STANGATA PER DESTRO: 4 GIORNATE! - LA PROVA TV CANCELLA L’ERRORE DELL’ARBITRO CHE NON AVEVA VISTO LA MANATA DELL’ATTACCANTE AD ASTORI - LA ROMA FARA’ RICORSO: ‘QUESTA È MOVIOLA IN CAMPO, L’EPISODIO ERA STATO GIÀ SANZIONATO: MANCANO I PRESUPPOSTI PER LA PROVA TV’

Luca Valdiserri per ‘Il Corriere della Sera'

Con una sentenza epocale (se sarà mantenuta e farà giurisprudenza) oppure foriera di infiniti altri veleni (se sarà modificata negli appelli) il Giudice sportivo ha squalificato per tre giornate Mattia Destro, con la prova televisiva, per aver colpito il difensore cagliaritano Astori.

Per Tosel il contatto possiede «la volontarietà del gesto, l'energia impressa al movimento del braccio, la delicatezza della zona colpita e i concreti effetti del colpo inferto, evidenziati dal brusco spostamento del capo dell'Astori in conseguenza della manata subita». Non importa che Astori sia rimasto in piedi o che l'arbitro Massa abbia fischiato fallo a Destro, ammonito Astori per la sua reazione e fatto poi continuare la gara con una punizione a favore del Cagliari.

Il verdetto di Tosel modifica ufficialmente un concetto cui si era sempre attenuta la giustizia sportiva, almeno quella italiana: accettare l'errore (umano) dell'arbitro, nel momento in cui aveva valutato un fatto di gioco. E ci arriva attraverso la collaborazione di Massa, che ha risposto per e-mail alla richiesta di chiarimenti di Tosel, dando una versione opposta a quella che, secondo ricostruzioni non ufficiali, aveva offerto ai dirigenti della Roma a fine gara.

Tosel ha frammentato l'azione in due avvenimenti: 1) «il calciatore giallo-rosso appoggiava da tergo la mano destra sulla spalla destra dell'antagonista»; 2) «in rapida successione, con un ampio ed energico movimento del braccio sinistro portato all'altezza della spalla, lo colpiva con una manata al capo».

Massa ha specificato di aver «accordato un calcio di punizione diretto a favore del Cagliari per una trattenuta (normale fallo di gioco) commessa dal calciatore Destro ai danni di Astori. La successiva manata di Destro non è stata vista né da me né dai miei collaboratori».

La Roma farà appello contro la decisione e forti sono state le parole a commento del d.g., l'avvocato Mauro Baldissoni: «Siamo sconcertati e preoccupati dalla deriva della giustizia sportiva in questo campionato. Non si può tornare sulla decisione presa dal direttore di gara, perché si ritiene che l'arbitro abbia visto male: così si introduce di fatto la moviola e non mi sembra che in questo momento sia ammessa la moviola in campo». Non è un caso che, a fare da fondo alle parole, su Roma Channel, scorrano le immagini di giocatori di altre squadre, tra cui Tevez e Chiellini, con episodi analoghi e non sanzionati.

Baldissoni ha anche sottolineato il peso mediatico dietro a certe decisioni: «La Procura si attiva anche a seguito del clamore mediatico ed è già di per sé piuttosto discutibile. È importantissimo nel mondo del calcio che non ci siano sospetti anche di conflitti di interesse in considerazione della proprietà di alcuni organi televisivi rispetto ad altre squadre di calcio». È pensabile un calcio-spy, con partite filmate «in proprio» per cercare falli di giocatori altrui da far squalificare?

Quanto alla nazionale, Destro non sarà chiamato per lo stage del 13 e 14 aprile, ma, finita la squalifica (che contempla una quarta giornata per il cumulo di ammonizioni), tornerà convocabile.

 

 

DESTRO ASTORI DESTRO ASTORI DESTRO ASTORI CHIELLINI MANATA EMEGHARA

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...