sam altman

"L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE È UNA TECNOLOGIA POTENTE MA NON SAPPIAMO COSA POSSA SUCCEDERE" - L’AD DI OPENAI, SAM ALTMAN, DICE CHIARAMENTE A FORUM DI DAVOS CHE L'IA E' UNA BOMBA CHE PUO' STRAVOLGERE IL MONDO E CHE NESSUNO E' IN GRADO DI CONTROLLARLA: "E' FACILE IMMAGINARE CHE ABBIA UN IMPATTO MASSICCIO SUL MONDO, POTENZIALMENTE PUÒ ANDARE MOLTO MALE. L'IDEA È DI IMMETTERE QUESTA TECNOLOGIA NEL MONDO E VEDERE COME VA" - ALTMAN E' IN PIENO DELIRIO TECNO-OTTIMISTA TIPICO DI CHI PENSA SOLO A FARE SOLDI: “IL NOSTRO DOVERE È RENDERE IL MONDO MIGLIORE, E L’UNICO MODO PER FARLO È IL PROGRESSO”. LO SPIEGHI AI MILIONI DI LAVORATORI CHE PERDERANNO IL POSTO PER COLPA DI CHATGPT… 

 

 

 

 

ALTMAN, IA POTENTE, PUÒ AVERE BENEFICI MA ANCHE ANDARE MALE 

sam altman al world economic forum di davos

(ANSA) - L'Intelligenza artificiale "è una tecnologia molto potente ma non sappiamo bene cosa possa succedere. Questo è vero per ogni rivoluzione tecnologica. E' facile immaginare che abbia un impatto massiccio sul mondo, che potenzialmente può andare molto male. L'idea è di immettere questa tecnologia nel mondo e vedere come va, dare il tempo di sviluppare regole, adattarsi, capirne i rischi": lo ha detto il fondatore e a.d di Open AI, Sam Altman, parlando al Wef.

 

Altman ha spiegato di comprendere bene "il nervosismo che c'è verso di noi, ci dicono che il futuro è nelle nostre mani, ma credo che il mondo sappia che i benefici possono essere talmente grandi che vale la pena" andare avanti. Ma "è bene che le persone abbiano paura, possiamo imparare dalle lezioni del passato, come tecnologia può essere governata si possono fissare soglie di sicurezza", ha aggiunto, convinto che sarebbe sbagliato "non avere coscienza dell'importanza di quanto c'è in ballo, siamo nervosi ma crediamo che possiamo farcela. Il metodo è mettere la tecnologia nelle mani delle persone e vedere come convivono, come evolve".

 

smartphone intelligenza artificiale

SAM ALTMAN: “IN POCHI ANNI L’IA SARÀ INARRESTABILE, SERVE UN’AGENZIA COME PER L’ENERGIA ATOMICA”

Estratto dell’articolo di Filippo Santelli per “la Repubblica”

 

Sono le cose che dice: «Non sarà più l’intelligenza a rendere noi uomini unici, l’Intelligenza artificiale sarà molto più intelligente di noi». Ed è come lo dice. Capita che Sam Altman si prenda qualche secondo per pensare, guardando verso l’alto, ma poi le sue risposte corrono dritte, senza esitazioni.

 

Quelle di chi forse ha già ragionato su tutte le possibili obiezioni, e poi deciso che la direzione da seguire è giusta. O forse quelle di chi è molto bravo ad assecondare il nostro bisogno di vederla, una direzione: «La tecnologia non va fermata, è l’unica cosa che ci più portare prosperità ».

 

sam altman satya nadella

Piccolo riassunto per i meno attenti: è passato poco più di un anno dal lancio di ChatGPT, la prima applicazione in grado di parlare quasi come un uomo. E qui a Davos, insieme alle guerre, è il grande tema: si misurano opportunità e rischi, altrettanto enormi, si ragiona sul cambiamento che aspetta economia, lavoro e società, in ogni caso radicale.

 

Il 39enne Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, la società che ha creato ChatGPT, […] è l’uomo dell’anno e il volto dell’AI nel mondo. Dicono che quando dirigeva YCombinator, l’università di startup più importante della Silicon Valley, raccomandasse ai fondatori di non diventare «quelli che vanno a Davos».

 

CHATGPT 3

E l’impressione […] è che in questo turbinare di incontri tra potenti non si senta del tutto casa: «Molto meno produttivo», dice bevendo un tè, la voce roca di chi ha parlato a molti, un completo grigio scuro senza cravatta. Ma ora parlare ai grandi è parte del suo lavoro: «Le istituzioni ragionano sull’approccio migliore per regolare l’AI prima che diventi troppo potente, e questo è importantissimo, sono qui per dare una spinta affinché accada. Abbiamo ancora tempo».

 

chatbot ChatGPT

Quanto tempo? «Anni, non decenni ». Una novità: anche i colossi della Silicon Valley, da sempre allergici alle regole, per l’AI dicono che sono necessarie. Ma come si norma una tecnologia che si sviluppa veloce come nessuna in passato? L’Europa sarà la prima a mettere dei paletti, con un’ampia normativa chiamata AI Act. Altman dice che deve ancora leggere l’ultima versione, non proprio incoraggiante per le aspirazioni europee di dettare la linea.

 

Ed è chiaro che il suo approccio è diverso: non normare troppo ma concentrarsi sui grandi rischi, come quello che l’AI venga usata arma, e per cui c’è bisogno di «cooperazione internazionale». Ha proposto qualcosa di simile all’Agenzia per l’Energia atomica, con ispettori che vigilino sui supercomputer.

 

sam altman chatgpt

C’è un’obiezione: sono esplose due bombe prima che l’Agenzia nascesse. E parlare di cooperazione mentre il mondo si divide in blocchi pare utopia: «La marea della globalizzazione si ritira, gran parte delle istituzioni internazionali non funziona. Ma mi sembra di vedere comunque una strada».

