caf_cicchitto

CAFONALINO – FABRIZIO CICCHITTO RADUNA BERLUSCONES, EX BERLUSCONES E EX SIMPATIZZANTI PER LA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO “STORIA DI FORZA ITALIA” – MA CHE CI FACEVA MINNITI TRA SCHIFANI, QUAGLIARIELLO E LA BERNINI? – PROVE TECNICHE DI CENTRISMO? L’EX PARLAMENTARE: “CI VORREBBE UN’ESPLOSIONE POLITICA CHE RICOSTRUISCA UN’AREA DI CENTRO DINAMICO CON UNA LEADERSHIP TRAINANTE...” – VIDEO

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

fabrizio cicchitto (1)

1 – PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FABRIZIO CICCHITTO «STORIA DI FORZA ITALIA 1994 - 2018»

Da www.radioradicale.it

 

Registrazione video del dibattito dal titolo "Presentazione del libro di Fabrizio Cicchitto «Storia di Forza Italia 1994 - 2018» (Rubbettino)", registrato a Roma martedì 19 marzo 2019 alle ore 17:49.

 

intervento di annamaria bernini

Sono intervenuti: Francesco Verderami (giornalista), Anna Maria Bernini (senatore, Forza Italia - Berlusconi Presidente (gruppo parlamentare Senato)), Renato Schifani (senatore, Forza Italia - Berlusconi Presidente (gruppo parlamentare Senato)), Marco Minniti (deputato, Partito Democratico), Fabrizio Cicchitto (presidente della Fondazione Riformismo & Libertà), Gaetano Quagliariello (senatore, Forza Italia - Berlusconi Presidente (gruppo parlamentare Senato)).

 

gianni letta marco minniti (2)

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Alleanza Nazionale, Andreotti, Autonomia, Berlusconi, Bottai, Casa, Centro, Cgil, Cicchitto, Comuni, Confalonieri, Conflitto D'interessi, Costituzione, Craxi, Crisi, Democrazia, Destra, Dirigenti, Economia, Elezioni, Enti Locali, Est, Esteri, Europa, Fini, Forlani, Forza Italia, Giorgetti, Governo, Impresa, Italia, Lega Nord, Legge Elettorale, Letta, Liberalismo, Libro, Mani Pulite, Mediaset, Monti, Movimenti, Movimento 5 Stelle, Mussolini, Napolitano, Nato, Negritudine, Parlamento, Partiti, Partito Democratico, Pci, Politica, Politiche 2018, Popolo Della Liberta', Premio Di Maggioranza, Putin, Razzismo, Recessione, Referendum, Regionali 2019, Regioni, Renzi, Riforma Boschi, Riformismo, Russia, Salvini, Sinistra, Stato, Storia, Sud, Swg, Tasse, Televisione, Territorio, Tremonti, Unione Europea.

giovanbattista caligiuri (2)

 

2 – VI SPIEGO VIZI E VIRTÙ DI BERLUSCONI. PARLA CICCHITTO

Maria Scopece per www.formiche.net

 

“Quella di Berlusconi è una storia straordinaria ma non compiuta”. È questa l’opinione di Marco Minniti, ex ministro dell’Interno, tra i relatori della conferenza di presentazione del libro “Storia di Forza Italia 1994-2008”, scritto da Fabrizio Cicchitto in occasione del 25esimo anniversario della fondazione del partito di Silvio Berlusconi. “Berlusconi ha salvato la democrazia con la sua discesa in campo nel 1994”, aggiunge Minniti che da avversario riconosce i meriti di chi ha scritto, a prescindere da come la si pensi, un pezzo di storia di questo Paese.

 

beatrice lorenzin

Minniti, insieme a Renato Schifani, Anna Maria Bernini e Gaetano Quagliariello sono stati i relatori intervenuti alla presentazione che hanno ripercorso con l’autore le tappe più importanti della vita di Forza Italia e tracciato le prospettive per il futuro.

 

“L’Italia ha bisogno di Forza Italia per difendersi dal sovranismo e dal populismo imperante”. Secondo Anna Maria Bernini nel 1994 l’avversario da combattere era l’erede del Partito Comunista più importante d’Europa, oggi sono le istanze sovraniste e anti europeiste rappresentante dal governo gialloverde.

