FISCHIATO, SBEFFEGGIATO E SENZA GOL: AL REAL ESPLODE IL CASO VINICIUS - IL BRASILIANO NON SEGNA DA 17 PARTITE E I TIFOSI BLANCOS LO PERCULANO CANTANDO ‘VINICIUS BALON DE PLAYA’. L’ATTACCANTE BRASILIANO, CHE HA ROTTO CON L’ALLENATORE MADRIDISTA XABI ALONSO, PENSA GIÀ AL MONDIALE CON CARLETTO ANCELOTTI, IL TECNICO CHE È STATO FONDAMENTALE NELLA SUA CRESCITA - PEREZ LO VENDEREBBE VOLENTIERI VINICIUS, MA DA UOMO D’AFFARI SA CHE, PER POTERLO FARE A UN PREZZO CONSONO, L’OGGETTO SUL MERCATO DEV’ESSERE CONSIDERATO, NON DEPAUPERATO PER COLPA DI...
Filippo Maria Ricci per gazzetta.it
Arrabbiato. Sprezzante. Rissoso. Polemico. Triste. Senza un gol da 17 partite. E fischiato. Difficile che leggendo queste prime parole possa venire in mente il nome di Vinicius, il calciatore brasiliano del Madrid che ha segnato nelle ultime due finali di Champions vinte dai Blancos nel 2022 e nel 2024.
Mica un secolo fa. Giusto un anno fa, Vini Junior era massaggiato follemente dal madridismo che lo coccolava col balsamo del vittimismo perché a fine ottobre France Football aveva negato il Pallone d’Oro al brasiliano del Madrid dandolo a Rodri (spagnolo e campione d’Europa, ma i madrisiti sono patriottici solo quando gli pare).
Questa era la lettura della storia del Pallone d’Oro 24 data da Real Madrid Televisión su imbeccata presidenziale, con Florentino Perez che infuriato aveva fatto scendere dall’aereo la delegazione blanca composta da 60 persone per protestare contro la somma ingiustizia.
In Spagna i tifosi hanno iniziato a cantare ‘Vinicius Balon de Playa’, cambiando la sfera dorata con quella di plastica per giocare in spiaggia. Scherno e sberleffi per un giocatore bizzoso che ovunque va litiga e riesce a far saltare i nervi a qualsiasi tifoseria col suo atteggiamento di bullistica provocazione. Il problema oggi è che Vinicius è riuscito a far innervosire anche gli aficionados blancos.
Sabato il Bernabeu lo ha fischiato in maniera tanto chiara quanto spazientita. Un dejà vu direte voi, i parrocchiani del tempio del quartiere Chamartin storicamente iper esigenti se la sono presa con tutti, persino con Zidane e Cristiano Ronaldo. Vero, però questo è un malessere più profondo.
Perché alla fine il calciatore dipende dalla sua forma, e Vinicius non incide e soprattutto non segna da 17 partite e oltre 1400 minuti di gioco. Una secca resa ancor più evidente e dolorosa dallo stato di grazia nel quale versa Kylian Mbappé, che ha chiuso il 2025 con 59 gol eguagliando il record del club stabilito nel 2013 da Cristiano Ronaldo.
Il francese ha mandato gambe all’aria il dorato (pallone a parte) mondo di Vinicius: Mbappé arrivando dal Psg ha lasciato al brasiliano le amate zolle in alto a sinistra del campo, andando a fare il ‘nueve’ controvoglia. Però l’ha seppellito, tanto nei gol, 59 a 14, che nello stipendio. Arrivato gratis in quanto svincolato, il ‘Kyller’ si è preso circa 120 milioni di euro alla firma e ha minimizzato gli onorari di Vini.
Che ha perso la strada, la testa, la fiducia persino. E l’allenatore! Già, perché Carlo Ancelotti è stato fondamentale nella crescita e nell’esplosione di Vinicius. Quando Carlo nel 2021 è tornato alla Casa Blanca Vini aveva chiuso la Liga precedente con 3 gol, tre. Con il tecnico italiano ne ha fatti subito 17, ed è stato decisivo in Champions.
Era considerato una mezza calamità, si è trasformato in una divinità. Era un attaccabrighe, è diventato il simbolo della lotta al razzismo. Carlo sapeva come prenderlo, cosa per nulla facile. Xabi Alonso è entrato subito in rotta di collisione con Vini, che infatti l’ha mandato a quel paese in mondovisione quando è stato sostituito nel Clásico. E lì il club, ovvero Florentino, si è schierato dalla parte del giocatore.
Perez venderebbe volentieri Vinicius, ma da uomo d’affari sa che, per poterlo fare a un prezzo consono, l’oggetto sul mercato dev’essere considerato, non depauperato per colpa di un allenatore, figura sempre transitoria. Xabi è alle corde da settimane, sopravvive attaccato a un respiratore gestito dal presidente.
E Vinicius? Incupito, involuto, incompreso. E fanciullesco: nel suo account Instagram da 57,7 milioni di follower ha cambiato la foto di profilo togliendo quella con la ‘camiseta’ del Madrid e mettendo quella con la ‘camisa’ della nazionale. Vini è stufo del Bernabeu e di Xabi Alonso, pensa al Mondiale da giocare con Carletto, l’unico che lo capisce.




