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COSTA KAKÀ – MA QUALE METAFORA DELL’ITALIA, LA CONCORDIA È COME IL BRASILIANO: TUTTI E DUE CI METTONO DALLE 12 ALLE 18 ORE PER GIRARSI…

Jack O'Malley per "Il Foglio"

E' vero, il Crystal Palace non è il Liverpool, ma la vittoria del Manchester United contro i neopromossi Vetrai (questo l'antico soprannome dell'ennesima società di Londra approdata in Premier League) dà a Moyes un po' più di sicurezza, anche perché arrivata in casa e sotto gli occhi attenti e furbi del grande ex, Alex Ferguson. Moyes, che quest'estate si è mosso sul mercato peggio di Galliani, è rimasto con Rooney in squadra dopo averlo scaricato a parole qualche settimana fa, definendolo riserva di Van Persie.

Rooney, che sarebbe andato al Chelsea tanto volentieri ma alla fine è rimasto con i Red Devils, per fortuna è una persona seria, e sabato ha pensato bene di mettere al sicuro il risultato siglando il 2-0 definitivo dopo che proprio Van Persie aveva realizzato su rigore l'1-0. Per il bene del club conviene che questi due, una delle più forti coppie di attaccanti del mondo, giochino bene e insieme.

Anche perché, al momento, davanti al Manchester ci sono un bel po' di squadre, tra cui il Tottenham orfano di Bale. Bale che ha esordito nel campionato più finto del mondo, quello spagnolo, andando subito in gol. Gioia e giubilo a Madrid, là dove i tifosi delle meringhe hanno già dimenticato la faccia di Kaká (sempre che l'abbiano mai vista bene, nei pochi minuti giocati dal brasiliano in questi anni).

A proposito di Kaká, sono preoccupato per il cameraman che sabato sera doveva seguirne ogni mossa per tutta la partita: la Ricky Cam (questo il nome dato alla telecamera fissa sul numero 22 del Milan) è rimasta pressoché inoperosa per tutta la partita, tanto che i giornalisti di Sky sono dovuti andare a svegliare il cameraman, assopitosi a inizio secondo tempo, con l'inquadratura fissa a centrocampo. Osservandone bene i movimenti, era lampante che ieri gli originali e creativi giornalisti italiani hanno sbagliato tutto: la Costa Concordia non è analogia dell'Italia che si arena e poi prova a tirarsi su, no. La Costa Concordia è come Kaká, tutti e due ci mettono dalle dodici alle diciotto ore per girarsi.

Come in una parodia scritta da un interista, il figliol prodigo rossonero si è subito infortunato (secondo voi perché quattro anni fa, quando il Milan sapeva ancora dettare legge sul calciomercato, era stato venduto in fretta e furia?) e dovrà rimanere fermo almeno un mese. Come faranno i tifosi che erano venuti fin qua per vedere segnare Kaká? Non è dato saperlo, ma certamente saranno orgogliosi della svolta grillina del loro campione, che ha dichiarato ieri a Milan Channel che non prenderà lo stipendio fino a che non tornerà in forma. Vedo che il discorso sul fair play in Italia procede bene: sabato, a San Siro, ricca spedizione punitiva degli ultras dell'Inter per picchiare alcuni tifosi juventini rei di avere esultato.
A fermare tutto ciò, uno steward. Per fortuna a breve sulla Rai arriverà un programma per rialzare il livello del dibattito, "Maracanà", condotto da Geremicca. Visto il livello delle discussioni calcistiche tra tifosi, si annuncia come uno dei flop più chic della storia della televisione. Lo seguiremo con attenzione. Solo un consiglio: non invitate Severgnini.

 

smorffia di dolore per Kakàkaka Kaka Da lEspresso GIANCARLO LEONE ANGELO TEODOLI ANDREA VIANELLO DAL TWITTER DI LEONEBindi Geremicca

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