champagne

CIN CIN! LE BOLLICINE E IL VINO BIANCO RIDUCONO IL RISCHIO DI ARRESTO CARDIACO - I SORPRENDENTI RISULTATI DI UNA RICERCA PUBBLICATA SUL "CANADIAN JOURNAL OF CARDIOLOGY": I POLIFENOLI PRESENTI NEI VARI TIPI DI VINI CONFERISCONO VANTAGGI CARDIOVASCOLARI - GLI STUDIOSI CALCOLANO CHE UNA PERCENTUALE DEGLI ARRESTI CARDIACI CHE VA DAL 40% AL 63% POTREBBE ESSERE EVITATA SE I PAZIENTI AVESSERO ADOTTATO UNO STILE DI VITA SANO...

Estratto dell’articolo di Valeria Aiello per www.fanpage.it

 

bagno nello champagne

Un nuovo studio ha sollevato una prospettiva inaspettata sui fattori che possono esercitare un effetto protettivo sul cuore, suggerendo che il consumo di champagne e vino bianco possa ridurre il rischio di arresto cardiaco. Questo risultato, emerso da un’analisi basata sui dati di oltre 500mila persone della UK Biobank e sofisticate tecniche di randomizzazione mendeliana, contrasta con le conclusioni di studi precedenti, che indicano che anche un consumo moderato di alcol è associato a un aumento del rischio cardiovascolare.

 

bagno nello champagne

Il legame tra il consumo di champagne o vino bianco e la cardioprotezione non è il solo risultato ad aver sorpreso i ricercatori: lo studio ha identificato anche un’altra insolita relazione inversa tra il tempo trascorso al computer e il rischio di arresto cardiaco, nonostante una solida base di evidenze scientifiche documenti il pericolo rappresentato alla vita sedentaria, non solo negli adulti ma anche nei più giovani. [...]

 

Il nuovo studio, guidato dal dottor Huihuan Luo della Facoltà di Salute Pubblica dell'Università Fudan di Shanghai, ha identificato 56 fattori di rischio modificabili associati all’arresto cardiaco improvviso, una situazione in cui il cuore improvvisamente smette di pompare sangue, causata da pericolose anomalie del ritmo cardiaco. Tra questi fattori, compaiono abitudini legate allo stile di vita, parametri fisici, aspetti psicosociali, status socioeconomico e ambiente locale, come l'esposizione all’inquinamento atmosferico.

 

SPUMANTE VS CHAMPAGNE

L’analisi di randomizzazione mendeliana – che consente di esaminare come i fattori di rischio vadano a influenzare in modo causale l’esito studiato (in questo caso l’arresto cardiaco improvviso) – ha confermato effetti protettivi associati a 3 fattori (l’utilizzo del computer, il consumo di champagne e/o vino bianco e il consumo di frutta) ed effetti negativi associati a 6 fattori (sensazione di stitichezza, maggiore massa e percentuale di grasso al braccio, indice di massa corporea, pressione arteriosa sistolica e basso livello di istruzione).

 

attacchi cardiaci

Sulla base di questi risultati, gli studiosi hanno calcolato che tra il 40 e il 63 percento dei casi di arresto cardiaco improvviso potrebbero essere evitati migliorando rispettivamente un terzo e due terzi dei 56 fattori di rischio identificati. Tra questi fattori, le abitudini legate allo stile di vita sono emerse come più influenti, rappresentando il 18 percento dei casi arresto cardiaco prevenibili.

 

L'inaspettato vantaggio di champagne e vino bianco

Uno dei risultati più inattesi della nuova ricerca è stato quello relativo all’associazione protettiva riscontrata nei bevitori di champagne e vino bianco, che si discosta dai risultati di ricerche precedenti, sia per quanto riguarda i già citati rischi cardiovascolari legati al consumo di alcol sia perché, tradizionalmente, si è ipotizzato che solo il vino rosso, per il suo alto contenuto di polifenoli, in particolare di resveratrolo, possa svolgere un ruolo nel ridurre la pressione sanguigna e nella riduzione del rischio di malattie cardiache.

 

CHAMPAGNE

“Tuttavia, anche il vino bianco e lo champagne, nonostante la loro minore concentrazione di polifenoli, possono conferire vantaggi cardiovascolari – scrivono, in un editoriale correlato allo studio, i ricercatori canadesi Nicholas Grubic dell’Università di Toronto e Dakota Gustafson della Queen’s University in Ontario – . La ricerca sui meccanismi sottostanti rimane poco chiara, ma questi risultati rafforzano l'idea che i benefici di un consumo moderato possano essere più complessi di quanto precedentemente ipotizzato”.

 

Diversa invece la posizione dei due ricercatori sulla relazione inversa tra il tempo trascorso al computer e il rischio di arresto cardiaco improvviso, il che significherebbe dire che restare per più tempo seduti davanti a un computer proteggerebbe il cuore dall’arresto cardiaco. [...]

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....