martinetti detto fatto

SORRIDI E SALVATI LA VITA - VIDEO: LO SAPETE CHE DAI DENTI E DALLA MASCELLA DIPENDE TUTTO, DAL MAL DI SCHIENA ALLE EMICRANIE, FINO ALLE APNEE NOTTURNE? A ''DETTO FATTO'' IL DOTT. MARIANETTI SPIEGA COME CURARE LE MALOCCLUSIONI DENTO-SCHELETRICHE, CHE CREANO ANCHE MOLTI PROBLEMI PSICOLOGICI: ''NON MASTICAVO BENE, NON DORMIVO, NON MI PIACEVO''. ECCO PRIMA E DOPO L'OPERAZIONE

Come curare denti e mascella storti (da ''Detto Fatto'')

 

 

 

Da ''Detto Fatto - Rai2''

 

A ''Detto Fatto'' su Rai2 con Bianca Guaccero si è parlato di malocclusioni dento scheletriche, un problema comune a molti che oltre a causare problemi funzionali può causare molti disagi psicologici. Per spiegare come curarle è intervenuto il dottor Titomatteo Marianetti, specliasta in chirurgia maxillo-facciale del team di Ortognatica Roma (www.ortognaticaroma.it ) di cui fanno parte anche il dott. Valerio Ramieri e la dottoressa Sara Marianetti.

tito marianetti detto fatto

 

 

Dottore che cos’è per iniziare una malocclusione?

 

Per malocclusione dentaria si intende una errata chiusura delle arcate dentali.

Generalmente è dovuta ad un insufficiente allineamento dei denti stessi nelle arcate dentali (mal occlusione dentaria) oppure ad una eccessiva discrepanza in senso antero-posteriore e/o trasversale delle basi ossee che sostengono i denti (malocclusione scheletrica).

Viene corretta dall'odontoiatra mediante un trattamento ortodontico.

Se la malocclusione è scheletrica, si deve agire in tenera età, prima della pubertà, per influenzare la crescita dei mascellari, altrimenti dopo la pubertà si può intervenire solo chirurgicamente.

ortognatica roma marianetti e ramieri

 

Che Cos’è il PROGENISMO?

Il progenismo è una conformazione del volto caratterizzata dalla sporgenza in avanti dell'osso  della mandibola. Il prognatismo mascellare, invece, indica la sporgenza in avanti della mascella rispetto all'osso mandibolare.

 

Quali sono le cause del progenismo?

 

Le cause del progenismo sono molteplici e collegate allo sviluppo delle arcate dentarie nel corso dei primi anni di vita: cattive abitudini da bambini quali succhiarsi il pollice o deglutire con la lingua tra i denti possono portare ad una modifica della posizione della mandibola o della mascella, con conseguente spostamento in avanti.

Il prognatismo determina malocclusione, dolori dell'articolazione e problemi masticatori.

 

prima e dopo l'operazione

Alcune delle cause possono essere anche di tipo genetico, come nel caso del celebre "mento asburgico" che ha caratterizzato i membri della casata aristocratica degli Asburgo:

 

Quali sono le conseguenze del progenismo?

 

  1. Problemi di malocclusione, ovvero la mancata e corretta corrispondenza delle arcate dentarie nella chiusura della bocca,

maria prima dell operazione a detto fatto

 

  1. Problemi di fonazione a causa della posizione sbagliata dei denti che si ripercuote sulla lingua, e i difetti di masticazione, che possono portare a complicazioni anche gravi.

 

  1. Aumento del rischio di carie, pardontopatie e alterazioni a carico dell’articolazione temporomandibolare con acuferni, vertigini o otalgie

 

  1. Mal di testa costanti

 

 

  1. Click Mandibolari e dolori alla mascella

maria prima dell operazione a detto fatto

 

  1. Tendenza alla respirazione orale con problemi respiratori e apnee nel sonno con relativa stanchezza cronica

 

  1. Problemi alla schiena perché la posizione sbagliata dei denti può determinare gravi problemi di postura con conseguenti patologie che riguardano la struttura ossea e le articolazioni della colonna vertebrale: si passa da cervicalgie, ovvero dolori intensi alla zona cervicale fino al mal di schiena e agli acufeni, dirette conseguenze della malaocclusione dovuta al progenismo.

