GIALLO PARMA - DONADONI: “CI SENTIAMO COME UNA CAROGNA CON AVVOLTOI E SCIACALLI INTORNO. LA FIGC SI È DISINTERESSATA DI NOI. L’ESCLUSIONE DALL’EUROPA LEAGUE NON CASUALE” - CARESSA (SKY SPORT): “DEVONO TINTINNARE LE MANETTE” - VIDEO

1.CAOS PARMA, IL COMMENTO DI CARESSA - VIDEO

http://video.sky.it/sport/calcio-italiano/caos_parma_il_commento_di_fabio_caressa/v233135.vid

 

2. GIALLO PARMA, ULTIMO ATTO – DONADONI: “LA FIGC SI è DISINTERESSATA DI NOI” - CARESSA (SKY SPORT): “DEVONO TINTINNARE LE MANETTE”

Francesco Persili per “Dagospia”

 

CASSANO DONADONI CASSANO DONADONI

«Ci sentiamo come una carogna in mezzo al deserto con solo avvoltoi e sciacalli intorno». L’allenatore del Parma, Roberto Donadoni, tira in ballo i vertici del calcio italiano per la situazione del club emiliano. «Stiamo diventando ridicoli come Paese agli occhi del mondo. Noi non giochiamo perché qualcuno deve prendersi la responsabilità di tutto quello che è successo, non ho visto nessuno che ha detto di aver sbagliato. Abbiamo ricevuto solidarietà solo dalle associazioni di calciatori e allenatori».

 

Il “giallo Parma” si arricchisce di un nuovo capitolo con l’atto di accusa di Donadoni che, dopo aver ricevuto il Tapiro d’Oro da “Striscia la Notizia” («Un paio di Tapiri li dovete portare anche ai responsabili di tutto questo, Tavecchio e Beretta»), nella conferenza di oggi si spinge anche più in là: «Mi viene da pensare che l’esclusione dall’Europa League non sia affatto casuale. Se fossimo andati in Europa gli organi competenti non italiani avrebbero messo il naso nella situazione del Parma, disastrosa come era. Anche le istituzioni italiane avrebbero dovuto dare risposte».

 

PizzarottiPizzarotti

Il “Titanic” Parma affonda e rischia di trascinare con sé il campionato italiano. Tutti contro tutti. Il numero uno del Coni Malagò attacca la scelta di Tavecchio di rinviare la partita di Marassi: «Il calcio ne esce male. La regolarità della serie A è inficiata dalla decisione di non giocare Genoa-Parma».

 

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, boccia senza appello il patron del club ducale Manenti: «Non è credibile. Non ha dato nessuna garanzia, non ha un piano preciso, né una liquidità immediata in Italia e anche se domani trovasse i soldi da una banca, bisognerebbe capire da dove arrivano».

FABIO CARESSAFABIO CARESSA

 

La situazione è incandescente. Manenti ormai non può più girare per Parma senza rischiare il linciaggio e deve fare i conti anche col sequestro della sua auto per una vicenda di multe non pagate. Sul club incombe lo spettro del fallimento. Chi ha sbagliato più forte?

roberto donadoni giocatoreroberto donadoni giocatore

 

In 8 anni l’indebitamento lordo della società emiliana è passato da 16,1 a 197,4 milioni di euro senza che vi siano stati investimenti rilevanti. L’ex presidente Ghirardi ha spiegato in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” di sentirsi “tradito” da Taçi a cui aveva venduto il club: «Non ha rispettato il contratto. Gli chiederò i danni».

 

Toccherà alla magistratura, che ha aperto un fascicolo per bancarotta fraudolenta, far luce sui misteriosi passaggi di proprietà del Parma negli ultimi mesi: da Ghirardi alla cordata che faceva capo a Taçi (che non compare nei documenti della cessione) fino alla “Mapi Grup” di Manenti che ha acquistato la società dal petroliere albanese alla cifra simbolica di un euro.

