berardi italia macedonia

FACILE FARE I FENOMENI AL SASSUOLO - LA MEDIOCRITÀ DEL CALCIO ITALIANO È TUTTA NELL'INCREDIBILE AZIONE DI BERARDI CHE NON RIESCE A SEGNARE CON TUTTA LA PORTA SPALANCATA E DOPO CHE IL PORTIERE MACEDONE GLI AVEVA PASSATO LA PALLA - L'ESTERNO 27ENNE, 14 GOL E 10 ASSIST IN CAMPIONATO, È DA 10 ANNI NELLA COMFORT ZONE EMILIANA, SENZA FARE MAI IL SALTO E GIOCARE CON GRANDI SQUADRE IN COMPETIZIONI DI LIVELLO: QUESTI SONO I RISULTATI QUANDO LE PARTITE CONTANO… - VIDEO

Alessio Pediglieri per www.fanpage.it

 

uno dei gol sbagliati da berardi

Trentacinque tiri, zero gol. La partita contro la Macedonia si può tristemente racchiudere in questa statistica che indica la oramai cronica incapacità degli azzurri a trovare la via del gol. Perduta, come i Mondiali in Qatar, un fallimento irrimediabilmente concretizzatosi al 92′ con il tiro a fil di palo di Trajkovski dove Donnarumma si è allungato, senza arrivarci.

 

Così come l'Italia che non arriverà all'appuntamento che già quattro anni fa svanì sotto la gestione di Ventura, crollata sotto i colpi svedesi e oggi, davanti alla mediocrità di una avversaria che di tiri in totale ne ha fatti solo 4, di cui uno, però, nel modo giusto.

 

domenico berardi contro la macedonia del nord 4

Proprio questo è il motivo per cui oggi l'Italia intera piange un secondo Mondiale consecutivo da esclusi e, forse, ancor più doloroso non solamente perché non ci saremo da campioni d'Europa in carica, ma anche perché nella kermesse qatariota del prossimo dicembre, tutto si fermerà e con la distrazione del campionato che non c'è, sarà ancora più drammatico dover assistere in poltrona le avventure altrui.

 

domenico berardi contro la macedonia del nord 3

Demerito di un gruppo che si è piano piano – ma inesorabilmente – consumato dalla notte di Wembley fino ad arrivare a quella di Palermo in preda ai propri fantasmi.

 

Inutile girarci intorno, l'Italia è stata eliminata perché non sa più segnare: onore alla Macedonia che ha svolto una gara di lotta e governo, sfruttando l'occasione giusta al momento giusto e che adesso ha il legittimo sogno da cullare per beffare un'altra grande, il Portogallo di Ronaldo che ha pur stentato con la Turchia.

 

domenico berardi contro la macedonia del nord 2

Gli azzurri possono e devono recriminare solamente nei confronti di se stessi e per avere palesato in oltre 90 minuti una evidente incapacità di andare in gol. La fotografia è quella di Domenico Berardi che a porta vuota accompagna il pallone tra le braccia di Dimitrievski al 30′, dopo che lo stesso portiere macedone aveva a suo modo imitato Donnarumma in Real Madrid-Psg regalando il pallone agli avversari e consegnandosi alla sconfitta.

 

Il bomber del Sassuolo, che in campionato sta facendo faville con 14 gol all'attivo e ben 10 assist che ne fanno tra i più prolifici attaccanti italiani del momento, dietro al solito Immobile, è la cartina tornasole della nostra qualità in campo internazionale: quando si tratta di giocare in Serie A fenomeni, poi assoluti comprimari oltre i confini.

 

domenico berardi contro la macedonia del nord 1

Berardi, insieme a Immobile e a Insigne, a Jorginho e Verratti, non è mai riuscito a scardinare la difesa macedone creando vere occasioni pericolose, con l'Italia che ha sempre tenuto il colpo in canna, inceppandosi puntualmente davanti ad un bersaglio mai mirato con convinzione. Probabilmente sono state determinanti anche le scelte di un Mancini in balìa di se stesso, con 10 esclusioni dal novero dei 23 che avevano fatto (e faranno ancora) discutere.

 

Una disfatta che ha il sapore di un viaggio senza ritorno: è caduta anche l'ultima roccaforte azzurra, quel ‘Barbera' che tanto aveva fatto sperare i tifosi, accorsi a occupare, per la prima volta dopo l'inizio della pandemia, uno stadio al 100% della sua capienza. E che parte da lontano: senza contare la ‘bolla' degli Europei vinti, lo scenario azzurro era desolato e desolante ancor prima della sfida alla Macedonia.

 

berardi non segna a porta vuota

Si arrivava con i quattro miseri pareggi nelle ultime cinque uscite nel girone delle Qualificazioni contro Bulgaria, Svizzera e Irlanda e quei due miseri gol (Di Lorenzo e Chiesa), con un'Italia che ha annoverato sempre al 90′ il totale dei tiri in porta in doppia cifra (fino ai 27 nell'1-1 con i bulgari) senza mai raccogliere (quasi) nulla.

 

Il punto non è che l'Italia non ci abbia provato nella notte del ‘Barbera', anzi. È proprio questo il discorso (e il problema): i 35 colpi (a vuoto) ne sono testimonianza e nel quarto d'ora decisivo, e in vista dei supplementari, abbiamo finito con tutte le armi da fuoco in campo, cambiando gli attori, inserendo Raspadori e Joao Pedro, Lorenzo Pellegrini e Tonali, in cerca del gesto risolutore.

 

Nulla di tutto ciò è arrivato e se si pensa che in tribuna sono rimasti a guardare allibiti i vari Belotti, Zaniolo, Scamacca, che il gruppo in campo (tolta una difesa dimezzata) era lo scheletro della cavalcata europea, l'amarezza e la convinzione che qualcosa di più e meglio si sarebbe potuto (e dovuto) fare, resta. Perché a volte provarci non basta, bisogna riuscirci.

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...