 

  1. Disagio psicologico dato dall’impatto estetico del problema

 

maria e il figlio

C’è un’età giusta per intervenire tempestivamente al problema?

 

Per la correzione sono fondamentali la diagnosi e la terapia precoci: iniziare già a 5 anni è la scelta migliore per evitare, se la crescita facciale risulti sfavorevole, di ritrovarsi in età adulta con un problema non più correggibile e di dover ricorrere ad estrazioni dentarie inferiori di compenso.

Nell’adulto, non si può più avere una correzione scheletrica, al massimo un compenso dentale, ove possibile, quindi l’unica soluzione è “l’intervento”, cioè si dovrà ricorrere ad un’operazione di chirurgia maxillofacciale per la risoluzione del problema.

 

L’intervento chirurgico come funziona?

 

bianca guaccero

L’intervento consiste nella mobilizzazione delle basi scheletriche mandibolare e mascellare al fine di riposizionarle nella giusta posizione e nel giusto rapporto occlusale. Si realizza con incisioni tutte intraorali e quindi non vi è alcun taglio esterno. Si deve effettuare una osteotomia (ossia un taglio osseo) che per il mascellare superiore è orizzontale e passa sotto il naso parallelamente all’arcata dentaria.

 

Per la mandibola invece il taglio osseo viene realizzato in corrispondenza della zona dell’angolo. Una volta mobilizzati e riposizionati i segmenti scheletrici, essi vengono stabilizzati con placche e viti in titanio che non danno alcun fastidio nel post-op e non devono essere rimosse. 

Fino a pochi anni fa la chirurgia ortognatica era riservata a pazienti con severe malocclusioni, oggi questo tipo di approccio terapeutico è notevolmente aumentato.

 

 

Il Dottore ci ha portato una previsualizzazione degli spostamenti scheletrici simulati sulla TC: è possibile quindi prevedere quale sarà l’esito dell’intervento?

 

Mediante la TC del massiccio facciale, le foto 3d del viso e le impronte digitali possiamo riprodurre, con l’ausilio di software specifici, ricostruzioni tridimensionali delle ossa mascellari,del volto e delle arcate dentali che permettono di effettuare simulazioni dell’intervento e di ottenere così una programmazione chirurgica il più possibile veritiera ed efficacie.

Inoltre attraverso la digitalizzazione delle impronte delle arcate dentali effettuata mediante scanner intraorali vengono realizzati, dopo aver programmato il tipo di intervento, splints chirurgici utilizzati come guide durante l’intervento. Questi metodi innovativi sono utili per scegliere l’approccio più conveniente e prevedere possibili incognite nel breve e nel lungo  periodo.

prima e dopo l operazione

 

E’ un intervento invasivo?

 

Oggigiorno, rispetto al passato, l’intervento di chirurgia ortognatica  è diventato meno invasivo: incisioni piccole, meno gonfiore, bassi livello di invasività degli strumenti, poca perdita di sangue… sono alcuni degli elementi che caratterizzano la chirurgia attuale.

 

Vengono effettuate metodiche alternative ma di uguale efficacia, come la limitazione dello scollamento sottoperiosteo o la riduzione delle osteotomie (taglio dell’osso) in termini di estensione e profondità.

 

La preferenza va a strumenti di piezosurgery (chirurgia piezoelettrica) e, in generale, a soluzioni meno impattanti e non per questo meno valide.

 

Dopo quanto tempo si può tornare ad una alimentazione normale?

 

In realtà i miei pazienti non hanno grosse limitazioni alimentari: possono mangiare dalla sera stessa adottando chiaramente una dieta morbida che prosegue per circa un mese per poi reintegrare gradualmente le altre consistenze. Tutto questo è necessario per evitare che i muscoli masticatori vadano a forzare le zone dove sono state eseguite le osteotomie.

 

Per quanto persiste il gonfiore post operatorio?

 

Il gonfiore arriva al suo massimo proprio in questa giornata (a circa 48 ore dall’intervento). Il 75% del gonfiore sparisce dopo due settimane ed a un mese già diminuisce del 90%. I tempi di ripresa sono notevolmente accorciati rispetto al passato: dopo un paio di settimane dall’intervento è già possibile tornare al lavoro e alla vita sociale. Per avere una stabilizzazione del risultato invece è necessario attendere 2-3 mesi dall’intervento.

 

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...