mourinho jacobs

FEBBRE ROMA-LEICESTER: STASERA ALL’OLIMPICO RITORNO DELLA SEMIFINALE DI CONFERENCE – DOTTO: "MOURINHO DOVRÀ AMMETTERE CHE IL CAPOLAVORO DELLA SUA STORIA DI ALLENATORE SI STA CONSUMANDO QUI NELLA CITTÀ DEI CESARI, PER QUELLO CHE ACCADRÀ E VIBRERÀ STASERA, AL DI LÀ DEL RISULTATO, MA ANCORA DI PIÙ PER I 60MILA IL GIORNO DELLA SALERNITANA O QUELLO DEL BOLOGNA, A SMIAGOLARE UN CALCIO BEN POCO AVVENENTE - UN NOME PER STASERA? TRE NOMI. SMALLING, PELLEGRINI E..."

Giancarlo Dotto per il Corriere dello Sport

mourinho

 

Notte piena di luna romanista stasera all’Olimpico. Se hai molti cerchi all’interno del tuo albero lupoide, avrai anche molte tacche e molte nottate come questa e, inutile dirlo, quanta micidiale sofferenza.

 

Ma, tanto per anticipare i cretini che sono pronti a spiattellare la storiella insulsa per anime insulse della volpe e dell’uva, diremo che la sofferenza non è altro che il modo più intenso oltre che esatto di stare al mondo. Che ci offre tante gag e tante comiche, basta guardarsi intorno, proprio per regalarci qua e là il confettino che si dà nel circo all’elefante triste.

 

La vita è sofferenza diceva un signore che se ne intende, sofferenza è la sconfitta, sofferenza è la malattia, sofferenza è la poesia che non viene o viene storpia, sofferenza è l’attesa della donna amata, sofferenza è la donna amata stessa, sofferenza è l’addio, sofferenza è l’assenza. Sofferenza è persino la presenza, sapendo che seguirà l’assenza.

 

mourinho

Sofferenza è la Roma. Non perché la Roma sia niente di speciale, ma perché speciali (e vorrei dire unici, ma mi trattengo per pudore) i suoi tifosi. Capienti e sapienti al punto che in loro la sofferenza è la stessa cosa che il godimento. Masochisti? No, illuminati. Novanta o cento minuti di cuori alla brace sono un pieno di felicità, e chi se ne frega, ma sì, comunque vada il barbecue.

 

Certo, meglio vincere, in questo caso il viaggio a Tirana (che un tempo sarebbe sembrata una stra-vacanza tra miseria e snobismo, oggi, domani, tra venti giorni, sarebbe il massimo). Ma, fateci caso, il tifoso vorace e verace dà il meglio di sé quando può bruciare nel proprio stesso rogo, non avendo a disposizione ogni volta colli, siepi e Silvie per scrivere versi destinati ai posteri, e contentandosi di portare a casa il proprio corpo stremato da troppe, inutili e per questo bellissime emozioni, nell’indecifrabile stordimento dei vuoto che segue al pieno.  

jose mourinho foto mezzelani gmt078

 

Stiamo divagando? No, stiamo al centro della cose. Dei sessantamila romanisti che stasera metteranno il loro muscolo cardiaco a disposizione dell’evento, qualunque cosa accada. La festa è garantita, la tristezza pure, secondo Vinicius de Moraes, romanista suo malgrado, che canta “per favore vai via” per dire in realtà “ti prego fammi compagnia”.

 

Ci voleva uno come Josè Mourinho, un’intelligenza così moderna e così rivolta al passato come la sua, per fare da ponte tra il mondo arcaico dei tifosi, scandalo che si ostina a sopravvivere, e il calcio di oggi, il calcio che inevitabilmente sarà, dove c’è spazio per il grottesco saperci fare delle strategie economiche e gli esatti capoversi del business applicato. Nel multiverso pare, casomai, più che nel verso.

 

jose mourinho foto mezzelani gmt077

Prima o poi Josè dovrà ammettere, se non a noi a se stesso, che il capolavoro della sua storia di allenatore si sta consumando qui nella città dei Cesari, per quello che accadrà e vibrerà stasera, al di là del risultato, ma ancora di più per i sessantamila il giorno della Salernitana o quello del Bologna, a smiagolare un calcio ben poco avvenente. Josè, se non lo sa comincia a saperlo, è finito là dove il destino doveva prima o poi portarlo.

 

 Fuorviato, forse, anche lui all’inizio dalla domanda: ma dove sono capitato? Per arrivare a rispondersi che c’era anche qui una grandezza da contemplare, non quella dei grandi giocatori, Cristiano Ronaldo e dei Drogba, ma quella dei grandi tifosi. A cui lui ha saputo parlare  dal primo giorno, come nessuno aveva mai fatto prima.

mourinho

 

Notti magiche? Più volte tragiche, ma sempre bellissime. Inutile dire Liverpool, il paradigma delle notti romaniste, nel fondo del cuore di tenebra, ma quante altre, belle o brutte, ma sempre belle, dove si perde e però si vince. Così alla rinfusa,  Bayern Monaco, Arsenal, o altre dove si vince e basta, Colonia e Broendby. Che si chiamino Totti, Falcao o Carboni. E ora, a poche ore, manca solo, custodito in qualche pergamena, il volto e il nome dell’eroe o degli eroi che saranno da benedire o da maledire.

jose mourinho foto mezzelani gmt 109

 

Un nome? Tre nomi. Uno dietro, sua magnificenza Smalling. In mezzo e ovunque, Pellegrini, la reincarnazione capitana dei romani che furono, avanti Zanaham, l’insieme chiaroscuro di Zaniolo e di Abraham.  Per un crudele scherzo del destino sarò in volo per un Paese lontano nei novanta minuti in cui tutto accadrà. Farò di tutto per non sapere nulla. Fino a quando non sarà inevitabile sapere.

mourinho smalling

 

pellegriniroma atalanta abraham zanioloSMALLING E LA MOGLIE 9roma atalanta abraham zaniololorenzo pellegrinimourinho san pietro

ivan zazzaroni giancarlo dotto foto di bacco (2)

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...