cafonal festa del cinema di roma

CAFONALISSIMO DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA - AMBRA RASTA, RALPH FIENNES CHE SI SPARA SELFIE CON JULIETTE BINOCHE E KRISTIN SCOTT THOMAS, BENIGNI CHE ZOMPA, MERYL STREEP CHE SI AVVINGHIA A MONDA, ARBORE SUL RED CARPET, MARCUZZI IN JEANS - E POI BERTOLUCCI, FIORELLA MANNOIA, MICHELE E VIOLANTE PLACIDO, E LA TRANS VITTORIA SCHISANO

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

 

IL PAZIENTE INGLESE

meryl streep (11)meryl streep (11)

Da www.vanityfair.it La nona serata della Festa del Cinema di Roma è stata un omaggio a Il Paziente Inglese, uscito nelle sale vent'anni fa. E sul red carpet i protagonisti di quel successo sono stati gli ospiti più acclamati.

 

violante placido (3)violante placido (3)

Ralph Fiennes ha il fascino di allora. Barba folta da hispter moderno e qualche ruga in più, portata con disinvoltura, come le colleghe Juliette Binoche e Kristin Scott Thomas, scatenate regine di selfie. La prima sceglie un make-up deciso, che valorizza gli occhi scuri. Matita nera e tanto mascara, sulle labbra, invece, un lipstick rosato leggermente glossy. Più naturale la Thomas, con occhi nude e bocca intensa.  

 

Dopo di loro, qualche volto noto di casa nostra, da Euridice Axen a Vittoria Schisano. Beauty look total nude per l'attrice, con capelli raccolti in uno chignon imperfetto, molto chic, più aggressiva la Schisano, con rossetto scarlatto e unghie nere.

roberto benigni (8)roberto benigni (8)

 

 

MANNOIA

Lavinia Farnese per www.vanityfair.it - Michele Placido alla Festa del cinema di Roma non fa che andare in giro per l'Auditorium presentando Fiorella Mannoia a tutti come «La guerriera». Perché in 7 minuti, il suo ultimo film che vede la cantante all'esordio «inaspettato» da attrice, «è lei che ha tirato dentro tutte: Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi etc. etc. Non le ho fatto neanche un provino». «Io ho rubato con gli occhi un po' di qua, un po' di là, e non ho trovato il recitare così diverso dall'interpretare una canzone», minimizza, intimidita ed emozionata ora «La guerriera», che il 4 novembre esce con un disco che a ben guardare è un sinonimo (s'intitola Combattente).

 

 

enrica bonaccorti e piero badalonienrica bonaccorti e piero badaloni

In 7 minuti, Fiorella Mannoia ha il ruolo di un'operaia impegnata in un consiglio di fabbrica, ma è anche una madre che sta per diventare nonna. Quando nella vita la sua storia è stata un'altra.

 

roberto benigni (12)roberto benigni (12)

Così, ci sediamo da una parte non lontane dal red carpet, prendiamo quella maternità che, macrotema del femminile, sul set si compie in modo molto forte, e torniamo insieme indietro a un suo vuoto elaborato, che non ha voluto riempire: «Io non ho avuto figli. Non sono venuti e non li ho avuti. Non ho fatto nessun percorso alternativo: sono dolorosi fisicamente, ma soprattutto psicologicamente. Mi sono detta: "Se questo è il mio destino, lo accetto".

 

E l'ho accettato. In alcune donne, com'è successo in me, il senso del limite naturale supera e ferma quello del desiderio. Tutto quello che c'era da dire l'ho messo in un brano, scritto pensando di dialogare con una ragazza immaginaria, mia figlia che non esiste. S'intitola In viaggio. E...lo dico ai concerti, lo credo davvero: non c'è bisogno di essere madri di fatto per sentircisi. Noi donne siamo già madri, perché è scritto nel nostro DNA, e che ci siano poi figli o meno, quel sentimento rimane vivo in noi. A volte però sul set guardavo Cristiana, che interpretava mia figlia incinta, e ci pensavo, tanto: "In effetti sarebbe potuto essere così, ci assomigliamo anche un po'».

