1. ROMA GODONA È VIVA, SI SOLLAZZA E LOTTA COL BUFFET ALLA FACCIA DEL GOVERNO LETTA 2. ANCHE UNA TRANQUILLA FESTA DI COMPLEANNO AL “GILDA” REGALA MOMENTI DI ALTISSIMA “TRUCE VITA”: NON BASTA LA PRESENZA DELL’ARISTOCRAZIA TAROCCATA DI DANI DEL SECCO CHE CERCA LA PACE CON LA SASSONE, ARRIVA PURE IL VECCHIO SGARBONE 3. SGARBI A TARDA SERA SI È ADDIVANATO CON UNA BELLA FANCIULLA. IL FOTOGRAFO HA COMINCIATO A SCATTARE, MA UN ANONIMO “LOTHAR” DEL CRITICO D’URTO HA COMINCIATO A PRENDERLO A SPINTONI E INSULTI, PRIMA DI ESSERE CACCIATO DAL LOCALE

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Un brindisi con Marino

Gabriella Sassone per Dagospia

 

Non si può mai stare tranquilli. Anche una raffinata festa di compleanno, con tanto di delicato ricordo del recentemente scomparso Giancarlo Bornigia, può trasformarsi in ben altro se gli svippati, veri o presunti, si ribellano in pubblico a cronisti e paparazzi, gente che sta lì per fare il proprio lavoro. E' con gioia che vi andiamo a raccontare due scenette da ritrovata Truce Vita, successe al Gilda durante il party di Marino Collacciani, storica firma da 40 anni del quotidiano "Il Tempo" anche se momentaneamente costretto alle stampelle per un grave incidente motociclistico.

La Marchesa e la Sassone che coppia

A rompere l'aria salottiera e ciarliera tra aristodame d'antan che se le baci ti attaccano rughe e botox che non vanno più via, e nobiluomini buoni solo a farci i soprammobili, è stato l'arrivo di Vittorio Sgarbi. Uno che si fa subito notare anche se non lancia anatemi stile "Capra, capra, capra", quando non gli parte direttamente un Vaffa di cuore. Apparso con un non meglio identificato collaboratore sul tardi, quando gli ospiti erano già andati quasi tutti a nanna. Vittorio si è mollemente adagiato su un divanetto allacciato a una bella fanciulla di nome Antonella Mastrangelo, che gli era stata appena presentata. Era rimasto solo un fotografo: Marco Nardo, collaboratore de "Il Messaggero".

Lilian Ramos mangia la fragolina

Che ha iniziato a scattare la neo coppietta di circostanza, avvinghiata in tenere coccole. "Le foto non le puoi fare, tanto meno dei baci, te ne devi andare", ha inveito contro Nardo il "cane da guardia" del Vecchio Sgarbone. Nardo non ha fatto un plissè continuando a scattare, forte anche della sua amicizia con il critico d'arte. A quel punto il gentleman l'ha minacciato così: "Noi li mettiamo nell'acido muriatico!". "Li mettiamo a chi??", ha ululato il click. "E poi che fai, mi minacci?", ha continuando prendendo il bellimbusto per il bavero della giacca. Sono volati spintoni e paroloni.

Notaio Pocaterra

A quel punto, Collacciani, come ogni perfetto padrone di casa, per difendere l'amico paparazzo ha pregato il maleducato signore di uscire dal locale, accompagnato dai security man del Gilda. "A Vittorio, ma chi te porti appresso???", ha detto poi il Nardo al Vecchio Sgarbone in tutt'altre faccende affaccendato. E lui: "Eh ma tu co tutte ste foto...". Amen.

Mario Zamma

La serata aveva avuto un altro momento di brio con il secondo match, dopo quello televisivo a Quelli che il calcio di Nicola Savino, tra la marchesa de' noantri Dani del Secco e la sottoscritta. All'arrivo della marchesa (presunta) la sottoscritta ha pensato bene di ignorarla, mettendosi a distanza di sicurezza dall'altro lato del locale.

Ma telecamere e fotografi cercavano o un'altra lite o una riappacificazione, aizzandoci una contro l'altra. A quel punto la marchesa del popolo (come si è definita paragonandosi nientedimeno che a Lady Diana) mi si è avvicinata tremolante e sudata, baciandomi calorosamente davanti ai flash scatenati : "Adorata, ma io ti voglio bene... Guarda che quell'anatema era scherzoso, vedrai che ti porterà tanta fortuna... ti succederanno cose molto belle. In settimana ti chiamo così ci andiamo a bere un thè al St. Regis". La vostra povera cronista, messa sempre alla berlina perché scrive la verità, l'ha perdonata con un gran sorriso e un abbraccio, visto che ha un cuore d'oro e di veramente aggressive ha solo il look ( e scusate se me lo dico da sola!).

 

Spero che l'affaire d'Aragona-Sassone finisca qui. Ma non ci posso giurare. Per il resto, la serata era iniziata con un cortometraggio di 4 intensi minuti di parole e immagini intitolato "Il ragazzo del Piper", scritto dallo stesso Collacciani per la regia di Marco Marcelli e la collaborazione di Gianni Testa, per ricordare la lunga e luminosa carriera di Giancarlo Bornigia. Commossi tutti i presenti, a partire dalla moglie Lucia Bornigia e il figlio Gabriele. Il festeggiato ha speso anche belle parole per ricordare il nostro fotoreporter Mario Pizzi e Franco Califano.

Dani del Secco D Aragona balla con Roberto Bilotti Ruggi D Aragona

Alle prese col buffet curato dal direttore-manager del Gilda Antonie Amato, ecco Barbara Bouchet, Renato Balestra, Silvana Augero, la principessa Elettra Marconi che ha ignorato l'ex marito Carlo Giovanelli scortato dalla nobile napoletana Maria Consiglia Visco Marigliano, il marchese Giuseppe Ferrajoli, Antonella Martini col marito Ernesto Vitetti, l'immobiliarista Andrea Meschini, Alex Partexano, il notaio della tv Giovanni Pocaterra con la moglie Rita, Federica Fazzuoli con la sua Anita D'Asaro, Victor e Annamaria Ciuffa, Gianluigi e Laura Rizzo, Alfonso e Paola Bove, lo scultore Ferdinando Codognotto e i pittori Enrico Benaglia e Carlo Roselli. Balli con la musica live di Reo Confesso e buonanotte ai suonatori.

Alessandra Barzaghi e Sara Jannone

 

La Marchesa Balla La Marchesa balla La Marchesa balla La Marchesa balla

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…