maria rosaria capobianchi

“CON IL VIRUS CONVIVREMO PER MOLTE STAGIONI” - PARLA MARIA ROSARIA CAPOBIANCHI CHE GUIDA IL LABORATORIO DI VIROLOGIA DELLO “SPALLANZANI”: “L'ITALIA NON PRESENTA ALCUNA CONDIZIONE CHE FAVORISCA LA DIFFUSIONE DEL VIRUS RISPETTO AD ALTRI PAESI. NON CI SONO ANCORA TERAPIE CAPACI DI VINCERE IL COVID. DI CONTENERLO SÌ, MA NON DI ELIMINARLO. QUANTO AL VACCINO, SIAMO MOLTO VICINI. MA QUANTO DURERÀ LA PROTEZIONE CHE CI GARANTIRÀ? NON SI SA. POTREBBE ESSERE NECESSARIO RITARARLO OGNI ANNO…”

Carlo Verdelli per il “Corriere della Sera”

 

Adesso che anche dirsi «ciao, come stai» contiene un' eco di apprensione, quasi fosse l' attesa non di una risposta ma di un referto. Adesso che per la seconda volta in meno di un anno il male oscuro ha schiantato le nostre difese e stravolto le nostre abitudini. Adesso che il domandone sembra diventato come passeremo il prossimo Natale. Ecco, adesso, l' unica certezza onesta che abbiamo è che del coronavirus, anzi del Sars-CoV-2, sappiamo ancora troppo poco per sperare di liberarcene a breve.

MARIA ROSARIA CAPOBIANCHI

 

«Ma non c' è niente di strano in questa incertezza. L'unico virus che finora l' umanità ha completamente debellato è il vaiolo. Qualsiasi prospettiva di un' uscita rapida da questa pandemia, compreso l' arrivo dei vaccini, è un' ipotesi consolatoria». Il richiamo al realismo viene da uno dei primi scienziati che sono riusciti a prendere prigioniero «il nemico» e a cominciare a studiarlo: una donna dell' isola di Procida, figlia di una maestra elementare e di un navigante, la dottoressa Maria Rosaria Capobianchi, 67 anni, gli ultimi venti passati a guidare uno dei laboratori di virologia più accreditati d' Europa, presso lo Spallanzani di Roma.

 

diffusione del corona virus in cina

Una veterana molto autorevole, che non ha partecipato alla recente e permanente giostra degli esperti in tv, ma che ha combattuto nella trincea della ricerca molte battaglie insidiose, dalla prima Sars del 2002 all' influenza suina del 2009, fino all' Ebola, identificato nel 1976 nel cuore dell'Africa e protagonista nel 2014 di un'epidemia che ha sfiorato il mondo occidentale.

 

Lo scrittore David Grossman sostiene che quello da cui siamo aggrediti è più forte di qualsiasi nemico in carne e ossa che abbiamo affrontato. In Italia ci avviamo verso i 48 mila morti (20 mila nella sola Lombardia), il mondo ne conta già un milione e 300 mila, l'Europa perde per Covid-19 una persona ogni 17 secondi. E per fortuna che la seconda ondata sembra attenuarsi.

 

MARIA ROSARIA CAPOBIANCHI

«L'avversario che abbiamo davanti è poderoso, ma ne abbiamo conosciuti di più letali. Senza andare alla peste del 1600, che era però causata da un batterio e non da un virus, l'influenza spagnola del 1918 ha provocato più di 40 milioni di vittime e mezzo miliardo di contagi. Ed è andata a cicli, come tutte le pandemie. Succederà anche stavolta».

 

Lei e il suo gruppo di ricerca dello Spallanzani l'avete visto in faccia tra i primi. Che differenza c'è tra questo coronavirus e quelli che l' hanno preceduto? Per cortesia, non usi termini tecnici. Provi a spiegarlo come se davanti avesse un bambino.

«È rotondeggiante, mentre quello di Ebola, per esempio, sembra più un bastoncello contorto. E poi ha un genoma tre volte più grande di quello dell' Hiv».

 

il team di medici cinesi che stanno combattendo contro il coronavirus 1

E i pennacchi rossi che si vedono nelle foto?

«Non sono rossi, vengono colorati così per evidenziarli. Sono le zampette presenti come una corona sulla superficie, con le quali il virus si attacca ai recettori presenti su un'altra superficie, quella della cellula, per "parassitarla". Il recettore usato dal Sars-CoV-2 si chiama Ace-2 ed è un componente importante dei meccanismi fisiologici di regolazione cellulare: il virus lo usa come un ladro che con una chiave falsa si introduce in una casa per derubarla».

 

Possiamo immaginare che questo coronavirus abbia una specie di intelligenza?

«Assolutamente no. Nessuna premeditazione né volontà. Non ha obiettivi, si trasmette e basta, più si replica e più sopravvive. Preso a sé stante, è soltanto un complesso di molecole, non ha processi metabolici, è inerte, non appartiene, diciamo così, al regno dei viventi. Da parassita qual è, diventa vivo solo quando riesce a entrare in una cellula. A quel punto, ne prende il controllo: come i virus dei computer, la manda in bomba, si impadronisce del suo metabolismo, si adopera per moltiplicarsi e dopo averla prosciugata ne esce per andare a infettare altre cellule».