ralph fiennes e kristin scott thomas  si fanno un selfieralph fiennes e kristin scott thomas si fanno un selfie

 

 

BENIGNI

Lavinia Farnese per www.vanityfair.it

 

ralph fiennes  kristine scott thomas e jiuliette binoche  fanno un selfieralph fiennes kristine scott thomas e jiuliette binoche fanno un selfie

La chiamerà sempre Nicoletta Braschi, mai Nicoletta, per una sola volta «mia moglie». Roberto Benigni, 63 anni, chiude la Festa del cinema di Roma con un incontro dove lei siede nel buio a metà sala, e guarda da lontano quell'uomo con cui ha diviso lavoro e vita, e che fa ancora delle parole fuochi d'artificio. Sono tornati dall'America da un niente, perché Barack Obama li ha voluti alla Casa Bianca, ospiti della sua ultima cena ufficiale da presidente degli Stati Uniti d'America («Come se in epoca romana ti avesse invitato l'imperatore Adriano: una serata così italiana che mancava solo Goffredo Mameli. Poi si è intrufolato anche il premier Matteo Renzi», gioca l'attore e regista premio Oscar nel 1999 per La vita è bella.

 

 

meryl streep saluta antonio monda (3)meryl streep saluta antonio monda (3)

«Ha il fascino dei personaggi delle fiabe», proprio come di lui diceva Federico Fellini, che lo diresse nel 1990, in quello che fu l'ultimo film del regista, La voce della luna: «Mi partiva il cuore, quando ero con lui, ed era come trovarsi davanti al tramonto o a una quercia. Si sentiva come un vento fresco che cambiava il mondo. Mi chiamava cockerino, perché non mi sono mai abituato alla sua presenza e gli saltavo addosso per liberarmi dall'emozione. Amava i clown più delle donne.

 

meryl streep saluta antonio monda (2)meryl streep saluta antonio monda (2)

Parlando anche di una bottiglia, ne evocava profondità e bellezza, tirava fuori lo stupefacente, il poetico, l'immaginifico dalle cose ordinarie, che diventavano sconfinate. Portava a galla sentimenti che noi avevamo ma non sapevamo di avere, come se in un apprendistato di mistero ti mandava a dire: la vita, la morte, il mondo sono lì, sacri, dolorosi, e ti aspettano».

 

Sulle scene di Non ci resta che piangere ricorda poi l'amicizia con Massimo Troisi: «Aveva questo problema al cuore, e questo ticchettio che si sentiva sempre, quando eravamo insieme, e ti veniva voglia di abbracciarlo. Portava negli occhi un senso tragico, come se profondamente sapesse che la sua vita avrebbe avuto un termine inaspettato». E ancora...«Ognuno di noi l'ha vissuto e sa che cosa vuol dire, quando succede uno scoppio dentro, nel conoscere l'altro, e sei nudo di fronte a quella persona, e ti chiedi da dove arrivi, e pensi che sarà con te tutta la vita. Succede anche nell'amore».

matteo garronematteo garrone

 

Così parte Il piccolo diavolo (1988), la parte di film in cui Nicoletta Braschi, oggi 56, scende dal treno con i marinai che la salutano dai finestrini, e sulla banchina trova lui. «È il suo ingresso nella mia vita, c'è un prima e dopo di lei. Nel prima, tutto era farsa: la commedia senza la presenza femminile è come una vita a metà, non la si può concepire. Da allora, abbiamo fatto tutto insieme come una compagnia teatrale, è stata sua l'idea di darci libertà producendo noi i nostri film. Mi ha dato verità. Mentre volavo, mi ha riportato con i piedi per  terra, e io non riesco a immaginare un altro volto, un'altra presenza, un altro respiro che non sia lei. Per me è una benedizione. Lo è stata davvero». Il 26 dicembre saranno 25 anni di amore. «Solo una volta non mi seguì. Fu per un'influenza. Eravamo invitati da papa Giovanni Paolo II alla proiezione della Vita è bella in Vaticano. Qualche tempo prima per averlo chiamato "Wojtilaccio" finii in processo per oltraggio alla religione di stato e villipendio, e fui condannato a pagare un milione di multa alla Santa Sede, ma lui neanche se lo ricordava.

