gp austria vettel verstappen ricciardo

CHE BOTTAS! IL FINLANDESE DELLA MERCEDES VINCE IL GP D’AUSTRIA CON UNA PARTENZA STREPITOSA (CHE FA INFURIARE I FERRARISTI) – VETTEL E’ SECONDO E IN CLASSIFICA ALLUNGA A +20 SU HAMILTON – MARCHIONNE: "SAREBBE STATO MEGLIO VINCERE MA SIAMO LI’ E I CARI AMICI TEDESCHI SENTONO IL FIATO SUL COLLO" - VIDEO

Giusto Ferronato per gazzetta.it

bottas vettelbottas vettel

Tra i due litiganti, Valtteri Bottas gode. Mentre tutti aspettavano la rivincita di Baku tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, il finlandese della Mercedes ha zitto zitto costruito un weekend da campione, culminato col trionfo nel GP d’Austria. Sabato la pole davanti alle Ferrari, in corsa una partenza a razzo e una gara condotta in testa dall’inizio alla fine. Per il finlandese della Mercedes, sempre più vicino al rinnovo grazie a questi ottimi risultati, è la seconda vittoria della carriera dopo quella di Sochi di quest’anno.

Valtteri ha anche fatto un piccolo favore al compagno di squadra che, partito 8° per via della penalizzazione, si è dovuto accontentare del 4° posto dietro alla Ferrari di Sebastian Vettel e alla Red Bull di un brillante Daniel Ricciardo. Il tedesco della rossa ha guadagnato 6 punti a Lewis; considerate le premesse, per l’inglese poteva andare anche peggio. La Ferrari, dunque, avanza. Però oggi, proprio perché Vettel ha finito a meno di un secondo da Bottas, un po’ di rammarico ancora si può trovare, pensando ai 42 millesimi con cui Seb ha perso ieri la pole position. Il vantaggio in classifica è salito comunque a 20 punti ed è un dato assolutamente positivo. Ma in un duello così serrato, tassativo per il Cavallino sarà rasentare la perfezione e alzare ulteriormente l’asticella. LA PARTENZA — Al via scatto al millesimo di Bottas, troppo perfetto. Tanto che il finlandese è finito sotto investigazione per partenza anticipata. La direzione gara ci ha però messo ben 26 giri per prendere la decisione definitiva, un lasso di tempo francamente troppo lungo. Dietro Vettel ha mantenuto il secondo posto, mentre Kimi è stato scavalcato dalla Red Bull di Ricciardo, perdendo anche una posizione a favore di Grosjean.

Brutta la partenza di Max Verstappen, che alla prima curva è pure stato tamponato dalla McLaren di Alonso, a sua volta speronata dalla Toro Rosso di Dani Kvyat. Il russo, scattato all’esterno, ha calcolato male la frenata e ha innescato il triplo tamponamento. Rispetto a Max e Fernando lui è ripartito, ma poi la direzione gara gli ha rifilato un sacrosanto drive through.

bottas vettel 3bottas vettel 3

Poi è stata gara vera, con Raikkonen autore di un bel sorpasso su Grosjean al terzo giro e la risalita di Hamilton che, liberatosi facilmente di Perez e Grosjean tra il 6° e l’8° giro, si è lanciato in coda a Raikkonen. Non è però mai riuscito a entrare nella scia della Ferrari e così al 32° giro è stato il primo dei big a rompere l’attesa ed effettuare la sua sosta, montando le ultrasoft, lui che era l’unico ad essere partito con le supersoft. I tempi sul giro di Lewis, ovviamente, sono diventati subito i migliori.

