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CIRO! CIRO! CIRO! TRIS DA URLO E ASSIST PER LUIS ALBERTO: “IMMOBIL-DREAM” FA PIU’ DANNI DELLA PIOGGIA: MILAN AFFONDATO – DURO FACCIA A FACCIA CON BONUCCI A FINE GARA - L'INTER BATTE LA SPAL E AGGUANTA LA JUVE IN VETTA

Vladimiro Cotugno per il Corriere dello Sport

 

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Il perché il Milan lo avesse cercato in estate per dargli il posto da centravanti, Ciro Immobile lo ha dimostrato proprio oggi all'Olimpico, schiantando la resistenza dei rossoneri con un triplo sigillo (quattro centri in campionato) che porta la Lazio nei piani alti della classifica, alle spalle solo di Juventus e Inter. Dopo aver salvato la Nazionale contro Israele, il centravanti di Inzaghi resta protagonista anche in campionato facendo passare una giornata da incubo a Bonucci e compagni, incapaci di limitare i danni - 4-1 inappellabile - e alla fine letteralmente travolti dall'uragano con il sorriso e la maglia numero 17. 

 

LE SCELTE - Ancora fuori Felipe Anderson, anche Nani rimanda l'esordio dal 1': Inzaghi conferma Milinkovic e Luis Alberto alle spalle di Immobile, Lucas Leiva in regia. Montella risponde confermando Cutrone centravanti con Suso e Borini a supporto. Ancora panchina per Calhanoglu. Chiavi del centrocampo al grande ex Biglia, con Montolivo e Kessié ai lati. Si parte con il sole che fa capolino sull'Olimpico dopo ore di maltempo.

 

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WALLACE KO, MILAN GRAZIATO - Il primo tentativo è milanista, con il rasoterra di Kessié neutralizzato da Strakosha dopo otto minuti. Al 12' tegola per Inzaghi, Wallace si fa male al polpaccio sinistro ed è costretto a lasciare il posto a Bastos: il nuovo entrato si fa vedere in avanti su calcio d'angolo, il pallone di Lucas Leiva gira superando Donnarumma e gli arriva a un metro dalla linea di porta ma il difensore, sorpreso, respinge con il petto invece di ribadire in rete. Nell'azione precedente contatto tra Calabria e Immobile in area, l'attaccante viene toccato alle spalle e va giù ma Rocchi lascia continuare. Al 25' altro intervento sospetto nei sedici metri rossoneri: Luis Alberto punta Musacchio e lo salta dopo un rimpallo, il difensore lo ferma, vanno entrambi a terra con il direttore di gara che fa cenno di proseguire.

 

 controllo del match - lo stadio rumoreggia quando a Biglia viene risparmiata un'ammonizione evidente - e fa soffrire con il suo gioco un Milan ordinato ma senza idee, che però riesce sempre a chiudere ogni spiraglio davanti a Donnarumma fino al 38', quando Kessie stende Luis Alberto in area. Il rigore è solare, il fischio di Rocchi stavolta arriva, Immobile scarica di potenza in rete: Lazio avanti e non è finita, perché cinque minuti più tardi il centravanti di Inzaghi si coordina in maniera splendida sul cross di Luis Alberto e al volo incrocia di destro prendendo in controtempo Donnarumma. Lazio 2, Milan 0, si va negli spogliatoi. 

 

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CIRO IMPERA, POKER LUIS ALBERTO - Si riparte senza cambi, ma a rientrare in campo mentalmente è solo la Lazio che dopo cinque minuti si porta sul 4-0: grande azione di Lulic a sinistra, scarico in area per Parolo che serve Immobile, controllo di destro e sinistro sottoporta per la tripletta del bomber di Torre Annunziata che aggancia Icardi in classifica marcatori, a un solo gol da Dybala. Scatenato e altruista, il numero 17 biancoceleste piazza subito dopo anche uno splendido assist per l'inserimento di Luis Alberto che a tu per tu col portiere infila il poker. Dominio Lazio. 

 

MONTOLIVO-GOL. BASTOS-KALINIC, DUBBI - Montella si decide a cambiare, entrano Cahlanoglu e Kalinic per gli evanescenti Borini e Cutrone e il Milan si sveglia trovando subito, con un po' di fortuna, il gol della bandiera: conclusione dai 25 metri strozzata del centrocampista turco, la sfera finisce aMontolivo che si gira in area e batte Strakosha in uscita. Un minuto dopo ancora Strakosha chiamato in causa, stavolta il portiere riesce ad anticipare di un soffio Kalinic, avventatosi su un retropassaggio avventato della difesa biancoceleste.

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Il Milan ora aggredisce, Bastos usa le maniere forti in area con Kalinic, Inzaghi richiama Lulic al 20' della ripresa per rinforzare la difesa inserendo Lukaku. Immobile non si ferma e cerca di fare male in contropiede: nel primo lascia sul posto Bonucci ma manda a lato il diagonale di sinistro, nel secondo il suo tiro a giro di destro viene bloccato da Donnarumma. Finale con Bonaventura e il baby Luiz Felipe in campo da una parte e dall'altra, con Parolo che macchia la sua prestazione con l'espulsione e con la Curva Nord che irride gli avversari: i cori "Vincerete, vincerete il tricolor" e "Ma che siete venuti a fa'" si alzano sull'Olimpico e si abbattono sui sogni di gloria rossoneri, sovralimentati da un calciomercato ipertrofico ma ancora troppo fragili sul campo. Insomma, dalle cose formali alle cose "Four"mali, come sentenziano le ironie sui social  

 

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