commisso fonseca

"IN ITALIA IL METRO ARBITRALE NON È UGUALE PER TUTTI" - DOPO MOURINHO, BENITEZ E RUDI GARCIA, UN ALTRO ALLENATORE STRANIERO, FONSECA, SGANCIA UN SILURO SUGLI ARBITRI – PISTOCCHI AL VELENO: “NELL’ULTIMA SETTIMANA SONO ESPLOSI CONTRO LA GESTIONE ARBITRALE IL PRESIDENTE DELLA FIORENTINA, COMMISSO, L’ALLENATORE DELLA ROMA, L’EX-ARBITRO INTERNAZIONALE ROBERT BOGGI. IN UN PAESE NORMALE NICCHI SAREBBE DIMISSIONATO, INVECE QUI SI PARLA DI GEORGINA A SANREMO"

fonseca

 

Andrea Pugliese per gazzetta.it

 

La voglia è quella di ripartire subito, anche per rimettere sui giusti binari un 2020 che non è partito come avrebbe desiderato. E per riuscirci Paulo Fonseca domani vuole assolutamente vincere. Senza se e senza ma. Anche se poi del Bologna si parla poco, il campo centrale resta ancora la sconfitta di Reggio Emilia con il Sassuolo.

 

“Ho capito cosa è successo a Reggio Emilia - dice Fonseca -. Non è stato solo un problema di mentalità: ho sbagliato tatticamente, i giocatori tecnicamente. Il problema è stato l’avvio, dopo i primi due gol la squadra ha perso equilibrio. Lì, in mezzo al campo, Diawara svolge quel ruolo in modo quasi perfetto, ma lo può fare bene anche Cristante. È solo una questione di posizionamento, riportare Mancini in mezzo al campo non mi sembra la soluzione giusta”.

 

ROCCO COMMISSO

Poi Fonseca parla anche del problema di mentalità: “Ci stiamo lavorando su per migliorare, se vogliamo vincere dobbiamo sempre essere ambiziosi. Ma devo dire che la squadra mi ha dato sempre sensazioni buone da questo punto di vista, forse solo in 3-4 gare abbiamo sbagliato atteggiamento e mentalità”. Poi Fonseca ha chiarito gli episodi con Petrachi e Dzeko. “Non parlo di quanto succede nello spogliatoio, ma ribadisco che sono sempre io a parlare ai giocatori. E aggiungo però che siamo tutti insieme: squadra, allenatore e società. Abbiamo perso, ma serve equilibrio, senza fare drammi”.

commisso

 

E poi su quel colloquio a fine partita con Dzeko: “Da quando sono in Italia penso di aver dimostrato che non sono uno che mente. Dzeko mi ha semplicemente detto di non parlare ancora con l’arbitro, che non sarebbe servito a nulla. Niente di più. Se non voglio trattare un argomento non ne parlo, ma se decido di affrontarlo non mento mai. Il suo riferimento ai giovani? Edin in realtà ha detto anche che siamo tutti responsabili, lui per primo. Le sue non mi sembravano critiche ai giovani, più un consiglio. Sulla mancanza di qualità, è normale che se si perde in quel modo un po’ di qualità sia mancata”.

 

boggi

Archiviato il Sassuolo, si pensa al Bologna. “Pastore e Mkhitaryan si sono allenati normalmente, Micki un po’ meglio di Javier, che non sta benissimo per partire dal via. Al posto di Pellegrini ci può giocare proprio Mkhitaryan o Kluivert o Perotti. Abbiamo altre soluzioni. Kolarov? Giocatore di carisma, con una grande mentalità, uno dei leader dello spogliatoio. Vedremo domani se giocherà, ho ancora un paio di dubbi”. Niente Kalinic e Dzeko insieme, invece, almeno dal via. “Ci ho anche pensato, mettendo Dzeko magari un po’ più basso. Ma cambiare le abitudini di una squadra non è facile, con loro due in campo cambia completamente il modo di giocare. Può succedere in corsa, non dal via”.

 

Marcello Nicchi

E i due giovani visti in campo a Reggio Emilia? “Carles Perez e Villar vengono da un calcio diverso, quello della Liga, hanno bisogno di ambientarsi. A Perez ad esempio ho chiesto quante squadre sono abituate in Spagna a giocare uomo contro uomo a tutto campo e lui mi ha risposto nessuna. Ecco, è bene che si prepari subito, perché qui sono tante e non è mai facile affrontarle”. Infine il passaggio sulle tante ammonizioni: “A Reggio Emilia non abbiamo perso per questo, ma francamente per me è difficile capire il motivo di tanti cartellini gialli. Una cosa l’ho capita, qui in Italia il metro di arbitraggio non è uguale per tutte le squadre. Di certo noi non siamo una squadra che fa così tanti falli cattivi”.

Marcello Nicchi Fonseca Foto Mezzelani GMT27

 

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