echaurren

PABLO È VIVO E FA GNAM! - FUORI DAL CORO ACCADEMICO, LONTANO DA OGNI GERARCHIA DI GENERE, AFFRONTA IL BASSO E L'ALTO, LA COPERTINA DI "PORCI CON LE ALI" E L'AVANGUARDIA, IL ROCK E IL FUTURISMO: BENVENUTI ALLA ''CONTROPITTURA'' DI PABLO ECHAURREN IN MOSTRA A ROMA

Claudia Colasanti per il “Fatto Quotidiano”

 

ECHAURREN 7ECHAURREN 7

Alcune volte più conosci un artista e meno riesci a sintetizzare i risultati del suo lungo e prolifico percorso.
 

 PABLO ECHAURREN PABLO ECHAURREN

Ancor più in questo caso, in cui Pablo Echaurren (Roma, 1951) assume le sembianze di un lontano - ma affine per gusti, manie, collezionismi e atteggiamenti (in costante opposizione alla società dell' arte) - fratello maggiore, di cui conservo da decenni come preziose reliquie la copertina del celebre "Porci con le ali" del 1976, la maglietta disegnata per Arezzo Wave nel 1991 e il caustico libro Delitto d' autore (2003) nel quale si svelano (sotto pseudonimo) peccatucci - non proprio esempi di meritocrazia - del mondo artistico capitolino.
 

Era già da allora, per me, tra i pochi artisti a tutto campo, grafico eccellente - isolato, poliedrico e sovversivo - a spingere verso una costante sovrapposizione di intenti, intriso per vocazione di un eclettismo senza timore, tra colore e parola, tra particolare e globale, tra pubblico e politico, tra scrittura e denuncia.

 

ECHAURRENECHAURREN

Sfuggito da subito ad ogni gerarchia di genere, affronta il basso e l' alto, la parola e lo studio, il disegno e l' urlo politico. La fatidica "contaminazione", agli occhi dei più sinonimo di dispersione, di reticenza verso l' arte "alta", tradiva invece la passione per raggiungere un tutto, attraverso la pittura e la ceramica, quasi pronta ma ancora in là da venire.

 

"Contropittura", grande mostra a lui dedicata allestita presso la Gnam di Roma (fino al 3 aprile 2016), a cura di Angelandreina Rorro, si concentra proprio su questo aspetto di laboriosa - ricamata e da manoscritto - formazione (accompagnata per empatia dall' artista Gianfranco Baruchello e da Arturo Schwarz) e permette di comprenderne a pieno i confini creativi, l' illustrazione, la politica, le passioni, gli sviluppi letterari.
 

ECHAURREN 4ECHAURREN 4

La sua complessa biografia ultraquarantennale comprende una solida attività da collezionista di reperti futuristi e di bassi elettrici, di illustratore e fumettista, di caustico narratore di vicende legate al mondo dell' arte, di raffinato saggista e infine di pittore prolifico, decisamente esplosivo.
 

Il percorso espositivo, che presenta oltre 200 opere dell' artista - tele, disegni, collage - dagli anni settanta ad oggi ed un' ampia sezione di documentazione, comincia con i lavori d' esordio, i celebri 'quadratini', acquerelli di piccole dimensioni che riflettono i miti generazionali (la politica, le donne, la musica) e le inclinazioni personali (per le scienze naturali e il collezionismo).
 

Tavole come raffinati francobolli di pezzi di mondo che si accostano e si amalgamano in un ballo poetico che non smette di stupire per energia (dalle costolette di maiale ai vulcani fino ai temi erotico-sentimentale con titoli ingegnosi: "L' amavo follemente ma lei continuava a fare finta di niente").
 

ECHAURREN 1ECHAURREN 1

E ancora, il segno della pace, la falce e martello, i simboli del I Ching che formano lettere e segni. Il cuore della mostra è dedicata ai disegni e collage (esposti per la prima volta) legati all' esperienza dei cosiddetti "Indiani metropolitani" che, nel 1977, si appropriarono dei linguaggi estetici dell' avanguardia artistica per denunciare il mondo illusionistico dei media.
 

In seguito Pablo incontra sulla sua strada i Graffitisti, e in parte li affianca (anni Ottanta e Novanta), dando vita a ballate multiformi come scosse elettriche di teschietti seriali e colorati: una sorta di sfida allegra alla morte e ad essere, al tempo stesso, ancora una volta impegnato in ambiti sociali e, chissà se casualmente, internazionali.

Pablo EchaurrenPablo EchaurrenTavola EchaurrenTavola Echaurrenpablo echaurren2pablo echaurren2ECHAURREN 5ECHAURREN 5

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...