george foreman

È MORTO A 76 ANNI GEORGE FOREMAN, LEGGENDA DELLA BOXE, EX CAMPIONE DEL MONDO DEI PESI MASSIMI E PROTAGONISTA, NEL 1974, DEL MATCH PIÙ FAMOSO DI TUTTI I TEMPI, LA “RUMBLE IN THE JUNGLE” CONTRO MUHAMMAD ALI, IN ZAIRE – FOREMAN FU SCONFITTO ALL’OTTAVO ROUND, LASCIÒ IL PUGILATO PER POI TORNARE NEL 1987, A 48 ANNI, E VINCERE DI NUOVO IL TITOLO –“IL CORO ALI, UCCIDILO? NON L’HO UDITO, MA QUANDO PICCHIAVO ALÌ L'HO SENTITO SFOTTERMI. SI AVVICINÒ E MI DISSE: ‘EHI GEORGE, TUTTO QUI QUELLO CHE SAI FARE?’. QUANTO L'HO ODIATO. MI UBRIACÒ PRIMA CON LA SUA BOCCA, DICEVA DELLE COSE CHE MI MANDAVANO FUORI DI TESTA…”

 

 

 

george foreman 5

E' MORTO GEORGE FOREMAN, LEGGENDA DEI PESI MASSIMI, AVEVA 76 ANNI

(Adnkronos) - George Foreman, ex campione del mondo dei pesi massimi, è morto all'età di 76 anni. Il decesso dell'ex pugile, nato nel 1949 in Texas, è stato annunciato dalla famiglia.

 

Foreman, campione olimpico per gli Usa ai Giochi di Città del Messico 1968, nella carriera da professionista (impreziosita da 76 vittorie e 68 successi per ko a fronte di sol 5 sconfitte) è stato per due volte campione dei pesi massimi. Il suo nome rimane legato al match più famoso di tutti i tempi.

 

Nel 1974, in Zaire, da detentore del titolo affrontò Muhammad Ali nella sfida battezzata 'Rumble in the jungle'. Foreman venne sconfitto all'ottavo round per ko cedendo la corona all'età di 25 anni. A soli 28 anni decise di appendere i guantoni al chiodo. Torno sul ring nel 1987 iniziando la seconda fase della carriera. Nel 1994, a 45 anni, sconfisse Michael Moorer tornando campione del mondo.

 

ali vs foreman 5

L'ultimo match, nel 1997, fu quello perso contro Shannon Briggs. Foreman - sposato 5 volte e padre di 12 figli (5 battezzati George) - dopo il ritiro definitivo fu protagonista di un exploit commerciale. Lanciò sul mercato un grill vendendo oltre 100 milioni di pezzi in tutto il mondo e nel 1999 arrivò a cedere i diritti commerciali per il 'George Foreman Grill' per 138 milioni di dollari.

 

GEORGE E. FOREMAN (1949-2025).

Da “Anteprima. La spremuta d giornali di Giorgio Dell’Arti”

 

george foreman

Pugile americano. Nato a Marshall, Texas. «George ha avuto un'infanzia sofferta. A 12 anni era al centro di Fifth Ward, il ghetto della sua città. Già gigante a quell'età, se ne stava sul marciapiede e pretendeva venticinque centesimi da chi gli passava davanti. Poi spendeva tutto al bar» (Betti)

 

• «Mi ubriacavo, spaccavo vetri e taglieggiavo chiunque passasse da quelle parti»

• «"Non gli servono armi, è lui l'arma", spiegava il fratello. Poi, si sa come vanno a finire queste cose: o in quel vicolo ci crepi, o qualcuno ti salva, ti sbatte fra quattro corde» (Del Papa)

• «La sua tecnica era elementare, ma era dotato di una forza fisica devastante. Era un picchiatore» (Furio Zara, Vanity Fair, 9/1/2019)

• Il suo idolo è Sonny Liston, che dal 1962 al 1964 è campione del mondo dei pesi massimi

 

george foreman

• «Alle Olimpiadi di Città del Messico Foreman è ancora un acerbo dilettante di 19 anni ma questo non lo rende più umano, l'italiano Giorgio Bambini ha la sventura di sfidarlo, il primo diretto che sembra un tram lo sfiora e lui sente fischiare l'aria e allora si butta per terra. "Alzati, vigliacco!". "Mica son scemo, capo, quello mi stacca la testa!"»

