xi jinping balcone poverta'

XI JINPING MEJO DI LUIGINO DI MAIO: HA SCONFITTO LA POVERTÀ – IL “PRESIDENTE PING” DICHIARA VINTA LA BATTAGLIA: LA CINA HA CANCELLATO LE ULTIME ZONE CHE VIVONO IN CONDIZIONI DI POVERTÀ ASSOLUTA. PER GLI STANDARD CINESI LA SOGLIA È 2.300 YUAN (294,18 EURO) DI REDDITO ANNUO – MA RESTANO ANCORA FORTISSIMI DISPARITÀ TRA CITTÀ E CAMPAGNE E TRA LE VARIE PROVINCE

XI JINPING RIDE

Eugenio Buzzetti per AGI

 

La Cina dichiara vinta la battaglia contro la povertà assoluta. La provincia Sud-Occidentale del Guizhou ha cancellato le ultime nove contee dalla lista delle aree che versano in stato di povertà, riferisce l’emittente televisiva statale Cctv, eliminando quindi le ultime zone a livello nazionale che vivono in condizioni di povertà per gli standard cinesi.

 

Prima del Guizhou, la scorsa settimana anche le province di Yunnan, Sichuan, Gansu, e le regioni autonome di Xinjiang, Ningxia e Guangxi avevano dichiarato vittoria contro la povertà assoluta.    

 

FUNZIONARIO DELLA PROVINCIA DI GUIZHOU ESAMINA I FASCICOLI DELLE FAMIGLIE POVERE

“Tutte le 832 contee povere a livello nazionale sono state sollevate dalla povertà”, l’annuncio della tv statale, e nei tempi previsti: la lotta contro la povertà, particolarmente cara al presidente Xi Jinping, prevedeva la sua eliminazione entro la fine del 2020.

 

Il ragazzo a scuola con i capelli ghiacciati

xi jinping mangia meme

Passata spesso sotto traccia o accolta con diffidenza all'esterno, la campagna contro la povertà ha fatto parlare di sé in alcuni casi particolari, come avvenne nei mesi scorsi, quando gli abitanti di un’impervia zona montuosa nella provincia Sud-Occidentale del Sichuan sono stati ricollocati in un’area pianeggiate: per incoraggiarli al trasferimento, furono offerte case di varie metrature a prezzi calmierati e l’opportunità di trovare posti di lavoro nella nuova area.   

 

LO STUDENTE CON I CAPELLI GHIACCIATI DOPO UNA LUNGA CAMMINATA NEL GELO PER ARRIVARE A SCUOLA

La battaglia contro la povertà è stata anche l’occasione per una gara tra le amministrazioni locali a mettersi in mostra agli occhi della leadership di Pechino. A gennaio scorso, un funzionario del Jiangsu, citato dai media locali, aveva rivendicato una pressocché totale vittoria in questo campo della provincia orientale: solo 17 abitanti su 80 milioni di residenti erano ancora al di sotto della soglia di povertà, una cifra equivalente allo 0,00000021% della popolazione.

CINA XI JINPING ECONOMIA CINESE CORONAVIRUS COVID PANDEMIA

 

Una delle storie di povertà più recenti risale al 2018, quando circolò sui social la storia del ragazzo presentatosi a scuola con i capelli ghiacciati dopo il lungo viaggio a piedi per recarsi a lezione: la sua vicenda aveva commosso il Paese e spinto molti a donazioni.

ricca cinese ostenta i gioielli sui social

 

La soglia di 294 euro all'anno

Secondo dati dell’Ufficio nazionale di statistica di Pechino, la Cina ha segnato una costante diminuzione della povertà negli ultimi anni, passando da cento milioni di persone povere nel 2012, ai 16,6 milioni di fine 2018, e la proporzione di poveri nelle aree rurali del Paese è passata, negli stessi anni, dal 10,2% all’1,7%.

 

La linea ufficiale di povertà in Cina è stata fissata nel 2010 al di sotto di un reddito annuo di 2.300 yuan (294,18 euro al cambio attuale) più bassa quindi della soglia fissata dalla Banca Mondiale di 1,90 dollari al giorno. L’obiettivo fissato nel 2015, e da raggiungere entro la fine di quest’anno, era di eliminare la povertà assoluta, ma il governo cinese deve fare ancora i conti con il forte divario di reddito tra la popolazione urbana e quella rurale e le disparità tra le varie province.

XI JINPING JOE BIDEN

i nuovi ricchi cinesi i ricchi cinesi fanno parte dello sports car clublauren greenfield i nuovi ricchi in cina 9lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 8lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 5lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 29lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 31lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 3lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 30lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 7lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 4lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 32lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 1lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 12lauren greenfield i nuovi ricchi in cina 6i ricchi cinesi postano i conti in banca

xi jinping mangiaxi jinping

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...