diabete

DIABETE DA ABBATTERE - I 4 MILIONI DI DIABETICI ITALIANI HANNO MAGGIORI POSSIBILITÀ DI SVILUPPARE SERIE COMPLICANZE QUALORA SI DOVESSERO INFETTARE COL CORONAVIRUS - L'ENZIMA ATTRAVERSO CUI IL VIRUS ENTRA NELLE CELLULE DELLE VIE RESPIRATORIE È LO STESSO ESPRESSO NELLE CELLULE DEL PANCREAS E DEL FEGATO, E IL PAZIENTE PORTATORE DI ENTRAMBE LE MALATTIE…

 

 

Melania Rizzoli per ''Libero Quotidiano''

 

Gli oltre 4milioni di diabetici italiani non hanno un rischio più elevato di contrarre il Coronavirus, ma hanno maggiori possibilità di sviluppare serie complicanze qualora si dovessero infettare.

 

farmaco anti diabete di tipo 2

Uno studio pubblicato sul Journal of Endocrinological Investigation da un gruppo di ricercatori dell' Università di Padova ha dimostrato come i pazienti diabetici, che già presentano normalmente un aggravamento clinico durante il decorso di qualsiasi malattia acuta intercorrente, nel caso di infezione virale da Covid 19 hanno un rischio di prognosi peggiore della patologia, rispetto a quella degli altri soggetti infetti non diabetici.

 

I risultati della ricerca infatti, evidenziano chiaramente che chi soffre di iperglicemie con carenza di produzione nel pancreas di insulina, soprattutto se la malattia non è ben compensata e sotto controllo , nel caso in cui contraggano l' infezione virale in corso nel nostro Paese, debbano necessariamente essere vigilati con maggiore attenzione e monitorati h24, per gestire l' elevata possibilità di gravi complicanze alle quali questa popolazione risulta esposta.

 

insulina

Anche uno studio cinese, condotto nella Huazhong University of Scienze di Wuhan, pubblicato sulla rivista scientifica Diabetes/Metabolism Research and Reviews, ha registrato valori più elevati di alcuni indici coagulativi e di marcatori infiammatori nei diabetici con polmonite virale in atto, sottolineando come le eccessive risposte di ipercoagulabilità e di flogosi interstiziale a livello degli alveoli polmonari, legati ad una cattiva regolazione del metabolismo del glucosio, aggravassero di fatto il decorso della polmonite da Coronavirus, favorendo lo sviluppo di complicanze multiorgano, coinvolgenti il cuore, il fegato, i reni, l' apparato vascolare e neurologico.

 

Questo è il primo studio che valuta le caratteristiche biochimiche dei pazienti con diabete di tipo 1 o di tipo 2 positivi al Covid 19, dal quale emerge chiaramente che tutti i diabetici presentano una infiammazione più pronunciata degli altri, una polmonite virale più grave, con sviluppo di maggiore versamento pleurico, i quali quindi dovrebbero essere oggetto di terapie più mirate volte a contenere lo stato flogistico a livello sistemico, poiché porre la giusta attenzione a questa problematica significa migliorarne la prognosi.

 

COLPA DI UN ENZIMA

farmaci

Diabete e Covid 19 infatti, rappresentano due pandemie importanti a livello globale, le quali, se pur con caratteristiche diverse, essendo una acuta e l' altra cronica, una trasmissibile e l' altra non contagiosa, tuttavia appaiono interconnesse più di quanto si pensasse in precedenza, poiché l' enzima attraverso cui il virus entra nelle cellule delle vie respiratorie è lo stesso espresso nelle cellule del pancreas e del fegato, e il paziente portatore di entrambe le malattie presenta indici coagulativi, marcatori infiammatori e proteina C reattiva con più alti livelli nel sangue rispetto ai soggetti positivi al Coronavirus ma senza diabete.

 

Le complicanze causate dal diabete di lungo corso inoltre, quali arteriopatie, neuropatie, nefropatie e retinopatie, che hanno di norma un decorso cronico, oltre alla predisposizione a contrarre patologie batteriche e virali più difficili da controllare, durante la infezione Covid 19 si riacerbano e si riacutizzano, aggravando la già precaria situazione clinica, esponendo il soggetto diabetico ad un elevato rischio di complicanze dei suoi organi vitali. Sebbene lo studio succitato sottolinei che, tra quanti avevano contatto l' infezione virale, la percentuale di diabetici non fosse superiore rispetto alla prevalenza del diabete nella popolazione generale, tutte le persone con valori alterati della glicemia hanno sviluppato durante l' epidemia serie complicanze durante il decorso di tale patologia, confermando la regola generale scientificamente provata di comprovata fragilità di tali soggetti.

 

diabete

Su 20 soggetti ricoverati in terapia intensiva infatti, 15 sono risultati diabetici ed obesi, poiché anche l' obesità, nota anticamera del diabete, è una patologia che predispone ad una penetrazione e ad una aggressività più alta del virus, che trova terreno fertile in questi fragili pazienti dal punto di vista immunologico. Inoltre quasi tutti gli obesi presentano insufficienze respiratorie più o meno marcate, ed essendo il Corona un virus che attacca prevalentemente i polmoni, le conseguenze sono facilmente prevedibili.

 

Quindi, tutti coloro che sono affetti da obesità e diabete, sia esso insulino-dipendente o indipendente, devono cercare di evitare in qualunque modo il contagio da Coronavirus, devono tenere la loro glicemia sotto controllo e su valori accettabili durante le 24 ore, ed essere prudenti più del resto della popolazione, seguendo scrupolosamente le misure di prevenzione più volte ribadite dal ministero della Salute e dall' Istituto Superiore di Sanità, soprattutto quelle igieniche, oltre a mantenere il distanziamento sociale dalle altre persone.

 

ASMA E CARDIOPATIE

Anche perché se un paziente diabetico avanti con l' età è afflitto anche da altre patologie, quali asma, cardiopatie, insufficienza renale e neuropatie, la sovrapposizione dell' infezione virale in corso può aggravare le condizioni generali, complicare le malattie di base e condurre persino al decesso. Tra gli oltre 105 medici deceduti in Italia durante questa epidemia, una decina di loro erano diabetologi, specialisti chiamati ripetutamente nelle terapie intensive al letto di pazienti diabetici con valori di glicemia alle stelle, che necessitava di essere regolata, e che hanno prestato la loro professionalità esponendosi al rischio infettivo e all' aggressività del virus che poi li ha colpiti e portati a morte, pur non essendo diabetici.

 

È plausibile che il rischio maggiore sia per i pazienti diabetici sopra i 65 anni con presenza di comorbilità quali ipertensione e malattie cardiovascolari, mentre è altrettanto plausibile che le forme severe di Covid 19 sono estremamente rare nei soggetti giovani e pediatrici affetti da iperglicemie, pur ribadendo che anche loro devono seguire seriamente le raccomandazioni di prevenzione del contagio.

 

Qualunque paziente diabetico che sospetti di essere stato contagiato dall' infezione Covid 19 in Lombardia deve chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45, oppure il numero 1.500 nazionale, ed in alternativa il proprio diabetologo per eventuali modifiche della terapia insulinica in atto.

CALCOLO AI RENI

 

IL BILANCIO ITALIANO

Il report dell' Istituto Superiore di Sanità del 20 marzo sui pazienti deceduti in Italia, conferma la probabilità di maggiore mortalità in presenza di diabete, registrando che circa il 43,9% dei soggetti deceduti per i quali sono disponibili dati sulle patologie croniche preesistenti all' infezione era affetto da diabete mellito, mentre il 48,6% presentava 3 o più patologie croniche. Inoltre le ricerche sul tema hanno evidenziato che alcuni farmaci ad uso comune tra i diabetici cronici, quale gli Ace inibitori, molecole con effetti anti ipertensivi, che agiscono sulla funzionalità cardiaca ed ostacolano l' insorgenza della insufficienza renale, possano facilitare l' infezione ed aggravare l' evoluzione del Covid 19.

 

In sintesi, le conoscenze attuali sulla prevalenza del Coronavirus e sul decorso della malattia virale nelle persone diabetiche sono in evoluzione con analisi più dettagliate, ma intanto, nel dubbio, tutti gli oltre 4 milioni di diabetici italiani è bene che sappiano che la loro fragilità metabolica va difesa ad ogni costo dall' infezione, per evitare di incorrere in conseguenze che potrebbero potenzialmente mettere a serio rischio la propria vita.

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)