doping

TUTTI DOPATI! LA NOTIZIA SU MIGLIAIA DI TEST POSITIVI INSABBIATI PER OLTRE DIECI ANNI DALLA FEDERAZIONE DI ATLETICA, HA DEMOLITO IL MURO DI GOMMA DEL SILENZIO: LA IAAF SOSPENDE IN “VIA PRECAUZIONALE” 28 ATLETI - IL MONDO DELLO SPORT ASPETTA I NOMI…

Stefano Semeraro per "la Stampa"

DOPING ATLETICA 1DOPING ATLETICA 1

 

I mondiali di atletica inizieranno il 22 agosto, ma una gara è già partita: la (rin)corsa all' antidoping. In corsia uno il 3 agosto sono scattati il Sunday Times e l' emittente tedesca Ard, con le rivelazioni bomba sulle migliaia di test positivi che sarebbero stati insabbiati per oltre dieci anni (2001-2012) dalla Federazione Internazionale di Atletica.

 

In corsia due insegue proprio la Iaaf, che dopo aver passato giornate di fuoco, attaccata da più fronti - compreso quello degli atleti onesti - e ieri ha tentato l' allungo annunciando di aver sospeso «in via precauzionale» 28 atleti in seguito all' esito di 32 controanalisi relative ai Mondiali del 2005 e del 2007. Il mondo dello sport trattiene il fiato ma per ora siamo ancora fermi al primo ostacolo: i nomi.

Perlomeno quelli ufficiali.

 

ACCUSE ANCORA ANONIME

ATLETICA DOPINGATLETICA DOPING

Il Sunday Times non li ha fatti, la Iaaf neppure, spiegando che c' è ancora in corso un procedimento legale e che quindi per il momento di conoscere l' anagrafe dei truffaldini non se ne parla.

 

Sappiamo solo, sempre secondo il comunicato della Federazione Internazionale, che si tratta in grandissima parte di atleti già ritirati («Molto pochi quelli ancora in attività»), che alcuni sono già stati sanzionati in passato e che comunque nessuno sarà in gara ai Mondiali di Pechino.

 

Nessun italiano comparirebbe nelle liste, in caso di violazione accertata le classifiche saranno riviste e le eventuali medaglie riassegnate. Un passo in avanti, non certo il colpo di acceleratore che molti si aspettano, compresi i campioni di varie discipline, come il primatista del salto con l'asta Lavillenie, che l' altro ieri si erano schierati a fianco del discobolo Robert Harting, protagonista di un video in cui si dichiarava «tradito dalla Iaaf».

ATLETICA DOPING SUNDAY TIMESATLETICA DOPING SUNDAY TIMES

 

Neppure Harting sarà a Pechino, per colpa di un ginocchio malandato, ma con questi presupposti è facile prevedere che in Cina la questione doping sarà perennemente sul podio degli argomenti più trattati.

 

«Connivenze federali»

In realtà la Iaaf, che appare in grande affanno nello sprint delle ultime settimane, è impegnata dal 2012, tra luci e molte ombre, in una gara di fondo contro il doping.

 

Quando i campioni di urina furono prelevati a Helsinki nel 2005 e Osaka nel 2007 gli esperti non erano ancora in grado di rilevare tutte le sostanze illecite; negli ultimi dieci anni, sostengono i federali, nei laboratori di Losanna sono state impiegate nuove e più efficaci tecnologie.

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Tanto che un primo riesame delle provette di Helsinki nel marzo del 2013 aveva portato alla squalifica di otto atleti (i bielorussi Andrei Mikhnevich, Ivan Tsikhan, Vadim Devyatoskiy, e Nazdeya Ostapchuk, le russe Tatyana Kotova e Olga Kuzenkova, l'ucraino Vladislav Piskunov e l' indiana Neelam Jaswant Sing).

 

L' inchiesta di Sunday Times e Ard, giudicata dalla Iaaf «esagerata e sensazionalista», traccia un quadro ben più profondo e angosciante del problema, e quel che è peggio suggerisce coperture e ambiguità da parte dei vertici di Iaaf e Cio. Senza nomi né certezze, però, in questa gara non ci saranno vincitori.

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