi il 34% del valore del nominale?

Questo primato viene battuto dal derivato a pag 23 su cui il Tesoro ha una perdita di 2,7 miliardi su 6 di valore nominale, qual è il derivato che viene qui ristrutturato? Non è dato saperlo ma le cifre ricordano molto il pagamento di 2,6 mld di euro a Morgan Stanley effettuato sempre nell'aprile del 2012.

Possiamo supporre che, come si mormora a Londra, il Tesoro avesse sottoscritto 3 contratti gemelli di Swaption nel 1994 per incassare un premio in denaro che serviva ad abbellire i conti pubblici ed abbia firmato così una cambiale per una cifra superiore.

Al momento della scadenza della cambiale Morgan Stanley ha preferito farsi pagare mentre un'altra banca ha allungato la scadenza facendo sottoscrivere al Tesoro una nuova cambiale. Se non è precisamente così ci stiamo andando molto vicini visto che gli swap a pag 21 di 3,5 miliardi e 2,5 miliardi di nozionale sono stati chiusi ufficialmente per "coprire" delle emissioni di CCTeu, in entrambi i casi il Tesoro paga un punto percentuale in più rispetto ad una emissione di BTP che avrebbe potuto effettuare con pari scadenza dei titoli a tasso variabile.

Al Tesoro o non sanno che se si hanno due debiti - uno a tasso fisso ed uno a tasso variabile - si è assicurati contro il rischio di oscillazioni dei tassi oppure hanno volutamente voluto perdere rispettivamente 450 e 244 milioni.

Chiunque con un minimo di occhio tecnico e di buon senso guardi a questa relazione non può non capire che si tratta di operazioni chiuse a tutto vantaggio delle banche, che evidentemente dovevano rientrare di soldi prestati in passato sotto forma di swap.

Come si fa a fare il giochetto? E' semplice: è esattamente come una cambiale, si prende denaro in prestito e si scrive contabilmente come entrata di cassa contestualmente si da una cambiale alla banca ma si evita di annotarla in bilancio. In questo modo il bilancio dell'anno della contrazione del debito è salvo il debito rimane e deve essere pagato o continuamente "ristrutturato".

Abbiamo appreso che la magistratura di Roma ha aperto un'indagine sulla vicenda ma non riesce ad inquadrare, al momento, nessun reato. Eppure, a ben guardare, se le nostre ipotesi si rivelassero corrette, ce ne sarebbero. Basterebbe chiedersi chi sono i protagonisti della vicenda e che vantaggi ne hanno tratto e soprattutto quanti danni, presenti e futuri, hanno causato alle casse dello Stato.


2. DERIVATI, LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA
Andrea Greco per "La Repubblica"

La Procura di Roma apre un fascicolo sui derivati del Tesoro. Ieri mattina, lette le rivelazioni di Repubblica, il procuratore aggiunto Nello Rossi ha ritenuto di far più luce sul caso della ristrutturazione (2012) di una dozzina di contratti da 31 miliardi di valore nozionale, che oggi implicano perdite potenziali da 8,1 miliardi. Svolti gli approfondimenti - che prevedono confronti con esponenti di Bankitalia, Tesoro, Corte dei Conti - gli inquirenti decideranno se aprire un procedimento penale.

Lo scopo comprendere meglio questi strumenti di copertura del debito, e rilevare i riflessi delle notizie sui mercati (ieri la Borsa è salita, e il rendimento dei Btp è sceso al 4,70%, dal 4,89% di martedì). Dall'Unione europea è giunta la richiesta di «più elementi di informazione » in materia, ma anche la rassicurazione che «per ora non cambia la valutazione sul deficit italiano».

Nelle stesse ore il Tesoro replicava con una nota all'inchiesta, che elabora dati da una relazione del ministero alla Corte dei Conti di inizio 2013. «Non esiste alcun pericolo per i conti dello Stato. Il Tesoro fornisce regolarmente ogni sei mesi alla Corte la documentazione relativa alle operazioni in derivati ». Sulla passata richiesta di esibizione documenti della Gdf il Tesoro ha precisato: «La Corte a marzo 2013 tramite la Gdf ha chiesto documentazione inerente la sola attività di chiusura di un gruppo consistente di operazioni con Morgan Stanley.

Il Tesoro ha fornito tutta la documentazione richiesta, i contratti pregressi da cui ciascuna operazione ha avuto origine ». Il dicastero ha poi ribadito che «la filosofia di fondo» per i derivati sul debito (circa 160 miliardi) è «proteggersi dai rischi di mercato », funzione «prettamente assicurativa perseguita attraverso Irs (interest rate swap) e opzioni su tassi (swaption), fissando tassi a lungo termine che, alla sottoscrizione, risultavano storicamente ai minimi per la scadenza cui si riferivano ». Via XX settembre ha definito «assolutamente priva di ogni fondamento» l'ipotesi che l'Italia «abbia utilizzato i derivati a fine anni ‘90 per creare le condizioni per l'entrata nell'euro».

Le repliche non entrano nel merito delle elaborazioni di Repubblica. Non sono contestati i dati sulle perdite latenti al 20 giugno, -26% sul nozionale. Non si contesta che molti contratti riscritti - primo lo swap da 3 miliardi scadenza 2036 accorciano le scadenze, quindi anticipano i pagamenti per l'erario, con deterioramento immediato sui conti (mentre ieri il ministro Saccomanni ha detto: «Non c'è nessun aggravio sui conti pubblici).

Lo swap 2036 anticipa pagamenti negativi attesi dal 2016, con flussi di 400 milioni l'anno che l'Italia sta pagando, e non avrebbe pagato senza la "ristrutturazione" di maggio 2012. È una dinamica anomala che il Tesoro continua a non spiegare. Forse si comprenderebbe ipotizzando che il contratto originario contenesse una clausola di terminazione - tipo quella con cui Morgan Stanley forzò l'Italia, a inizio 2012, a chiudere altri derivati pagando 3,1 miliardi - e che nella ristrutturazione la clausola sia stata eliminata.

Probabilità alla mano, sarebbe stato arduo per il Tesoro siglare la revisione di uno swap che a maggio 2012 aveva l'80% di probabilità di produrre nuove perdite (oggi verificatasi). Ma il regolamento che introduceva i criteri probabilistici nei derivati degli enti locali, messo in consultazione dal ministro Tommaso Padoa Schioppa, fu sepolto nel cassetto dal successore Giulio Tremonti.

 

MORGAN STANLEY MARIO DRAGHI ciampi carloazeglio 001SACCOMANNI IN RITIROsaccomanni-draghi GUARDIA DI FINANZA jpegTOMMASO PADOA SCHIOPPA - Copyright PizziGiulio Tremonti

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...