 

Viene anche il dubbio che parlare dei rischi più lontani sia un modo per sviare l’attenzione da quelli già presenti. Per esempio che l’AI, con la sua abilità di generare testi e immagini finti, di parlare e (a volte) convincere, diventi in questo anno di elezioni un potentissimo strumento di disinformazione. Sarebbe un disastro anche per OpenAI, che la porterebbe sul banco degli imputati come fu per Facebook con Cambridge analitica.

 

CHATGPT - ROBOT PER RACCOGLIERE I POMODORI

«È una delle preoccupazioni più grandi per quest’anno, in cui pare che negli Stati Uniti tutti combattano la battaglia finale », dice Altman. «Dobbiamo essere molto attenti e reattivi, per questo abbiamo una nuova squadra di “Risposta elettorale” e abbiamo appena diffuso delle linee guida».

 

Sarà vietato usare ChatGPT per creare bot che impersonino i candidati, o applicazioni di propaganda elettorale, le immagini create dall’AI dovranno essere timbrate e rese riconoscibili come false. Altman è un donatore della campagna elettorale di Biden ed è chiaro che non vorrebbe vedere il ritorno di Trump alla Casa Bianca. «Ma penso che l’America starà bene lo stesso, che sia comunque su una traiettoria di lungo termine positiva».

sam altman al world economic forum di davos

 

A novembre, il board di OpenAI ha licenziato Altman imputandogli comunicazioni non chiare, ma è tornato al suo posto dopo pochi giorni a furor di popolo e di investitori. Ma quell’episodio […]ha anche moltiplicato i dubbi sulla vera natura di OpenAI.

 

Sulla trasparenza di cui si è sempre fatta promotrice, e sul fatto che la sua originaria missione no profit, cioè sviluppare un AI “generale” di livello umano - o oltreumano - sia ormai secondaria rispetto alle priorità molto profit dei suoi investitori.

 

A cominciare da Microsoft, il più grande. Altman assicura che la società “crescerà”, che ci sarà maggiore trasparenza. E che il rapporto tra Microsoft e la sua società non è un controllo […] ma “una partnership”. Ma OpenAI è ancora nella condizione di fermarsi se emergessero rischi troppo grandi nei suoi algoritmi? Oppure gli interessi economici in questa corsa all’oro miliardaria sono troppo grandi?

 

Sam Altman

«OpenAI può decidere di fermarsi – assicura Altman – ma l’intera società non si fermerà, ci sono tanti altri che la stanno sviluppando ». Uno su tutti, quello che Altman guarda (e forse anche teme) di più: Google. La convinzione profonda di Altman però è un’altra, cioè che «L’AI non vada fermata». Anche se è una specie di scatola nera, di cui gli stessi ricercatori di OpenAI capiscono solo in parte il funzionamento.

 

Perché «il nostro dovere è rendere il mondo migliore e l’unico modo per farlo che non sia un gioco a somma zero, in cui qualcuno vince e qualcuno perde, è il progresso tecnologico ».

 

CHATGPT PER IPHONE

Altri non la pensano così: tante rivoluzioni tecnologiche in passato hanno arricchito pochi – immancabilmente tecno-ottimisti – e impoverito tanti. Secondo il Fondo monetario anche l’AI […] minaccia di aumentare le diseguaglianze, facendo ricco chi la sviluppa ma rimpiazzando molti posti di lavoro. Altman e Nadella, l’amministratore delegato di Microsoft, a Davos parlano insieme di questo e le loro risposte si complementano: alcuni lavori spariranno, altri verranno creati, e la società si adatterà, con i dovuti sostegni.

 

[…] Ma davvero avremo tempo di adattarci, se tutto […] cambierà nel giro di pochi anni? Altman insiste molto sull’idea di progressività. «Onestamente oggi ChatGPT non serve a molte cose, è molto bravo su alcune e non funziona per la maggior parte», dice. Il focus di OpenAI, per la prossima e quinta versione di GPT («che non stiamo ancora allenando», precisa) è migliorarne la capacità di ragionare, l’intelligenza.

chatgpt

 

E così progressivamente nelle successive, finché i compiti che può compiere si allargheranno, fino a renderlo il nostro super assistente, e poi magari diventeranno interi lavori, e a quella AI si potrà chiedere di programmare un codice, scoprire nuovi farmaci o perfino di dirigere un’azienda.

 

Altman fa l’esempio della prima versione dell’iPhone, che ci parve una meraviglia ma ripresa in mano oggi pare preistoria: ci siamo gradualmente abituati fino a diventarne molto dipendenti.

sam altman e oliver mulherin 4

 

Ma con l’AI parliamo di un semplice strumento o di qualcosa di diverso? «Questa è una delle cose su cui ho cambiato idea, ho sempre pensato che sarebbe stata una “creatura”, ora penso che sarà fino alla fine solo uno strumento, uno strumento che diventa sempre migliore».

 

Certo se davvero esisterà uno strumento più intelligente di chi lo ha creato, non potrà che cambiare la percezione stessa che gli uomini hanno di sé. Spostarli un po’ dal centro del mondo. Chiediamo a Altman se è vera una frase che gli hanno attribuito: «Ho abbandonato l’idea che l’uomo sia unico». Risponde che è vera, ma oggi la correggerebbe: «Direi che l’intelligenza umana non è unica. Ma quello che significa essere umani non diventerà mai parte dell’Intelligenza artificiale. Continueremo a vivere tutta la nostra esperienza umana, […] a innamorarci, ad amare la nostra famiglia, ad andare in vacanza e a lavorare».

joe biden donald trump amiconi secondo l'intelligenza artificiale sam altman. sam altman

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO