cafonal scanzi

CAFONALINO - TUTTA ROMA A SENTIRE SCANZI A TEATRO, DA ''BORGIA'' MELONI AD ''ARFIO'' MARCHINI, DA TRAVAGLIO AD AUGIAS, DA GIGI D'ALESSIO A FLAVIO INSINNA - GRILLINI IN LOVE: DI BATTISTA CON ANA, BIONDA BELLA E MOLDAVA, E PAOLA TAVERNA MANO NELLA MANO DI STEFANO VIGNAROLI

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

vignaroli stefano con paola tavernavignaroli stefano con paola taverna

 

Gabriella Sassone per Dagospia

 

Ammazza ahò, forse aveva ragione Sora Selvaggia Lucarelli, che con lui passò “tre mesi di pura passione”, tramutatasi poi in grande amicizia e complicità. Andrea Scanzi piace. E quanto piace. A prescindere dalle sue idee politiche fin troppo palesi (lo sprezzo per Berlusconi e Renzi, la passione per i pentastellati, anche se lui giura “Non sono grillino, sono Scanziano”).

 

vauro senesivauro senesi

Piace non solo perché è caruccio, piacione, narciso per sua stessa ammissione. Ma per quello che dice (e scrive). E come lo dice. Puntando dritto al cuore di chi lo ascolta. Alla faccia di chi, l’ex Ministro Renato Brunetta, l’ha recentemente bollato come un “cialtronello modaiolo” e un “tuttologo da strapazzo”.

tiziana panellatiziana panella

 

C’è la fila, lunga, fuori dal camerino, gente qualunque e volti noti che aspettano di salutarlo, stringergli la mano, complimentarsi. Ha debuttato, come il suo “mega direttore galattico” Marco Travaglio, al testaccino teatro Vittoria. Per 3 sere ha riempito la sala con “Il sogno di un’Italia. 1984 - 2004 Vent’anni senza mai andare a tempo”, quarta opera teatrale da lui scritta e interpretata che arriva dopo “Gaber se fosse Gaber”, “Le cattive strade” e “Fuochi sulla collina”.

simona borionisimona borioni

 

L’eclettica e ironica penna de “Il fatto quotidiano”, opinionista attaccabrighe senza peli sulla lingua, conduttore di “Reputescion” su La3, dopo aver ricevuto gli applausi sul palco, si concede nello stretto corridoio dei camerini ai suoi fans. Saluta, si becca i complimenti, ringrazia, stringe mani, regala bacetti sulla guancia alle gentili signore e signorine, firma copie dei suoi libri che qualcuno ha portato da casa pur di avere la dedica. C’è Flavio Insinna che invece di scappare dopo lo spettacolo come fanno gli svippati scambia due chiacchiere con lui e se ne va sorridendo.

rossella seno maria rosaria omaggio e viviana toniolorossella seno maria rosaria omaggio e viviana toniolo

 

La rossa Simona Borioni, molto amica del suo “rivale” de “Il Giornale” Filippo Facci (l’avrà mandata lui in avanscoperta?), è estasiata. Aspetta il suo turno in fila e lo guarda con occhi languidi. Poi si spertica in lodi, quasi emozionata. Anche un’attrice di rango come Maria Rosaria Omaggio va ad omaggiarlo.

matteo richettimatteo richetti

 

Così come la dolce Rossella Seno. La sera del debutto il parterre pullula di volti noti della politica e del giornalismo radical-chic. C’è lo gnoccoloso Arfio Marchini con figlia al seguito: il candidato Sindaco di Roma più bono che si sia mai visto il 5 marzo apre la sua campagna elettorale all’Auditorium della Conciliazione. In sala, sulle poltrone rosse, viene flashato sorridente mentre Vauro Senesi, il grande vignettista, saluta i fotografi col pugno chiuso.

giulio casale in scenagiulio casale in scena

 

“Eccolo qua il compromesso storico”, chiosa Scanzi. Non manca un suo caro amico, il grillino bello Alessandro Di Battista con la fidanzata moldava Ana (si dice che sia in dolce attesa). Arrivano la senatrice Paola Taverna con Stefano Vignaroli, il deputato Pd Matteo Richetti. Applaudono Barbara Palombelli, Gerardo Greco con la moglie, Tiziana Panella, Marco Castoro, Nicola Morra e Giulia Sarti. Il giornalista-attore ha amicizie trasversali, così la sera dopo arrivano al Vittoria Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo, il conduttore di “Tv Talk” Massimo Bernardini, il senatore Felice Casson, Andrea Delogu, Marco Iodoli, Andrea Perroni.

giulio casale gabriella sassone andrea scanzigiulio casale gabriella sassone andrea scanzi

 

Tutti stupiti piacevolmente da queste due ore di parole che son frustate, ma anche di canzoni, musica, passetti di ballo, coriandoli lanciati in faccia, un pallone che vola a simboleggiare le pallonate che Scanzi lancia dal palco. Parole che fanno riflettere, a volte divertenti strappano un sorriso, a volte durissime, a volte commoventi. Una sorta di rinato Teatro Canzone che strega tutti.

andrea scanzi interpreta il sogno  di un italia (1)andrea scanzi interpreta il sogno di un italia (1)

 

Bravissimo il musicista-attore biondo Giulio Casale che fa da spalla a Scanzi, un tipo naif, quasi un guitto, che scatena applausi. Essenziale la scenografia: un tavolo che poggia sullo Stivale, una macchina da scrivere, due sedie, uno schermo dove passano immagini storiche. Dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultima fuga di Marco Pantani, passando per Troisi e Monicelli.

andrea scanzi interpreta il sogno  di un italia (2)andrea scanzi interpreta il sogno di un italia (2)

 

Si passa all'edonismo degli anni Ottanta alla fine tragica di Falcone e Borsellino, si trapassa il G8 di Genova col massacro alla Diaz e la morte di Carlo Giuliani. Scanzi esplode e dà il meglio di sé quando arriva l’argomento Berlusconi e tutto il suo carrozzone, da Bondi alla Carfagna.

 

andrea scanzi interpreta il sogno  di un italia (3)andrea scanzi interpreta il sogno di un italia (3)

Si ride. Risate amare se si pensa che questi due decenni potevano cambiare l’Italia e non l’hanno cambiata. L’hanno addirittura peggiorata. Restaurando e non rinnovando, come tanti piccoli gattopardi 2.0. "Il sogno di un'Italia" è dunque il ritratto di un paese attraverso storie, istantanee e canzoni: da Bennato a Fossati, da Gaber a Battiato, da De Gregori a Jeff Buckley. Sul palco sfilano miti e maestri, figure indelebili ed eroi quasi loro malgrado.

 

Dal sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino alle parole disilluse di Mario Monicelli (“La speranza è una trappola”), dalla promessa fatta e non mantenuta ad Antonino Caponnetto fino al Pantheon di fratelli maggiori che se ne sono andati troppo presto: Massimo Troisi, Ayrton Senna, il Pirata di Cesenatico. Nello spettacolo, dal sottotitolo dolentemente jannacciano (“Vent'anni senza andare mai a tempo”), c'è la politica che non riesce più a generare appartenenza e c'è l'arte (musica, cinema, letteratura, giornalismo) che diventa fatalmente politica e dunque forse militanza.

flavio insinna (2)flavio insinna (2)

 

Scanzi ha grande presenza scenica e regge il palco meglio di tanti attori-cani, la sua spalla Giulio è sorprendente. In sala molti quarantenni, la generazione di Casale e Scanzi, quelli che come loro sognavano il cambiamento e “si sono ritrovati prima Berlusconi e  poi Renzi”. “Ragazzi selvaggi, ma solo nelle canzonacce dei Duran Duran; volevano la rivoluzione, ma solo nelle T-Shirt”, dicono i due. 

gigi d alessio anna tatangelogigi d alessio anna tatangelo

 

Ieri sera, per l’ultima replica romana, altra infornata di amici: Marco Travaglio, Antonio Padellaro, Giorgia Meloni, Gianni Cuperlo, Enrico Varriale, Carlo Massarini, Corrado Augias, Anna Kanakis, Francesca Fagnani, Marco Lodoli. “Se a Roma non saranno tre grandi feste con un sacco di gente comincerò a pettinarmi come Gozi, scrivere come Rondolino e pensare come la Picierno. Quindi regolatevi: vi aspetto”, aveva scritto sui suoi social il bravo giornalista.

nicola morranicola morra

 

E, per fortuna sua, così è stato. Tre sere di festa e affetto. Meno male che il buon Andrea non ha sentito quella coppia di sessantenni, marito e moglie testaccini doc, seduti nella storica pizzeria da “Remo”, di fronte al teatro, che domandavano vedendo il via vai di gente: “Ma che c’è Travaglio pure stasera in teatro?”. “No, c’è Scanzi”. “E chi è?”. Prosit!

 

giulio casalegiulio casalealfio marchini con la figlia (2)alfio marchini con la figlia (2)gigi d alessio anna tatangelo gabriella sassone gigi d alessio anna tatangelo gabriella sassone paola taverna con vignaroli stefanopaola taverna con vignaroli stefanoalfio marchini con la figlia (1)alfio marchini con la figlia (1)alessandro di battista con la compagna ana (3)alessandro di battista con la compagna ana (3)andrea scanzi e giulio casaleandrea scanzi e giulio casaleandrea scanziandrea scanziflavio insinnaflavio insinnagiulia sarti e nicola morragiulia sarti e nicola morramatteo richetti (2)matteo richetti (2)marco castoromarco castorogiulia sartigiulia sartinicola morra (2)nicola morra (2)monia venturini e gerardo grecomonia venturini e gerardo grecovignaroli stefano e paola tavernavignaroli stefano e paola tavernastefano vignaroli con paola tavernastefano vignaroli con paola tavernaalessandro di battista con la compagna ana (2)alessandro di battista con la compagna ana (2)alessandro di battista con la compagna ana (1)alessandro di battista con la compagna ana (1)barbara palombellibarbara palombelli

“Il sogno di un’Italia” sbarcherà venerdì 4 e sabato 5 marzo al Teatro Puccini di Firenze; mercoledì 9 al Politeama di Genova e giovedì 10 al Colosseo di Torino.

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...