
“LE SCUOLE CALCIO STANNO ROVINANDO I RAGAZZI”. QUANDO NEL 2018 MASSIMILIANO ALLEGRI LANCIO’ IL SUO GRIDO DI ALLARME SUI SETTORI GIOVANILI CHE SCIMMIOTTAVANO I METODI DI QUELLI SPAGNOLI E DI ALTRI PAESI VENNE SPERNACCHIATO. “ACCIUGHINA” AVEVA DETTO: “NEI VIVAI SI LAVORA PER MECCANIZZARE I GIOVANI. LI TRASFORMIAMO IN IMPIEGATI. IMPRIGIONATI IN SCHEMI E MOVIMENTI FISSI. E LA CREATIVITÀ? CE LA SIAMO DIMENTICATA. DIFENDIAMO IL NOSTRO DNA, LA CAPACITÀ DI INVENTIVA”. OGGI TUTTI PARLANO DI MANCANZA DI QUALITA’ E DI FANTASIA…
Novembre 2018, Massimiliano Allegri viene premiato con la Panchina d’oro. Il tecnico livornese, già allora un reietto per il circo mediatico che vive attorno al calcio, sale sul palco e lancia il suo grido d’allarme. Una scena morettiana. Come quando il buon Nanni scosse il centrosinistra a piazza Navona e disse: “con questi dirigenti non vinceremo mai”. Fassino e Rutelli erano due cenci.
Massimiliano Allegri, uno dei pochissimi ad aver capito con largo anticipo il naufragio cui sarebbe andato incontro il calcio italiano, espresse concetti simili: “con queste scuole calcio non vinceremo mai”. O meglio: “non vinceremo più”. Con una frase che oggi tutti hanno dimenticato o fatto finta di dimenticare: “Nei settori giovanili si lavora per meccanizzare i giovani”.
Nel 2018, Allegri salì sul palco e disse:
MAX ALLEGRI IN VERSIONE PAPA MEME
Cosa si insegna ai bambini? Che il 2 deve dare la palla al 3; il 3 al 4; il 4 al 7. E infine si arriva al 9. E la creatività? Chi insegna al bambino a sviluppare la genialità? Il calcio italiano deve smettere di scimmiottare i metodi dei settori giovanili di altri Paesi. Agli altri piacerebbe copiarci ma non ci riescono perché siamo speciali. Abbiamo doti innate nel confrontarci col pallone. Sono stufo di sentirmi dire “Non vengono fuori talenti”. È vero in parte. L’ultima partita della Nazionale ha dimostrato che l’Italia riesce a proporre giocatori di qualità. Ma sono eccezioni.
E spesso sbocciano da soli. Nei settori giovanili si lavora per meccanizzare i giovani. Li trasformiamo in impiegati. Imprigionati in schemi e movimenti fissi. E la creatività? Ce la siamo dimenticata. Torniamo a insegnare ai bambini a giocare divertendosi. Ci sarà il tempo per tattica e tatticismi. Ma difendiamo il nostro dna, la capacità di inventiva. E non è un problema di inseguire o meno vittorie già nelle giovanili. Giocare per vincere aiuta a crescere. Lo spirito deve essere diverso».
allegri vlahovic
allegri spena foto mezzelani gmt 1363
allegri tapiro d'oro striscia
mancini allegri
max allegri a san siro
cassano allegri