sabatini

DALLA ROMA ALL'INTER: UN ALTRO GIRO DI WALTER (SABATINI) - "I GIOCATORI CHE HO PORTATO A TRIGORIA? PIU’ DEL 50% NON ERANO DA ROMA…” - LA SCARSA STIMA PER PALLOTTA, I TALENTI SCOPERTI (PASTORE E MARQUINHOS) E I FLOP (DOUMBIA E GERSON), LA STIMA PER SPALLETTI: “SIAMO DUE DANNEGGIATI MENTALI” – "IL SESSO MI HA SALVATO LA VITA"

SABATINISABATINI

Massimo Cecchini per “la Gazzetta dello Sport”

 

Il vantaggio che avrà nel lavorare per due parti opposte del mondo, forse, è che in qualsiasi momento una parte di sé sarà immersa nella notte.

 

Walter Sabatini, in fondo, sa di avere dentro un cuore di tenebra, che negli anni è venuto in superficie come un dolore inesplicabile. Abbastanza per portarlo a rivelare: «Io mi suicido tutti i giorni, ho sempre avuto poco rispetto per la mia vita». A 62 anni appena compiuti, il ragazzo di Marsciano, in provincia di Perugia - tra centinaia di sigarette e quasi altrettanti caffè -, dovrà però tutelarsi un po' di più per scoprire la Cina e renderla rapidamente vittoriosa, soprattutto nell' incarnazione italiana chiamata Inter.

SABATINI ZAMPARINISABATINI ZAMPARINI

 

 

Quasi un paradosso per lui, visto che a folgorarlo sulla strada del calcio fu Gianni Rivera. «Ero un bimbo e un giorno mio nonno mi disse che un ragazzino che si chiamava Gianni Rivera era bravissimo a giocare a calcio. Vidi quel prodigio volteggiare in campo col pallone tra i piedi e abbandonai tutto per consegnarmi a una passione dolorosa». Ecco, quel dolore non lo lascerà mai, né nella sua avventura da calciatore né (soprattutto) in quella di dirigente, passando da Perugia, Trieste, Arezzo, Lazio, Palermo e Roma come stazioni di una «via crucis» profana. Nessuna sorpresa. Per uno che si esponeva alla tramontana di Perugia per farsi ghiacciare il sudore addosso solo per non far scoprire di aver giocato al calcio, tutto sommato la sofferenza era accettabile.

 

SABATINISABATINI

Anche perché Sabatini con la palla era bravo, tanto da arrivare a Coverciano tra un gruppo di 40 ragazzi promettenti da premiare. Quando lessero i nomi senza citarlo, lui reagì così: «Fu come se una bottiglia mi fosse andata in frantumi nella pancia e mi abbandonai all' autocompiacimento dell' insuccesso», cosa che lo ha pericolosamente accompagnato anche più avanti.

 

A Coverciano tornò a 20 anni, selezionato per una rappresentativa di B. «La mia vanità si accese e detti vita a una sorta di monologo barocco irridendo il mio avversario che, giustamente, mi spezzò la caviglia, inaugurando la stagione degli infortuni». Da calciatore infatti, tra poca A e molta B e C, ha raccolto meno di quello che avrebbe potuto, anche perché la disciplina frenava la sua voglia di abisso. «Il sesso mi ha salvato la vita», ha detto, ma di sicuro gli ha accorciato una carriera che ebbe un sussulto nel 1977 ad Ariccia quando - dopo aver lasciato la Roma per impotente rivalità contro Bruno Conti, suo rivale di ruolo - in una partita di beneficienza si ritrovò accanto ad un Sivori ormai 42enne. «La mia era solo tecnica, la sua era magia».

SABATINI PALLOTTASABATINI PALLOTTA

 

Magia che insegue da sempre come dirigente, con fortune alterne anche coi presidenti. Alcuni li ha tratteggiati così: «Gaucci era un generoso senza limiti. Una volta, per farsi perdonare, mi regalò un De Chirico. Zamparini era il più turbolento e il più simile a me. Lotito era grandioso nelle cose difficili e scarso in quelle facili».

 

Su Pallotta si è sempre espresso poco, ma i sussurri denunciano scarsa stima, e non tutto si può spiegare nella logica della contrapposizione fra istinto e tecnologia. A sviluppare il suo celebrato fiuto, comunque, è stata anche la Caduta, ovvero la squalifica di 5 anni comminatagli nel 2000 per una triste storia di tratta di minori, incentrata su un 15enne ivoriano giunto in prova ad Arezzo.

 

SABATINISABATINI

«Fu una aberrazione per compiacere la politica, ma lo stop mi fece diventare bravo, perché guardavo calcio per 18 ore al giorno». Di sicuro è divenuto più potente di prima, anche se lo accompagna una fama sinistra di mazzette nelle transazioni. «Lo so e mi inquieta, ma è tutto falso, non permetto a nessuno di offrirmi neppure un caffè».

 

Ha scoperto talenti come Gattuso, Kolarov, Lichtsteiner, Pastore e Marquinhos, ma i carneadi non sono mancati, tanto da ammettere una volta: «Più del 50% dei giocatori che ho portato a Trigoria non erano da Roma, ma erano funzionali». Coi giocatori il rapporto è stato spesso filiale, anche se senza parole è rimasto solo due volte: «Con un ragazzo slavo che avevo accusato di non saper soffrire e lui mi zittì raccontandomi, urlando la sua storia durante la guerra nei Balcani, e con Simone Inzaghi, che volevo stimolare dicendo come suo figlio, se avesse segnato un gol in rovesciata, sarebbe stato orgoglioso, sentendomi rispondere: "Lui lo è già quando lo sveglio ogni mattina, gli preparo la colazione e lo porto a scuola"».

TOTTI SABATINITOTTI SABATINI

 

L' incursione nel privato ci porta allora a segnalare come Sabatini sia sposato con un' austriaca da cui non ha mai divorziato, pur vivendo da anni con Fabiola, la donna della sua vita, che gli ha dato Santiago, suo unico figlio. Detto che lavorerebbe volentieri con Spalletti («siamo due danneggiati mentali»), la squadra che ha amato di più è stata la Roma, nonostante adesso i tifosi li rinfaccino gli «zero titoli» e flop di mercato come Iturbe o Doumbia.

 

«Il mio più grande cruccio e di non aver vinto, anche se ho lavorato bene». Fa riferimento ai quasi 200 milioni di plusvalenze che ha fatto mettere a bilancio, che però non potevano scaldare il cuore di chi ama solo il calcio. «Io ho il cervello di sinistra e il corpo di destra, sempre in conflitto. Ma bisogna essere sempre di sinistra, nel calcio come nella vita». Con queste premesse, può essere che in Cina si troverà bene, anche se i demoni che porta dentro non lo lasceranno in pace.

sabatini gianninisabatini gianninisabatinisabatiniSPALLETTISPALLETTIGARCIA SABATINIGARCIA SABATINI

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO PER UN EVENTO ALL’ANNO. ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA IN VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...