 

Del passato e del futuro di Forza Italia, nell’anno delle sue solitarie “nozze d’argento”, ne abbiamo parlato con l’autore Fabrizio Cicchitto.

 

Cosa vuol dire consegnare i 25 anni di Forza Italia alla storia attraverso un libro?

simone baldelli

Significa andare contro corrente perché oggi tutto è semplificato mentre io ho ripercorso un pezzo di storia d’Italia mediante la lettura dei discorsi di Berlusconi, delle note di agenzia e di due giornali, il Corriere della Sera e Il Giornale per rimettere insieme i tasselli di una storia molto difficile e drammatica da ricomporre.

 

Berlusconi scende in campo nel 1994 con l’idea di fondare il primo partito liberale di massa della storia. C’è riuscito?

fabrizio cicchitto con la moglie emanuiela

A metà. Forza Italia era attraversata da due tendenze, la prima era quella liberale, l’altra era quella aziendalista. L’equilibrio tra questi due momenti era molto complesso e macchinoso.

 

In cosa risiedeva questa difficoltà?

In alcuni momenti prevalevano le esigenze dell’azienda, in altri, invece, le esigenze della politica pura. Anche adesso esiste una incredibile contraddizione tra Berlusconi e l’azienda che ha sulle spalle. Oggi direi che Berlusconi ha un conflitto d’interesse puramente nominale perché dal 2013 al 2018 i talk show di Mediaset, penso a quelli condotti da Del Debbio, Mario Giordano e Nicola Porro, hanno lavorato per la Lega di Salvini, non certo per Berlusconi. Oggi, dopo una fase intermedia, mi sembra che questi atteggiamenti si stiano reiterando. Una situazione paradossale.

fabrizio cicchitto jas gawronski

 

Una delle mancanze più grandi di Berlusconi è non aver trovato un suo erede. Secondo lei perché è stato così difficile?

Berlusconi ha spesso delle antenne sensibilissime, lui inizia a pensare a un erede solo una volta superati i 77 anni, quando si è imposto un dato generazionale inoppugnabile. Purtroppo però Berlusconi ha il brutto vizio di nominare un erede e un’ora dopo iniziare a odiarlo. Perché si sente eterno, invincibile, indistruttibile e rischia di vedere colui che lui stesso ha designato come un usurpatore.

 

gianni letta beatrice lorenzin renato schifani

Negli ultimi tempi Forza Italia ha rinnovato i suoi frontman preferendo una linea più “verde”. Secondo lei tra i politici più giovani che oggi rappresentano la bandiera azzurra si può rintracciare qualcuno candidabile a futuro leader?

Io mi auguro di sì. Ci sono soprattutto alcune presenze femminili significative. Però quello che non funziona più è il presidenzialismo, una decisione imposta dall’alto non convince più. Oggi Forza Italia dovrebbe riscoprire la democrazia di partito, l’elezione da parte degli iscritti, una dialettica aperta, l’ufficio di presidenza eletto per una quota a livello regionale e per un’altra da gruppi parlamentari. Secondo me Forza Italia o muta la sua metodologia interna oppure nessuno avrà il consenso necessario per guidare il partito. E poi Forza Italia deve trovare una nuova linea politica di aperta contrapposizione a Salvini e al M5S, il rischio è la morte per soffocamento.

fabrizio cicchitto e renato schifani

 

Qual è stata, secondo lei, la prima vera sconfitta politica di Forza Italia?

La prima sconfitta vera è stata la perdita della maggioranza in parlamento nel 2012, poi quando c’è stata una duplice rottura del Pdl, prima con Gianfranco Fini e poi con Giulio Tremonti. Lì c’è stato un colpo molto forte che poi si è dipanato nei risultati elettorali. Forza Italia nel 2013 perde 6 milioni di voti e ne perde altri nel 2018. Dopo il 2008, malgrado il governo avesse contro i poteri forti e una parte cospicua di magistrati, quattro uomini, Berlusconi, Bossi, Fini e Tremonti, avevano in mano la maggioranza di questo Paese. Avrebbero dovuto avere la saggezza di restare uniti, invece si sono divisi e dilaniati e da questa divisione è uscito il risultato elettorale del 2013.

mauro paniz (2)

 

Oggi, per trovare spazio nel mutato scenario politico, avrebbe senso la costituzione di un nuovo soggetto politico che inglobi lo zoccolo duro di Forza Italia e anche quanti non sono soddisfatti dalla inevitabile deviazione a sinistra che prenderà il Pd di Nicola Zingaretti?

Esiste un’area di centro che non si riconosce né nel Pd, in quello abbastanza deludente rappresentato da Zingaretti, né nell’attuale Forza Italia e lontanissimo dalla Lega. Ci vorrebbe una sorta di esplosione politica che ricostruisca un’area di un centro dinamico con una leadership trainante. Facile a dirsi e difficilissimo a farsi. Qui siamo sul terreno dei desideri.

pierluigi borghini

 

In politica estera il presidente Berlusconi è riuscito a fare quello che nessun altro è riuscito a fare: ha coniugato l’atlantismo con l’apertura alla Russia. Può essere questa l’eredità più grande della sua storia politica?

Io considero positiva la collocazione occidentale e il rapporto speciale con gli Usa su cui il Presidente Berlusconi ha insistito per molti anni. Trovo che, però, Berlusconi non abbia colto fino in fondo la contraddittorietà di Putin. Perché è vero che il Putin di Pratica di Mare nel 2002 aveva un atteggiamento di apertura nei confronti della Nato ma questo derivava, secondo me, dalla sua estrema debolezza e dal fatto che allora Putin voleva rientrare nel circolo buono. Una volta ottenuto il presidente russo ha espresso una linea di aggressività anti europea e ha utilizzato internet per manipolare le democrazie più aperte. Berlusconi non ha colto queste due fasi ma prevale in lui una paradossale quanto sincera amicizia nei confronti di Putin. Due tipi di uomini di potere che sono l’uno l’opposto dell’altro: un grande ufficiale del Kgb e un grande imprenditore. Gli estremi si toccano ma questo rapporto di amicizia annebbia l’analisi che andrebbe fatta su Putin.

gianni letta giovanbattista caligiuri marisela federici

 

Lei non crede alla teoria del complotto internazionale per far cadere Silvio Berlusconi nel 2011.

Non c’è stato alcun complotto perché fu tutto evidente. Angela Merkel, avendo dalla sua, come ruota di scorta, Sarkozy e i poteri bancari, almeno fino al 2012 perché poi con l’arrivo di Draghi sono cambiate molte cose, è riuscita a far passare una linea molto fiscale nei confronti di tutti i Paesi dell’Europa meridionale. Berlusconi è stato solo l’ultimo, prima di lui era stata colpita la Grecia, il Portogallo e parzialmente anche la Spagna. Non c’è stato un complotto contro Berlusconi ma una linea di chiusura e prepotenza nei confronti di tutti i Paesi dell’Europa mediterranea. E questa è stata una delle cause dell’esplosione del sovranismo e del populismo. La dimensione complottistica non esiste perché è tutto esplicito.

renato schifani (1)

 

Se dovesse consegnare alla storia d’Italia tre eventi della storia di Forza Italia quali consegnerebbe?

 

Prima di tutto il 1994 con la discesa in campo di Berlusconi, poi la vittoria del 2008 e infine la sconfitta del 2018.

eugenia roccellafabrizio cicchittomarco minniti saluta francesco verderamiannamaria bernini francesco verderamifrancesco verderamifabrizio cicchitto (2)annamaria bernini fabrizio cicchittomarisela federicirenato schifani (2)margherita boniver (2)marco minnitieugenia roccella gianni lettamarco minniti saluta renato schifanimarisela federici giovanbattista caligiurimauro panizmarisela federici (2)francesco verderami (3)gianni letta marco minnitimarco minniti saluta fabrizio cicchittogiovanbattista caligiuri (1)renato schifani fabrizio cicchittofabrizio cicchitto firma il libro presentato a marisela federicimarco minniti (2)fabrizio cicchitto renato schifanifrancesco verderami (2)pialuisa biancofabrizio cicchitto margherita boniver (2)libro presentatofabrizio cicchitto margherita boniver (1)fabrizio cicchitto francesco verderamimarco minniti annamaria bernini francesco verderami fabrizio cicchitto renato schifanigiovanbattista caligiuri marisela federicimarco minniti annamaria berninimargherita bonivermauro paniz gianni letta

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)