libro sorgi aniene

CAFONALINO - DA MEGALO’ A LETTA ZIO, DA MYRTA A MONDA: ALL’ANIENE PER IL ROMANZO DI MARCELLO SORGI SULLA VENDITA DEL COLOSSEO: “MI SONO INNAMORATO DEL ROMANESCO GRAZIE ALLE 'FOTOCOPIETTE GAGLIARDE' DI PAOLO ZACCAGNINI” - LA MERLINO: "FINCHE’ ESISTERA’ L’ANIENE, ESISTERA’ ROMA" - MALAGO’ CALCETTARO

gianni letta marcello sorgi myrta merlino giovanni malagogianni letta marcello sorgi myrta merlino giovanni malago

FOTO: Luciano Di Bacco per Dagospia

Francesco Persili per Dagospia

 

“Finché esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma. Quando cadrà il Colosseo, cadrà Roma. Quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo”. La profezia del Venerabile Beda ci ricorda che i destini della Capitale sono intrecciati da millenni con quelli del Colosseo, il monumento - dopo la Muraglia cinese - più conosciuto al mondo: “Lo abbiamo scelto come logo per Roma 2024 perché è un simbolo che unisce”, spiega il presidente del Coni Giovanni Malagò.

 

marcello sorgimarcello sorgi

All’Aniene, circolo di cui il capo dello sport italiano è il numero uno indiscusso, si parla del nuovo libro dell’editorialista della Stampa Marcello Sorgi (Colosseo vendesi, Bompiani), un pamphlet romanzesco in cui l’anfiteatro Flavio viene venduto per ridurre il debito pubblico. L’ipotesi fu provocatoriamente avanzata anche dall’ex ministro leghista Pagliarini ma qui siamo nel campo della fiction giornalistica.

 

Nell’apologo dell’ex direttore del Tg1 l’acquirente del Colosseo non è l’ingenuo Decio Cavallo al quale Totò rifilò la Fontana di Trevi nella scena stracult di "Totòtruffa 62" ma uno sceicco arabo che vuole togliersi il capriccio di smontare il monumento per portarselo a casa.

 

Gianni Letta evoca il racconto di Gianni Rodari, “L’uomo che rubava il Colosseo” per sottolineare come il monumento sia “un bene di tutti” e plaude al restauro finanziato da Della Valle che “ci ha restituito l’orgoglio di sentirci romani e italiani”.

 

myrta merlino  giovanni malagomyrta merlino giovanni malago

Il Colosseo è una gigantesca metafora dell’Urbe. La terrazza de “La Grande Bellezza” e la via crucis nella grande monnezza. Quando all’interno della biglietteria è stato trovato un topo morto, tutto il mondo ha manifestato il suo sdegno. Il monumento simbolo della Città Eterna è diventato paradigma del declino di Roma. “Mi auguro che la neo-sindaca Raggi riesca a rimettere in piedi Roma ma non sono sicuro che ci riesca - riflette Marcello Sorgi - Una città che è riuscita a superare il terrorismo e ha ritrovato la voglia di vivere dopo gli anni di piombo ce la può fare. E’ possibile che la Città Eterna ci sorprenda ancora”.

 

libro presentatolibro presentato

Sorgi, palermitano di nascita e romano d’adozione, è andato “a ripetizione” da Filippo Ceccarelli, giornalista di Repubblica e nipote di Ceccarius, per definire quell’esperanto in cui si esprimono i personaggi del suo libro. L’ex direttore del Tg1 ricorda anche l’apporto del critico musicale Paolo Zaccagnini alla comprensione dell’argot capitolino: “Quando eravamo al Messaggero diceva agli uscieri: ‘Andatemi a fare ‘na fotocopietta gagliarda’. Mi sono innamorato del romanesco grazie a lui”.

 

gianni letta e myrta merlinogianni letta e myrta merlino

Patrimonio dell’immaginario ma anche luogo di memorie private, il Colosseo. Malagò racconta di quella volta in cui a 14 anni dopo aver visto al cinema “4 mosche di velluto grigio” andò di notte all’Anfiteatro Flavio insieme ad un amico e scavalcò: “Fu il nostro modo di esorcizzare la paura che ci mise il film di Dario Argento”.

 

jas gawronsky marcello sorgi gianni lettajas gawronsky marcello sorgi gianni letta

Il presidente del Coni parla anche della candidatura olimpica di Roma e annuncia: “Porterò i membri del Cio al Colosseo. Le altre città in corsa, Parigi, Budapest, Los Angeles, non sono in grado di offrire uno spettacolo simile. Gelo sul referendum:” Andava fatto all’inizio, farlo alla fine significa votare nel primo semestre 2017”. Troppo a ridosso del mese di settembre quando a Lima il Cio sceglierà la città sede dei Giochi del 2024. Dalla profezia del venerabile Beda a quella di Myrta Merlino: “Finché esisterà il circolo Aniene, esisterà Roma. Penso che Malagò farà il sindaco di Roma prima o poi”.

 

giovanni malagogiovanni malago

Intanto il numero uno dello sport italiano si tiene in forma con il calcetto: in serata, Malagò scende in campo con la squadra over 50 dell’Aniene nella coppa dei Canottieri, il torneo di calcio a 5 più antico d’Europa. Gara tiratissima contro il CT Eur nella mitologica “fossa” del Canottieri Lazio.

 

Ammonito per aver scagliato via il pallone dopo un fallo fischiato dall’arbitro, il presidente del Coni al termine della gara chiede lumi su un presunto gol fantasma e mastica amaro per la sconfitta (3-4, dopo essere stati in vantaggio 3-1) prima di tornare sull’incontro a Ostia col vicesindaco con delega allo Sport Frongia: “Il dossier olimpico? Si può modificare. C’è la disponibilità a discuterne”. Prove tecniche di dialogo con la giunta Raggi. L’unico rammarico è per quel tiro respinto sulla linea. “Ma il pallone era entrato o no?”

MALAGO' ANIENE COPPA DEI CANOTTIERIMALAGO' ANIENE COPPA DEI CANOTTIERIandrea abodiandrea abodisimonetta modestinisimonetta modestinialfonso dell erario  camilla morabitoalfonso dell erario camilla morabitoantonio monda con la moglie jacqueline greavesantonio monda con la moglie jacqueline greavesmarcello sorgi (2)marcello sorgi (2)gianni lettagianni lettagianluca verzelligianluca verzellicamilla morabito e marcello sorgicamilla morabito e marcello sorgigialuca verzelligialuca verzelligiampaolo letta e marcello sorgigiampaolo letta e marcello sorgigianni letta col figlio giampaologianni letta col figlio giampaologianni letta  marcello sorgigianni letta marcello sorgigianni letta con jas gawronskygianni letta con jas gawronskygiovanni malago  myrta merlinogiovanni malago myrta merlinomyrta merlinomyrta merlinojas gawronsky e marcello sorgijas gawronsky e marcello sorgigiuseppe consologiuseppe consolojas gawronskyjas gawronskymarcello sorgi col figlio antonio (2)marcello sorgi col figlio antonio (2)myrta merlino alfonso dell erario  camilla morabitomyrta merlino alfonso dell erario camilla morabitomyrta merlino (2)myrta merlino (2)marcello sorgi giuseppe consolomarcello sorgi giuseppe consolomarcello sorgi autografa il suo libromarcello sorgi autografa il suo libromarcello sorgi col figlio antoniomarcello sorgi col figlio antonio

 

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”