SPALLETTI WESTERN – L’ALLENATORE DELLA JUVE È STATO SOMMERSO DALLE CRITICHE PER ALCUNE SCELTE DURANTE LA PARTITA CONTRO IL NAPOLI (NESSUN ATTACCANTE “VERO” TRA I TITOLARI, YILDIZ TOLTO A 15 MINUTI DALLA FINE), MA DIETRO ALLA SUA SCELTA CI SAREBBE UNA RAGIONE PIÙ “SERIA” DI UNA SEMPLICE TROVATA TATTICA – LA ROSA È PIENA DI GIOCATORI SCARSI CHE NON SERVONO AL TECNICO TOSCANO: GIÀ IL SUO PREDECESSORE, IGOR TUDOR, SI ERA LAMENTATO DELLO SHOPPING SFRENATO IN ESTATE - GLI ACQUISTI ESTIVI COME DAVID, OPENDA, ZHEGROVA E JOAO MARIO, SONO GIA' STATI "BOCCIATI"?
Estratto dell’articolo di Massimiliano Nerozzi per il “Corriere della Sera”
È stato peggio dei test per Medicina, la prova della Juve a Napoli: male in chimica (di squadra), biologia (nel talento dei giocatori), fisica (lo sviluppo del gioco). «Era una prova di maturità e siamo stati rimandati», riassumeva Luciano Spalletti.
[…] I bianconeri sono settimi in campionato e stanno rincorrendo la zona playoff in Champions, con una prova da non fallire domani (in casa con i ciprioti del Pafos). Presto fatto pure il registro presenze dell’allenatore, subentrato a Tudor: dalle sue otto partite sono uscite quattro vittorie, tre pareggi e una sconfitta, domenica sera al Maradona.
Un ko che, per la prima volta, ha portato gli inquisitori della critica e dei social a iscriverlo sul registro degli indagati: capo d’accusa, l’ overthinking per l’azzardo di Yildiz falso nueve , lasciando fuori quelli veri, David e Openda. […]
[…] Il sospetto è che dietro la scelta ci sia una ragione più seria di una singola partita. Per risultati e carriera, Spalletti merita rispetto e allora il dubbio è che abbia destrutturato una Juve che pure aveva dato segni di vita e di gioco per un motivo: questa rosa, a certi livelli, non può competere alla pari in modo convenzionale. Per un grave problema strutturale di assemblaggio. Sensazione che traspare dalla risposta al perché del cambio di Yildiz, una volta raddrizzato il risultato: «Deve fare di più, e poi non posso fare giocare un quarto d’ora a Openda che è stato pagato 45/50 milioni?».
Rifermento all’ultimo shopping che, qua e là, era scappato fuori pure a Tudor. La furbizia tattica per compensare una carenza tecnica. Dopodiché, è andata malissimo. Resta un lavoro immane, per chi è oggi alla Juve. Una società che — da anni — sta bruciando talenti e milioni, in una fatica di Sisifo: ogni fine stagione ti ritrovi rotolato allo punto di partenza, in una successione di «anni zero».
[…] Da Koop, pezzo da 60 milioni finito a fare il difensore a Joao Mario, arrivato e già bocciato, passando per Zhegrova, il genio da condensare in una lampada da «ultimi 15 minuti e ultimi 15 metri». Se il mercato di Giuntoli fu discusso, il primo di Comolli è molto discutibile, fin qui. […]