• In finale batte il campione sovietico, Jonas Cepulis

• La sua carriera decolla. Passa nei professionisti. Nel 1969 partecipa a 13 incontri e ne vince 11 per ko entro la quinta ripresa e due ai punti. L'anno dopo stabilisce un record di 32 vittorie su 32 incontri (D'Antonio)

 

ali vs foreman 10

• «Il 22 gennaio del 1973 è a Kingston, in Giamaica, per incontrare Joe Frazier, il campione del mondo in carica. Il match vale per il titolo mondiale. Frazier è uno forte. È il nemico numero uno di Muhammad Ali. Lo ha battuto nel 1971, ai punti, nell'evento ribattezzato The Fight of the Century [...] Frazier è famoso. Foreman non ancora. Dopo 275 secondi di match, Frazier è a terra, e non è messo per niente bene. Foreman è il nuovo, disumano, imbattibile campione del mondo» (D'Antonio). Ha 24 anni

 

george foreman 4

• Frazier commenta: «Ha fatto di me uno yo yo»

 

• Il dittatore del Congo, Mobutu, vuole vedere la sfida tra i due pugili, offre 5 milioni di dollari a testa

• È «The rumble in the jungle. La rissa nella giungla». È «Le combat du siècle. Il combattimento del secolo»

• Foreman arriva da 40 vittorie di fila, tutti lo credono invincibile

• Foreman ha 25 anni, Ali 32. Foreman si allena ascoltando musica gospel e s'è portato dietro una Bibbia

• Foreman sale sul ring con la faccia di chi deve sbrigare una pratica. È fortissimo, è giovane, è il favorito

 

ali vs foreman 10

• «Al primo round Ali colpisce Foreman con tredici destri. Non sono colpi qualsiasi. Si chiamano jab e per sferrarli bisogna lasciare scoperta la guardia. Negli ultimi due anni nessuno ha azzardato un colpo simile a Forman. Per un campione è un insulto. È come dire, sei così lento che ti si può colpire in questo modo.

 

Foreman sa che Ali vuole ballare. Lo ha annunciato da mesi: "Come potrà Foreman avvicinarsi a me? Io ballerò. Ballerò e ballerò. Diventerà matto per riuscire a toccarmi". Ma Foreman si è allenato a tenere il centro del ring. E lo incolla alle corde. Ali non riesce ad uscire. Molti pensano che l'incontro sia finito qui. Invece va avanti. Terzo round, quarto, quinto. A metà del quinto round Foreman è sfinito. Non ce la fa più» (Lucrezia Dell'Arti, Sette, 26/10/2012)

 

ali vs foreman 9

• «Adesso mi chiederà se quel coro: "Ali, boma ye!", "Ali uccidilo", mi ha fatto male dentro. Lia verità è che non l'ho udito. Allo stadio c'erano cinquantamila persone. Io ero come autistico, allora. Però quando lo picchiavo con tutto quello che avevo l'ho sentito sfottermi»

 

• «Si avvicinò e mi disse: "Ehi George, tutto qui quello che sai fare?". Quanto l'ho odiato»

• «Ali sostiene che per battermi usò la tecnica del rope-a-dope, che vuol dire "prendi al laccio l'imbecille". Ali fu bravissimo: mi ubriacò prima con la sua bocca, diceva delle cose che mi mandavano fuori di testa»

 

george foreman 3

• All'ottavo round Alì tira il pugno decisivo. Foreman finisce al tappeto per la prima volta

• «Ali aveva dalla sua gli dei della foresta e della savana. Non ho molto capito quell'incontro. Di Foreman non ho veduto un uppercut che è uno. Pareva che l'avessero stregato, che un filtro misterioso ne avesse improvvisamente ottenebrato le facoltà mentali» (Gianni Brera, la Repubblica, 1/7/1988)

 

• Urla al mondo: «Sono stato drogato, mi hanno avvelenato»

• «Come fu il suo dopo? "Terribile. Peggio di un funerale»

ali vs foreman 11

• Foreman lascia perdere i pugni, fonda una sua chiesa a Houston e si fa predicatore. Gira sulla sua vecchia Ford Fiesta, predica tre volte al giorno, mangia cheeseburger e panini al pesce fritto. «Ero felice»

 

• A 48 anni torna sul ring: «Avevo contro tutti. Dicevano che ero troppo vecchio, lento, grasso. Come un destino all'incontrario ho rivissuto il match con Ali, ma stavolta nei suoi panni c'ero io. Invece nel 94 batto Michael Moorer, che poteva essere mio figlio, e divento campione mondiale dei massimi. Venti anni dopo Kinshasa. Indossavo gli stessi calzoncini di velluto rosso di allora. È stato bellissimo Avevo più grazia, ero meno animale, più consapevole. Come se avessi imparato da Ali a ballare un po' anch'io»

ali vs foreman 8

• Dopo 76 vittorie in 81 match il ritiro

• Ha avuto cinque mogli e dodici figli.

ali vs foreman 8ali vs foreman 14george foreman 1george foreman 2lo stadio di kisnhasa ali vs foreman ali vs foreman 6ali vs foreman 3ali vs foreman 2ali vs foreman 1ali vs foreman 7

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?