Roberto DonadoniRoberto Donadoni

 

L’imprenditore lombardo aveva cercato senza riuscirci, in passato, di acquistare la Pigna e di scalare il Brescia. Molti proclami, pochi fatti: le trattative, infatti, non andarono in porto: come sia stato possibile, in mancanza di garanzie sulla sua solidità finanziaria, che abbia potuto mettere le mani sul Parma?

 

roberto donadoni laproberto donadoni lap

Evidente il vulnus normativo al punto che Tavecchio ieri si è affrettato ad annunciare nuove regole per scongiurare altri casi Manenti: «Nessuno potrà più comprare una società con un euro: ci saranno parametri da rispettare e grosse responsabilità per chi decide di acquistare una società di A».

 

Nel frattempo i pm proseguono le verifiche sui bilanci e le fatture del club. Il team manager Sandro Melli aveva denunciato una situazione al limite del grottesco con una società che non aveva i soldi per la benzina ma che si permetteva hotel a 5 stelle e uno chef stellato.

 

roberto donadoni guido rossi laproberto donadoni guido rossi lap

Senza contare le inadempienze fiscali (che quest’anno sono costate al Parma l’esclusione dall’Europa League), i 260 giocatori stipendiati, il giochetto delle plusvalenze coi calciatori meno noti, i rapporti con le società satelliti. Il Parma di Ghirardi strinse, infatti, un accordo di collaborazione con il Nova Gorica calcio per il prestito di 15 giocatori. La città slovena ospita anche la sede della Mapi Grup di Manenti. Solo coincidenze?

lazpal04 roberto donadonilazpal04 roberto donadoni

 

Anche le tv hanno iniziato a battere cassa e il direttore di Sky Sport 24, Fabio Caressa, in diretta, ha sparato alzo zero: «Perché il Parma in tre stagioni ha registrato un totale di oltre 700 operazioni? Ci sono moltissimi calciatori che non hanno giocato neanche un minuto. È evidente che ci siano delle irregolarità. Questa situazione può finire solo in un modo: devono tintinnare le manette… »

 

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…

donald trump tulsi gabbard vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVONO LE AGENZIE DI SPIONAGGIO A TRUMP E PUTIN? - ANZICHÉ PROTEGGERE LA SICUREZZA DELLO STATO, ANTICIPANDO RISCHI E CRISI, OGGI LA MISSIONE DI CIA E FBI IN AMERICA E DI FSB, SVR, GRU IN RUSSIA, È DI REPRIMERE IL DISSENSO CONFERMANDO IL POTERE - CIRO SBAILÒ: ‘’PER LA PRIMA VOLTA, IL VERTICE POLITICO NON SI LIMITA A INDIRIZZARE: PUNTA A SVUOTARE LA FUNZIONE DELL’INTELLIGENCE, RIDUCENDOLA A UNA MACCHINA DI STABILIZZAZIONE POLITICA AD USO PERSONALE...’’

ali larijani khamenei vladimir putin xi jinping

A TEHERAN QUALCOSA STA CAMBIANDO – SI NOTANO CURIOSI MOVIMENTI NEL SISTEMA DI POTERE IRANIANO: MENTRE RICOMPAIONO VECCHI VOLPONI COME ALI LARIJANI, STA NASCENDO UN NUOVO CENTRO DECISIONALE NON UFFICIALE, A GUIDARE LE MOSSE PIÙ DELICATE DEL REGIME. I PASDARAN PERDONO QUOTA (LA LORO STRATEGIA È FALLITA DI FRONTE ALL’ANNIENTAMENTO DI HEZBOLLAH, HAMAS E ASSAD), AVANZA UN “CONSIGLIO OMBRA” DI TRANSIZIONE, CON IL CONSENSO DI KHAMENEI – “L’ASSE DEL MALE” CON RUSSIA E CINA PROSPERA: TEHERAN HA BISOGNO DELLE ARMI DI PUTIN E DEI SOLDI DI XI JINPING. ALLA FACCIA DI TRUMP, CHE VOLEVA RIAPRIRE IL NEGOZIATO SUL NUCLEARE…

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM