guardiola liverpool city 6

QUEI 21 SECONDI PASSATI DALLE PROTESTE DEL CITY PER IL MANCATO RIGORE AL VANTAGGIO DEL LIVERPOOL HANNO DECISO LA PREMIER? OH, YES! KLOPP IPOTECA IL TITOLO, GUARDIOLA FA L’ITALIANO E SI SCAGLIA CONTRO ARBITRO E VAR – PEP ALLA FINE STRINGE LA MANO AL DIRETTORE DI GARA OLIVER (QUELLO "CON IL BIDONE DELL’IMMONDIZIA AL POSTO DEL CUORE”) E GLI URLA: “THANK YOU SO MUCH!” – MOURINHO MARAMALDEGGIA: "GUARDIOLA DOVEVA FARE COME ME E... "- VIDEO

https://video.sky.it/sport/calcio-estero/premier-league/video-liverpool-manchester-city-guardiola-arbitro-oliver/v552270.vid

 

 

Da www.itasportpress.it

 

guardiola liverpool city 6

Il big match di Premier League ha detto che il Liverpool domina incontrastato il campionato. Secco 3-1 ai rivali del Manchester City e Klopp trionfatore su Guardiola. Ma sulla super sfida tra le due top squadre inglesi, ha voluto dire la sua anche José Mourinho che parlando a Sky Sports non ha risparmiato una frecciata al “nemico” di sempre, il tecnico dei Citizens.

 

 

STOCCATA – La partita è stata davvero bella. Tutti sanno quanto sia forte il Liverpool. Credo che Manchester sia una città troppo bella per piangere un’intera settimana per un episodio”, ha iniziato Mourinho facendo riferimento anche a qualche decisione arbitrale presa male da Guardiola. “Dovrebbero concentrarsi sul modo di giocare e su cosa migliorare. Tutte le volte che ho giocato contro il Liverpool, non avendo a disposizione un’ottima squadra come quella dei Reds, mi sono sempre preoccupato delle distanze tra i miei quattro difensori. Quando una squadra gioca come loro, con Firmino che agisce tra le linee e crea pericoli con Salah e Mané che sfruttano gli errori e passano dietro agli avversari, serve giocare stretti“.

 

 

LIVERPOOL SHOW MA IL CITY PROTESTA

Alberto Polverosi per www.calciomercato.com

guardiola liverpool city 6

 

Il Liverpool in questo momento, e non solo da questo momento, è la squadra più forte d'Europa. Oggi ha dato un'altra dimostrazione della sua grandezza schiantando il Manchester City con tre gol e una partita fantastica. Ha giocato e segnato in tutti i modi, in contropiede e col palleggio, con forza e tecnica, cambiando, secondo le necessità, lo stile di gioco e raggiungendo sempre il punto più alto. Non c'è stato uno dei Reds che abbia meritato meno di una sufficienza piena in pagella. 

 

Questo per poco meno di 80 minuti, mentre nel finale è esploso il City e in quei minuti i Reds hanno saputo soffrire. Ora sono a + 9 sui campioni uscenti, a +8 su Leicester e Chelsea che si dividono il 2° posto in Premier. Se non è decisiva una vittoria così, poco ci manca. Ed è una vittoria che porta anche a un record del massimo campionato inglese: solo 5 squadre, prima di quella di Klopp, erano riuscite a vincere 11 partite nelle prime 12 giornate. Che sia stato un Liverpool fantastico lo ha fatto capire la prestazione del Manchester City che fino allo 0-3 ha risposto di continuo, colpo su colpo, andando vicino più volte al gol, senza trovarlo anche per la maledizione che colpisce Agüero ad Anfield Road: in questo stadio non ha mai segnato. Poi, segnato il 3-1, si è scatenato in attacco. Ma soprattutto il City può e deve prendersela anche con l'arbitro Oliver e il suo collega al Var come racconteremo qui sotto.

 

guardiola liverpool city 6

VAR ALL'INGLESE - Palla del City, gol del Liverpool, ma nel primo fantastico quarto d'ora i protagonisti sono stati gli arbitri, quello di campo, Oliver, vecchia conoscenza di Buffon e della Juve (sì, lui, quello del bidone della spazzatura al posto del cuore...) e il suo collega al Var. E' successo questo dopo appena 6', quando il ritmo era già alle stelle: attacco del Manchester City con Bernardo Silva, cross corto in area, Alexander-Arnold ha toccato la palla prima col braccio larghissimo e poi con la coscia. Tutti quelli del City, Guardiola compreso, hanno urlato per chiedere il rigore, ma Oliver non ha visto, oppure ha visto e ha detto che non era rigore. Il Liverpool ha ribaltato l'azione, è partito come una scheggia a sinistra, la conclusione di Mané è stata ricacciata dall'area da Gundogan, ma nessuno marcava Fabinho quando ha scaraventato la palla a due centimetri dal palo. I citizens rabbiosi hanno circondato Oliver che ha chiesto lumi al Var: non concedere quel rigore è stato un errore che in Italia avrebbe scatenato il finimondo, ma lo scatenerà anche in Inghilterra: Guardiola è latino, per niente british e a fine partita ne dirà quattro a Oliver e ai suoi colleghi diventando, a distanza di anni, solidale con Buffon.

 

GOL ALLA KLOPP - Se la prima rete dei Reds era nata da un ribaltamento rapido del fronte di gioco, il raddoppio è stato la sintesi del calcio di Jurgen Klopp. Gol in due passaggi. Il primo: Alexander-Arnold da destra a sinistra sulla corsa di Robertson e lo stesso Robertson da sinistra a destra, in area, sulla corsa di Salah con la traiettoria della palla che ha superato Fabinho e Angelino (troppo dietro all'egiziano), colpo di testa dell'ex viola e romanista, palla sul palo lontano. Era appena il 13', questa partita era già un inno al gioco del calcio.

guardiola

 

TERZINI-REGISTI-ALI - Liverpool-City era uno spettacolo. Ce lo aspettavamo proprio così, con un ritmo folle, un'intensità che in Serie A ci sogniamo, una velocità pazzesca e nonostante tutto questo una tecnica entusiasmante. Il Liverpool si scatenava sulle due fasce, con Mané e Salah, ovviamente, ma più ancora con Alexander-Arnold e Robertson, che nascono terzini, giocano da ali e fanno i... registi. Non a caso sono i due giocatori che hanno toccato più palloni di tutti nella Premier. Sul 2-0 la partita non è cambiata per niente. Un attacco per parte, un'occasione per parte. Angelino (meglio in avanti che dietro) ha scheggiato la base del palo dopo un triangolo con De Bruyne, il centrocampista più ispirato del City, mentre Gundogan e Rodrigo non erano al massimo. Agüero, che ha continuato la sua particolare astinenza ad Anfield Road, è stato invece poco preciso nelle conclusioni. Due occasioni per il Kun, due per Firmino, un’altra per Salah. Senza un attimo di pausa.

 

klopp guardiola 12

E POI MANÈ: 18 SU 18 - Stesso ritmo, stessa battaglia nella ripresa. E come era successo nel primo tempo, il Liverpool ha segnato dopo appena 6'. Cross di Henderson da destra, testa di Mané sul palo lontano, 3-0. E’ stato un gol diverso dagli altri, è arrivato dopo un palleggio prolungato in fondo al quale ha sbagliato tutta la linea difensiva dei citizens: Gundogan e Angelino hanno tardato su Henderson, Stones e Walker hanno perso Mané, infine Bravo ha fatto un passo avanti (esco?) e uno indietro (no, rientro) e ha preso gol. Per Mané era il 18° gol nelle ultime 18 partite giocate nel suo stadio. Il City è andato di nuovo vicino al gol col fischiatissimo ex Sterling, sarebbe servito per rientrare in partita, ma Lovren gli ha deviato il tiro in piena area.

 

GUARDIOLA FURIBONDO - La squadra di Pep ha accusato il colpo del terzo gol e c'è voluto un quarto d’ora prima di riprendersi. Il Liverpool ha preso a palleggiare cercando di rallentare il ritmo, Fabinho dominava in mezzo al campo appoggiandosi a Wijnaldum e a Henderson che poi ha lasciato il posto a Milner. Agüero ha mancato di un soffio la palla a porta spalancata e Guardiola lo ha sostituito con Gabriel Jesus. Il City non si è arreso e ha finalmente segnato un gol che meritava con Bernardo Silva. Klopp si è infuriato per un presunto fallo su Fabinho nella stessa azione del gol.

mourinho

 

Mancava un quarto d'ora alla fine, la squadra di Pep si è scatenata e lo stesso ha fatto lui quando un tiro ravvicinatissimo di Sterling ha centrato di nuovo la mano di Alexander-Arnold: rispetto al tocco del primo tempo, stavolta il terzino aveva il braccio più vicino. Guardiola si è imbufalito, a gesti ha mandato Oliver a quel paese due, tre, quattro volte, ha urlato livido in faccia al quarto uomo, si è beccato anche col pubblico alle sue spalle, mimando i due tocchi di mano e a fine partita è andato a stringere in modo beffardo la mano a Oliver e ai guardalinee, alzando rabbiosamente l'indice.

 

city tottenham guardiolaliverpool cityguardiola

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…