alessia marcuzzialessia marcuzzi

 

C'erano una quarantina di suore polacche elegantissime, qualche cardinale, pioveva, e quando lui arrivò in pantofole rosse, intorno si alzò come una ola divina. "E la moglie?", mi chiese. "Eravamo a Los Angeles e lì è rimasta, il medico le ha detto che stava talmente male da non poter rientrare, neanche l'avesse chiesto il Papa". Ero serio, scoppiò a ridere, poi finita la proiezione rimase in silenzio e mi disse: "Mi hai fatto piangere, c'è tutta la mia vita lì dentro"». Anche Papa Francesco lo chiamò. «Dopo I 10 comandamenti, alle 8 di mattina, al telefono di casa. Da me hanno risposto: "Benigni sta dormendo, richiami domani". Lo fece veramente: "Ma tu lo sai il bene che fai?"».

 

Quanto al suo, di cinema, ci tiene a dire che La vita è bella è una tragedia che, come tutte le tragedie, comincia bene e finisce male, mentre la commedia ha verso contrario: «Theodor Adorno sosteneva che "Dopo Auschwitz, non si può più fare poesia", ma la vita tragicamente si riprende tutto, anche la poesia, che non è possibile ucciderla, e fa diventare anche quello di Adorno un verso. Adesso ho un desiderio irreprimibile di dedicarmi a qualcosa di un'allegria sfrenata», dice. Torna infine a quand'era bambino. «Da piccoli eravamo poveri in maniera mitica.

ambra angiolini (5)ambra angiolini (5)

 

vittoria schisano (2)vittoria schisano (2)

Ricordo la mia infanzia contadina, in Toscana, tutti - mio nonno, i miei zii, mio padre - intorno al focolare a raccontare storie, e le ombre che si creavano sul muro, proprio come nel mito della caverna di Platone. Poi si andava a letto, e io dormivo con quattro donne, le mie sorelle e mia madre, che sembrava la Madonna del parto di Piero della Francesca, tanto che quando la vidi volevo rubarla. Non avevamo soldi per entrare a vedere i film e così sbirciavamo dal tendone, d'estate, stesi in un campo di grano. Fu con Charlie Chaplin che iniziai a desiderare di fare parte di questa bellezza. Ognuno di noi ne sceglie una. Era La febbre dell'oro, e fu lì che vidi per la prima volta la furia e la grazia insieme».

dalila pasquariellodalila pasquariellogiancarlo abetegiancarlo abeteanthony peck con la sorella ceciliaanthony peck con la sorella ceciliabernardo bertoluccibernardo bertolucciria antoniou (3)ria antoniou (3)ria antoniou (4)ria antoniou (4)rachele risaliti  miss italia (1)rachele risaliti miss italia (1)ria antoniou (5)ria antoniou (5)sonia zhou protagonista del film strane stranieresonia zhou protagonista del film strane stranieresonia zhousonia zhouria antoniou (6)ria antoniou (6)roberto benigni (2)roberto benigni (2)meryl streep (3)meryl streep (3)yi zhou  regista (2)yi zhou regista (2)marina fois e sebastien marniermarina fois e sebastien marniernino frassica maurizio ferrininino frassica maurizio ferrinimaria nazionale (2)maria nazionale (2)maria nazionalemaria nazionalemichele placido erika vincentimichele placido erika vincentifiorella mannoia (2)fiorella mannoia (2)fiorella mannoia (3)fiorella mannoia (3)fiorella mannoiafiorella mannoiajuliette binochejuliette binochekristin scott thomaskristin scott thomasnino frassica e maurizio ferrininino frassica e maurizio ferrinidalila pasquariello (2)dalila pasquariello (2)sabine timoteo (2)sabine timoteo (2)fiorella mannoia (4)fiorella mannoia (4)

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...