benedetta pilato

ACQUA BENEDETTA (PILATO) - "LA RANA È STRANA E PAZZA COME ME", PARLA L’AZZURRA 14ENNE, RIVELAZIONE D’ARGENTO AI MONDIALI DI NUOTO: "IO ORGOGLIO DEL SUD? IL POSTO DOVE NASCI NON RACCONTA CHI SEI. NON PARLO DIALETTO, SONO ITALIANA E BASTA - TATUAGGI? NO, TROPPO PRESTO" - "L'IMMAGINE CHE MI PORTO A CASA NON È IL MIO PODIO MA…” – COME NUMERO DI PRATICANTI IL NUOTO HA SUPERATO IL CALCIO – VIDEO

Giulia Zonca per “la Stampa”

 

benedetta pilato

La Nazionale esce a festeggiare nell' ultima sera dei mondiali e Benny resta in camera. Troppo piccola per il party di chiusura però Benedetta Pilato non dorme comunque. Parla con chi capita, telefona al tecnico rimasto a casa, condivide i video della medaglia: un argento flash sbucato fuori da 30 secondi di irresistibile rana.

 

Ha parlato con i sui genitori?

«Non ancora. Mia madre mi ha scritto "cosa combini Benny?", mio padre mi ha mandato complimenti che mi tengo stretta».

 

Lui era preoccupato del nuoto ad alto livello. E adesso?

«È disorientato e inseme contento per me».

 

Quattordici anni e subito sul podio. La rana però è nota per essere imprevedibile, tante bimbe spariscono.

pilato 5

«La rana è strana, dicono che sia un po' pazza e quindi è adatta a me, speriamo di non sparire ma non me ne preoccupo, colgo l' attimo. Quando ho iniziato, a 5 anni, mia madre prima mi ha portato a una lezione di danza. Non ero proprio io lì, in acqua sento una forza speciale».

 

Che cosa è lo sport per lei?

«Non tifo, non guardo niente in tv, non conosco il nome dei campioni... lo sport è l' argento che ho nello zaino».

 

E le Olimpiadi?

«Un sogno, ma faccio i 50 rana e non ci sono. Lavorerò sui 100 e se non dovessi fare il salto di qualità che serve in tempo per Tokyo vorrà dire che i miei Giochi saranno i prossimi».

 

Prima telefonata dopo l' argento?

benedetta pilato

«Al mio tecnico Vito D' Onghia che non era in Corea ma mi ha seguito lo stesso minuto per minuto. Mi ha detto che l' ho reso orgoglioso e che si è emozionato. Sento i brividi ogni volta che rivedo o ripenso a questi 50 metri magici».

 

Film preferito?

«"La vita è bella", l' ho visto in quinta elementare e poi altre due volte, mi commuovo di continuo».

 

Quanto sta sui social?

«Solo su Instagram, sono patita, mi piace mettere le storie di quel che succede, mi fa sentire in mezzo al mondo».

 

Segue i suoi amici o la gente famosa?

«Da quando sto in Nazionale i miei amici sono la gente famosa. Non mi aspettavo di integrarmi così bene e di divertirmi così tanto».

 

Ha iniziato a vincere medaglie prima di Federica Pellegrini.

«Il paragone vale solo sulla precocità, credo. Abbiamo tifato insieme in Corea, è stato bello. L' immagine che mi porto a casa non è il mio podio, è la tribuna con la squadra il giorno degli ori di Fede e Greg».

pilato 89

 

Che cosa ha rubacchiato da Pellegrini e Paltrinieri?

«Vorrei avere la stessa tranquillità. Fede ha detto che era tesissima prima dei 200 stile libero, ma non se ne è accorto nessuno».

 

Lei era tesa prima dei 50 rana?

«Un po', non molto. Ma avevo paura di sbagliare e un sacco di pensieri per la testa».

 

Si allena in provincia di Taranto, in una piscina da 25 metri. Orgoglio del Sud?

«C' erano tre pugliesi in questo Mondiale e mi fa piacere, ci sta che questa medaglia abbia aperto gli occhi a tanta gente, come dire "ci siamo anche noi", va bene.

Però Sud o Nord, il posto dove nasci non racconta chi sei. Non parlo dialetto, non sono religiosa, sono italiana e basta. E rappresentare il mio Paese con quell' argento è stato fantastico».

 

Ora cambierà qualcosa?

«I miei compagni di classe mi hanno scritto "si parla solo di te". Non voglio che cambi nulla, sono senza pressione e senza ansie: solare. Mi dicono sempre che so trascinare».

 

Ai Mondiali jr torna tra i ragazzi. Meglio la sua dimensione o le mancheranno i grandi?

pilato 3

«Alla fine, a Gwangju sembravamo un po' tutti bambini».

 

Già pronta per un tatuaggio che ricordi l' argento?

«No, sono troppo giovane: non sono ancora sicura di che cosa vorrò ricordare per tutta la vita».

 

PRATICANTI

Valerio Piccioni per la Gazzetta dello Sport

 

Ciak, si nuota. Lo fanno poco più di un quinto degli italiani che praticano lo sport in modo «continuativo» e «occasionale». La percentuale cresce fra le donne, passando dal 21,1 della media generale al 26,8 per cento (dati Istat del 2015).

 

Secondo un altro rilevamento, quello realizzato da Ipsos-StageUp nel 2016, i tuffi in piscina sono addirittura più avanti del calcio: 4.169.000 rispetto a 3.952.000 praticanti. Dati che danno l' idea di un movimento fortissimo, ormai da anni stabile su quei livelli percentuali.

 

pilato 1

A livello, invece, di tesserati alla federazione, nel 2017 il nuoto è finito settimo a quota 163.307, quasi 10mila in più rispetto al 2016. Tutti questi numeri, però, non rendono giustizia ai grandi protagonisti della pratica natatoria in Italia: i bambini.

 

Il nuoto è davvero il re dell' attività sportiva nell' età dell' asilo e della primaria. Sempre, secondo la stessa ricerca Ipsos, il 24 per cento di quei quattro milioni di nuotatori è concentrato nell' età fino a 11-12 anni. Più di un milione di bambini vanno in piscina, una cifra enorme. Che consente, evidentemente, di avere a disposizione un potenziale invidiabile per intercettare un talento.

 

Anche se sui numeri siamo degli impianti siamo dietro: secondo una ricerca di Assopiscine, in Italia c' è una piscina pubblica ogni 19mila abitanti, in Germania siamo a una su 5.460. E il divario cresce fra gli impianti privati.

 

pellegrini paltrinieri

Secondo una ricerca pubblicata da Nomisma e UniSalute nell' ottobre del 2018, nell' età della scuola elementare il 30 per cento dei bambini sceglie uno sport acquatico (nell' inchiesta era comunque possibile la risposta multipla). La piscina è un luogo che piace.

Non soltanto in acqua, ma anche fuori: ai bambini, ma pure - soprattutto - ai loro genitori.

 

Nella scuola primaria, il calcio è dietro. Quando, invece, si alza l' età (dalle medie alle superiori), il fascino delle bracciate perde colpi (scendiamo al 14 per cento), ma intanto si è consolidato un vivaio di grandi dimensioni che ha portato in alto il nostro nuoto fino ai giorni di Gwangju. Da Federica a Benedetta, passando per Simona.

 

 

paltrinieri pellegrini

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)