1. LOTITO IN ORGASMO! ‘’TAVECCHIO ERA IMPRESENTABILE? ME LO SO’ MESSO SULLE SPALLE” 2. LOTITO CANNIBALE! “AD AGNELLI LO DISSI SUBITO: SIETE UNA FAMIGLIA IMPORTANTE, MA ATTENTI, PERCHÉ A ROMA GLI AGNELLI LI CHIAMAMO ABBACCHI E SE LI MAGNAMO” 3. GIANCARLO DOTTO: “E NOI, COGLIONI E PATETICI, CHE C’ERAVAMO ILLUSI DI SBARRARE IL BANANARO E LA SUA GHENGA CON UNA CATERVA DI TWEET E DI ONESTA INDIGNAZIONE. IL NOSTRO CALCIO È UN’IMPERFORABILE MACCHIETTA TRAVESTITO DA FORTEZZA. TWEET E SOCIAL ROVESCIANO IL MONDO, ELEGGONO PRESIDENTI E DISFANO GOVERNI, MA SONO MENO DI ZERO SE SI TRATTA DI FARE LA BUA A UNA ROCCIOSA NULLITÀ COME TAVECCHIO. SE QUESTO ACCADE, È PERCHÈ NOI SIAMO L’ITALIA. UN MALINCONICO PAESOTTO DOVE I CATTIVI FANNO SCHIFO E HANNO SEMPRE LA PISTOLA CARICA, I BUONI FANNO PENA E LA PISTOLA CE L’HANNO AD ACQUA”

1. L’AMORALE DELLA FAVOLA

Giancarlo Dotto per Dagospia

 

ebola tavecchio - vincinoebola tavecchio - vincino

E noi, coglioni e patetici, che c’eravamo illusi di sbarrare il bananaro e la sua ghenga con una caterva di tweet e di onesta indignazione, magari sparandogli contro quel proiettile plasticato di Albertini, con quel parruccone da comunione e disperazione, tutto il suo lessico frigido e il puzzo di sacrestia da pallone e da pallore in convento.

tavecchio e lotito tavecchio e lotito

 

Sulla pelle del rinoceronte tutto rimbalza, figuriamoci queste suffraggette dell’anima bella. Siamo stati in tanti a sbatterci il cranio, presidenti glamour, gazzette rosa, pensator cortesi e vomitosi.

 

E, ora, oggi, invece di triplicare l’invettiva, eccoci qua pietrificati e tre volte derisi nell’elegante omaggio al vincitore. Vincitore? Vincitore di cosa? De che? Abbiamo straperso tutti. A cominciare dai tifosi, zimbelli e ostaggi di una cosca di omacci associati a sangue nella difesa dei loro interessi.

 

lotito tavecchio lotito tavecchio

Il nostro sistema calcio fa acqua da tutte le parti, dentro e fuori stadi sempre più deserti, campi malati di alopecia e di teppa, perde soldi, spettatori, credibilità, perde e basta, e cosa fa? Si rifugia nella triade Tavecchio, Galliani e Lotito. Un botolo bene addestrato, uno squalo silente e un altro loquacissimo, pervaso da furori superomistici, che ha trovato nella desolata landa del pallone, i conigli giusti per la sua smodata ambizione.

 

de laurentis lotito tavecchiode laurentis lotito tavecchio

L’amorale della favola? Il nostro calcio è un’imperforabile macchietta travestito da fortezza. Tweet e social rovesciano il mondo, eleggono presidenti e disfano governi, ma sono meno di zero se si tratta di fare la bua a una rocciosa nullità come Tavecchio. Se questo accade, è perchè noi siamo l’Italia. Un malinconico paesotto dove i cattivi fanno schifo e hanno sempre la pistola carica i buoni fanno pena e la pistola ce l’hanno ad acqua. 

 

2. LOTITO E GALLIANI SI GODONO IL TRIONFO «ME LO SO’ MESSO SULLE SPALLE...»

Fabrizio Roncone per il "Corriere della Sera"

 

claudio lotito e carlo tavecchioclaudio lotito e carlo tavecchio

Claudio Lotito, seduto in prima fila, annuisce compiaciuto: bravo, bravo, ottimo, va bene, va proprio bene, ora però — gesto della mano eloquente — basta così.

Adriano Galliani, una sedia dietro, si sporge sull’orecchio di Lotito: non si fosse emozionato, sarebbe stato perfetto. Però, dai, accontentiamoci.

Entrambi adesso fissano il palco.

 

E Carlo Tavecchio, da lassù, fissa loro.

TAVECCHIO ALBERTINITAVECCHIO ALBERTINI

«Meglio non aggiungere altro», pensa il nuovo presidente della Federcalcio stringendo ancora il microfono. Il breve discorso appena chiuso con voce impastata, paonazzo in viso un po’ per la commozione un po’ per il caldo, goccioline che gli rigano la guancia e non si capisce se stia piangendo o solo sudando.

 

I delegati in piedi, c’è un applauso lungo e forte, e lui che, osservando Lotito e Galliani, resta lì a mordersi le labbra, perché l’hanno pregato di essere stringato e anche molto sobrio nel discorso finale, possibilmente rinunciando ad alcune parole familiari (tipo «negri», «banane») e a certi concetti già elaborati («donne handicappate»).

Adriano gallianiAdriano galliani

 

Come uscire da questa situazione?

Chiamando una ovazione pure per Giancarlo Abete: che, dopo 7 faticosi anni di presidenza Figc e 48 giorni dopo l’umiliante eliminazione dai Mondiali del Brasile, si alza e saluta a braccia alzate in segno di vittoria.

giancarlo abetegiancarlo abete

 

(Dieci minuti più tardi ).

Numerosi dirigenti del calcio italiano invece che con Tavecchio si complimentano con Lotito. Pizzicotti affettuosi, abbracci. «Claudio, sei potentissimo!». «Hai fatto un capolavoro, Claudio!». (si volta Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria e produttore cinematografico noto con il soprannome di «Viperetta»: «Guardatelo, Lotito... guardate quanto gli piace essere protagonista: quello a un funerale vorrebbe essere il morto, e a un matrimonio, lo sposo»).

 

massimo ferrero 143021529 1a2fcbec 76d4 4e57 876e cac18c45fe10massimo ferrero 143021529 1a2fcbec 76d4 4e57 876e cac18c45fe10

Lotito lo liquida con mezzo sguardo. Lotito è raggiante.

«Ha vinto la voglia di cambiamento...».

Tavecchio era impresentabile: averlo fatto vincere, è stato una vera impresa diplomatica.

«Diciamo che me lo so’ messo sulle spalle...» (ride di gusto: vorrebbe schermirsi, ma non ci riesce).

Diciamo pure che, a un certo punto, la Lega di serie A s’è spaccata. E governare, adesso, non sarà facile.

Andrea  Agnelli Andrea Agnelli

«Tavecchio è l’uomo giusto al posto giusto. E lo dimostrerà con i fatti. Quanto alla Lega: c’è una maggioranza e c’è una minoranza. Succede in democrazia, no?».

 

È vero che c’è stato un litigio con Andrea Agnelli?

«No, assolutamente».

Invece risulta.

«Guardi, io so’ leale, e schietto. E ad Agnelli lo dissi subito, tempo fa: siete una famiglia importante e gloriosa, ma attenti, perché a Roma gli agnelli li chiamamo abbacchi e se li magnamo...».

 

URBANO CAIRO URBANO CAIRO

Urbano Cairo, presidente del Torino e proprietario de La7, scorge da lontano Lotito circondato da cameraman e fotografi, e commenta secco: «Lotito alla guida del Club Italia? Fantascienza. È come se uno tra me e Berlusconi diventasse presidente della Rai».

 

ANDREA ABODI .jpgANDREA ABODI .jpg

«Viperetta» si fa un selfie con Demetrio Albertini. Andrea Abodi, presidente della Lega di B, deluso quando scopre che ad intervistarlo è una tv locale. Franco Carraro, il potente Carraro, capisce che è inutile restare un minuto in più, e va via. Viene diffuso un filmato in cui Aurelio De Laurentiis, all’uscita del seggio, ossequioso mostra a Lotito la scheda con su il nome di Tavecchio.

franco carrarofranco carraro

 

Una cronista spagnola cerca di ricostruire la biografia di Tavecchio: «Allora, no, scusa: è stato a lungo sindaco di Ponte Lambro, giusto? Okay: poi lui è un democristiano, vero?... Poi, aspetta: nel ’90 fu condannato a 4 mesi di carcere per falsità in titolo di credito continuato... e, ma vedi se risulta anche a te, nel ’94 la condanna è invece a 2 mesi e 28 giorni di carcere per evasione fiscale...».

Aurelio De Laurentiis Aurelio De Laurentiis

 

Alcuni cronisti italiani, che su Tavecchio hanno già scritto tutto da giorni, suggeriscono che forse è meglio andare a cercare Adriano Galliani, insieme a Lotito grande protagonista di questa elezione.

 

Galliani, come sempre, faccia buona e sorpresa.

«Io? Grande sostenitore? Ma no...».

Lei, grande sponsor di Tavecchio, sì.

«Vedrete, vi stupirà: ha un bellissimo programma».

 

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dice che non potrà attuarlo.

«Non capisco come possa aver detto questa cosa, il signor Malagò».

 r malago foto mezzelani gmt064 r malago foto mezzelani gmt064

 

(Si avvicina Enrico Preziosi, il presidente del Genoa). «Tra l’altro, caro Adriano... saremmo lieti se il signor Malagò ci spiegasse a cosa allude quando dice che Tavecchio dovrà pagare alcune cambiali...».

Lo chiamano signor Malagò.

 

enrico preziosienrico preziosi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...