La Ferrari ha risposto con la sosta di Vettel tre giri dopo, uno più tardi rispetto alla Red Bull di Ricciardo: Seb ha montato le supersoft per andare fino al termine. Nei primi 30 giri, comunque, il confronto è stato tutto pro Mercedes con Bottas capace di rifilare a Vettel ben 8 secondi. Infine è arrivato il turno di Bottas e Raikkonen: il primo si è fermato al giro 41 ed è rientrato proprio tra le due Ferrari (non perfetto il pit stop con un piccolo problema all’anteriore destra). Ma grazie al margine accumulato prima della sosta, Valtteri è passato indenne restando davanti a Vettel. E al giro 44 si è sbarazzato della rossa di Kimi, che con le gomme ormai alla frutta ha effettuato la sua sosta al termine dello stesso giro rientrando in quinta posizione dietro a Hamilton. E quinto resterà poi fino alla fine.

BOTTAS VETTEL RICCIARDOBOTTAS VETTEL RICCIARDO

E così, scongiurato anche il pericolo pioggia, la gara si è avviata al gran finale, con Bottas davanti a Vettel che si è scatenato per cercare di avvicinare il finlandese. Dietro di loro, a debita distanza, Ricciardo, Hamilton e Raikkonen. Il graining sulla posteriore sinistra di Bottas ha fatto sognare i ferraristi, consentendo a Vettel di avvicinarsi a meno di un secondo. Ma Bottas ha stretto i denti alla grande e meritato la vittoria. Grande soddisfazione anche per Ricciardo che è riuscito a contenere l’assalto finale di Hamilton e centrare un bel podio che fa felice il mondo Red Bull sulla pista di casa. Il Mondiale è sempre più avvincente e non dà tregua: domenica prossima si corre a Silverstone.

 

2. MARCHIONNE: MANCATO POCO

MARCHIONNEMARCHIONNE

Da gazzetta.it

 "È mancato poco ed era fatta. Bastava un altro giro". È un Sergio Marchionne soddisfatto, ma con un pizzico di rammarico quello che commenta il GP d'Austria con il 2° posto di Sebastian Vettel, che è arrivato alle spalle di Bottas per soli 6 decimi.

 Vettel ha allungato il proprio vantaggio su Hamilton nella classifica piloti a 20 punti, ma il presidente della Ferrari sottolinea: "Sarebbe stato meglio vincere, ci manca pochissimo, siamo lì e i cari amici tedeschi (riferimento alla Mercedes) lo sanno benissimo. Sentono il fiato sul collo, ma questa poca differenza la togliamo. Però sono molto più contento di quanto lo ero nel passato, i ragazzi sanno che abbiamo iniziato questo lavoro e dobbiamo portarlo a termine".

Marchionne, che ha annunciato che presenzierà pure al GP di Gran Bretagna, domenica 16 luglio a Silverstone, ha anche commentato la prova di Kimi Raikkonen, terminato 5°: "Credo che abbia fatto un buon lavoro, il ragazzo sta lavorando".

VERSTAPPENVERSTAPPEN

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

C’È FRANCO E FRANCO(FORTE) - SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI IN ITALIA PESA COME UN MACIGNO L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - GIÀ OGGI, PUR AVENDO IL 30 PER CENTO DI MEDIOBANCA, I DUE RICCONI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE DELLA BANCA PERCHÉ NON SONO “HOLDING BANCARIE” REGOLATE DALLA BCE (E CE MANCHEREBBE CHE PER FARE OCCHIALI O CEMENTO UNO SI METTE IN CASA GLI ISPETTORI DI FRANCOFORTE) - DOMANI AVRANNO IL CONTROLLO DI MPS E SI TROVERANNO NELLE STESSE CONDIZIONI, CIOÈ SENZA POTER TOCCARE PALLA. COSA SUCCEDERÀ ALLORA IN MEDIOBANCA E GENERALI DOPO L’8 SETTEMBRE? SI PROCEDERÀ PER ACCORDI SOTTOBANCO TRA AZIONISTI E MANAGER CON LA BENEDIZIONE DEL GOVERNO, O SI PROCEDERÀ ALLA LUCE DEL SOLE SEGUENDO LE REGOLE EUROPEE? AH, SAPERLO…

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)