VATICANO SBANCOMATO - LA BANCA D’ITALIA BLOCCA I PAGAMENTI ELETTRONICI NELLA SANTA SEDE: E’ L’EFFETTO DELLA LEGGE ANTIRICICLAGGIO - RESPINTA LA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE DI DEUTSCHE BANK ITALIA PER L’APERTURA DEI POS - CHE SMACCO! DAI MUSEI VATICANI AI SUPERMARKET SI PAGA SOLO IN CONTANTI O ASSEGNI (A MENO CHE NON SI ABBIA UN BANCOMAT DELLO IOR) - COMMENTI DA PALAZZO KOCH? “UN NODO CHE E’ VENUTO AL PETTINE…”

Condividi questo articolo


M.Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"

BANCA ITALIABANCA ITALIA

La Banca d'Italia ha bloccato tutti i pagamenti elettronici attraverso Pos e attraverso il circuito mondiale delle carte di credito nello Stato della Città del Vaticano. Anche quelli per pagare i biglietti dei Musei Vaticani, che ogni anno sono visitati da cinque milioni di turisti.
Fonti di Palazzo Koch hanno spiegato che il Vaticano può avere tutti i Pos che vuole ma non con banche italiane, perché - ai sensi della normativa antiriciclaggio - la piccola Città Stato è considerata Paese extracomunitario «non equivalente» a fini di vigilanza e, per l'appunto, di antiriciclaggio.

ARCHIVI SEGRETI VATICANI jpegARCHIVI SEGRETI VATICANI jpeg

Deutsche Bank Italia che è la banca provider dei moltissimi Pos presenti sul territorio vaticano - hanno spiegato le stesse fonti di Bankitalia - è un soggetto di diritto italiano e quindi vigilato da via Nazionale, ma li aveva aperti senza richiedere la necessaria autorizzazione alla stessa Banca d'Italia. Solo nel corso dello scorso anno, il 2012, ha presentato un'istanza in questo senso, che però è stata respinta da via Nazionale.

DEUTSCHE BANKDEUTSCHE BANK

Ed è per questo che ha dovuto disattivare tutti i Pos in Vaticano: da quelli dei Musei Vaticani a quelli della farmacia internazionale (dove è possibile entrare anche ai cittadini italiani muniti di ricetta e documento), dal supermercato alimentare e ai magazzini vestiti e tecnologia (dove l'ingresso è limitato ai possessori di determinate tessere). Per non considerare numismatica e filatelia. Scatenando così un nuovo «affaire» sulle finanze vaticane.

La notizia è stata annunciata da una nota diramata via email della direzione dei Servizi economici del governatorato della Santa Sede e ribadita da un'altra nota della ragioneria dello Stato vaticano. Uniche forme di pagamento ammesse, da ieri, i contanti, gli assegni e il bancomat dello Ior.

Lo stop dei pagamenti elettronici è stato confermato dalla sala stampa della Santa Sede, ma su quando i servizi potranno ricominciare nulla è dato da sapere, tanto che nelle note ufficiali si parla genericamente di «lasso temporale da definire» o di «fino a data da definire».

PADRE FEDERICO LOMBARDIPADRE FEDERICO LOMBARDI

Il portavoce della Santa Sede Padre Federico Lombardi non ha voluto commentare le «spiegazioni» fornite da Bankitalia in relazione alle motivazioni che hanno portato al blocco dei Pos, ma si è limitato a spiegare che il blocco era stato originato dal fatto che «le relazioni di alcuni uffici della Città del Vaticano con uno dei loro prestatori di servizio per l'uso delle carte di credito e dei Pos presenti nei punti vendita interni alla Città del Vaticano, per facilitare il pagamento dei servizi a turisti e pellegrini, sono in via di scadenza».

Padre Lombardi ha aggiunto che «sono in corso contatti con diversi provider o prestatori di servizi» e «si prevede quindi che l'interruzione dell'uso dei servizi connessi alle carte di credito nei Pos sarà breve».

Il blocco dei pagamenti elettronici è certo una prassi molto grave che, spiegano gli esperti, viene messa in pratica in presenza di situazioni sospette, appunto come operazioni di riciclaggio. «È un nodo che è venuto al pettine» hanno commentato a Via Nazionale. Del resto non più tardi di quindici giorni fa rispondendo ad un'interrogazione parlamentare, il sottosegretario al Tesoro Vieri Ceriani aveva sottolineato anche la natura extracomunitaria e non equivalente della cosiddetta «banca vaticana», lo Ior, «che non è autorizzato ad operare in Italia».

VATICANOVATICANO

Il problema dell'antiriciclaggio é particolarmente sensibile: la Santa Sede ha svolto nell'ultimo anno un lavoro di adeguamento giuridico complesso per entrare a pieno titolo tra i Paesi che ottemperano alle regole internazionali.

Tanto che nel luglio scorso nell'Assemblea plenaria del Comitato Moneyval di Strasburgo, ha ricevuto un significativo riconoscimento(«La Santa Sede ha percorso una lunga strada in un periodo di tempo assai breve», scrive il Consiglio d'Europa) ma anche l'invito a «rafforzare il proprio regime di vigilanza». Un nuovo esame è previsto tra sei mesi.
L'avviso del blocco dei Pos apre l'home page del sito ufficiale dei Musei Vaticani sotto il titolo «No pagamenti elettronici dal 1 gennaio», con la formula di rito: «Ci scusiamo per i possibili disagi».

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...