 

maria rosaria capobianchi

Perché, subito dopo la Cina, il Sars-CoV-2 ha preso di mira proprio l'Italia? E come avete fatto a catturarlo?

«Non ha scelto. Ha camminato con i viaggi. A fine gennaio, i primi due turisti cinesi arrivati da noi mostravano i sintomi: i medici sono stati abbastanza acuti da ipotizzare la nuova malattia. Allo Spallanzani abbiamo fatto rapidamente la diagnosi, identificando il virus grazie ad un frammento del suo genoma, e abbiamo allestito la coltura cellulare per ottenerne l'isolamento.

 

fiumicino paura per il coronavirus

Capito chi era, o cos'era, la catena di tracciamento ha funzionato e sono stati bloccati tutti i contatti dei due pazienti. Il vero problema si è presentato dopo, quando il virus è spuntato in altre zone d'Italia, specie in Lombardia, ed è stato identificato solo dopo che aveva infettato un bel po' di persone. A parte questo, l'Italia non presenta alcuna condizione che ne favorisca la diffusione rispetto ad altri Paesi. Ha una popolazione mediamente più anziana e questo influisce sul numero delle vittime».

 

La Lombardia e il Nord in generale hanno qualche colpa per non aver capito per tempo che cosa stava accadendo?

«Non saprei, non direi. È un tipo di virus nuovo, di fronte al quale la nostra specie è sprovvista di immunità di popolazione. In più non è facile da riconoscere, i sintomi iniziali possono essere confusi con quelli di una banale costipazione, spesso sono sfumati o mancano del tutto. Ma in compenso è molto contagioso, si diffonde con estrema rapidità, aggredisce le vie respiratorie che sono l' accesso più disponibile, nel senso che tutti respiriamo ed entriamo in contatto con altra gente che respira».

MARIA ROSARIA CAPOBIANCHI

 

Secondo l' Organizzazione mondiale della sanità, se il 95% dei terrestri indossasse la mascherina, non ci sarebbe bisogno di lockdown.

«Se fossimo perfetti nelle misure di protezione, il dramma diminuirebbe di molto. Ma non siamo perfetti e il virus si approfitta di ogni crepa per infilarsi e riprodursi. È il suo destino darwiniano. Certo, se le crepe le allarghiamo da soli, come è successo questa estate, si è poi costretti a ricominciare da capo la conta dei contagiati, dei ricoveri, dei morti. Si è costretti a prendere misure di drastica limitazione della vita pubblica, che sono l' unico rimedio realisticamente praticabile. Anche se con un costo sociale altissimo».

 

Pensa agli studenti, ai settori produttivi che rischiano di non sopravvivere, a chi perderà il posto di lavoro?

medici - coronavirus

«Penso soprattutto alle nuove povertà che un anno come il 2020 sta già creando, e che sono destinate ad aumentare. Chi non ha soldi, non mangia come si deve, non si può curare bene, diventa più fragile e quindi anche più esposto alle malattie. L'emergenza che abbiamo, non soltanto in Italia, è quella di rallentare la corsa del virus, mitigarne gli effetti, senza arrestare del tutto il sistema. La giusta misura è difficilissima da trovare.

Bisognerà lavorare molto, da qui in avanti, sulla prevenzione comportamentale».

 

E le cure? I vaccini tanto attesi? Non saranno loro a liberarci dal Male?

coronavirus allarme a milano

«Non ci sono ancora terapie capaci di vincere il Covid. Di contenerlo sì, ma non di eliminarlo. Quanto al vaccino, siamo molto vicini. Ma quanto durerà la protezione che ci garantirà? Non si sa. Potrebbe essere necessario ritararlo ogni anno, come per il vaccino influenzale. Perché è probabile che questo virus non sarà stroncato come è successo per il SarS-CoV nel 2002, e quindi avremo a che fare con lui, temo, ancora per molto tempo e diverse altre stagioni, come per le ondate di influenza».

 

Perché i bambini si infettano molto meno?

«Si infettano sì e sono contagiosi. Ma non si ammalano, questo è vero, in maniera grave. Il motivo sta dentro la scatola nera dei misteri di questa pandemia. Faccio solo un' ipotesi: la reazione del corpo di un adulto all' aggressione del virus è talmente forte da provocare essa stessa danni ad alcuni organi, per esempio il deterioramento del tessuto polmonare, e da innescare una sorta di tempesta interna, citochinica in termine scientifico, che favorisce il collasso delle difese. I ragazzi, invece, non sembrano dare questo eccesso di risposta all' infezione. Ma il perché, ripeto, resta ignoto».

corona virus 1

 

Dottoressa, si è fatta una pur vaghissima idea di quando ne usciremo?

«Non siamo una specie privilegiata. L'uomo è un animale tra gli altri. Questo coronavirus ci arriva forse dai pangolini, il Mers dai dromedari, la Sars dagli zibetti. Il problema della salute minacciata è globale e richiede una risposta globale. Tante componenti vanno considerate fattori di un quadro d' insieme: l' essere umano, gli animali appunto, l'ambiente, le esportazioni, i viaggi. E quindi medici, veterinari, sociologi, economisti: soltanto attraverso l' incrocio di competenze, lo sforzo collettivo di tutti questi saperi, potremo sperare di sconfiggere quest' ultima pandemia e di garantire una vera salute al mondo».

 

A Natale tornerà nella sua Procida?

«No».

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…