raspadori scamacca zaniolo

ANCHE MANCINI SI E’ ACCORTO DEL PROBLEMA DELL’ITALIA: "NON NASCONO PIÙ ATTACCANTI, HO SOLO SCAMACCA E RASPADORI" - IL CT HA POCHI GIOCATORI ITALIANI CONVOCABILI (PRONTI A ENTRARE NEL GIRO AZZURRO ANCHE FRATTESI E OKOLI) E SONO ANCORA DI MENO QUELLI CHE POSSONO VANTARE UNA MINIMA ESPERIENZA INTERNAZIONALE. IL MANCIO PUNGE L’IMPALPABILE ZANIOLO: “DEVE IMPARARE A GIOCARE CON GLI ALTRI”

Enrico Currò per repubblica.it

 

raspadori

La questione più sensibile sul futuro del calcio italiano l'aveva posta direttamente Mancini prima dell'amichevole vinta in Turchia: se sono pochi i giocatori convocabili, sono ancora meno quelli con esperienza internazionale. Tra i giovani, in particolare, sono una rarità.

 

Dopo la partita ha ribadito il concetto, lanciando un esplicito allarme: ha ricordato che non stanno nascendo nuovi attaccanti pronti per la maglia azzurra: "Raspadori e Scamacca al momento sono gli unici due giovani che abbiamo: speriamo che ne vengano fuori altri".

 

 

Tonali e Raspadori, due casi agli antipodi

Ci sono due strade per giocare da titolare in un club in Italia, dove le rose sono popolate di stranieri: o correre il rischio di una concorrenza spietata in un grande club oppure scegliere la provincia. I due casi agli antipodi sono quelli dei due migliori in campo tra gli azzurri a Konya, Tonali e Raspadori. Il primo ha fatto tesoro dell'apprendistato europeo nel Milan, per diventare un calciatore di personalità e intraprendenza superiori alla media. Il secondo, al Sassuolo, ha approfittato del laboratorio di provincia per imparare sul campo le malizie del mestiere, più in fretta di quanto avrebbe probabilmente potuto in un grande club, con una concorrenza più nutrita. Qual è la strada più logica?

 

 

scamacca

 

Grande o piccolo club, dibattito aperto

Che il tema sia caldo lo dimostra il fatto che i diretti interessati lo abbiano affrontato senza giri di parole. Tonali ha ammesso di avere avuto coraggio, premiato, nella scelta del Milan per il passaggio dal Brescia a un grande club: "Mi è servito giocare in Champions, per adeguarmi al ritmo diverso delle coppe. Ma mi è servito in generale giocare nel Milan: le difficoltà e la concorrenza fanno crescere più in fretta. Ora, qui in Nazionale, l'importante è non pensare più al passato: è stato giusto stare insieme, dopo Palermo. Sarà giusto tornare a farlo al più presto".

 

Raspadori, che ha segnato la prima doppietta in maglia azzurra, ha argomentato la sua tesi sulla priorità di un ruolo da titolare nel club: "Questa partita ha dimostrato che, come squadra, siamo pronti per riprenderci quello che meritiamo. Il Sassuolo è la vetrina ideale per me e per Scamacca, dobbiamo ricambiare le opportunità che ci vengono date. Certo, le partite internazionali aiutano, perché sono diversi il ritmo e l'intensità del gioco, però non finiremo mai di ringraziare il nostro club".

 

raspadori

Scamacca e l'imprevisto di Palermo

Per Scamacca è stata una settimana in chiaroscuro. Senza l'imprevisto del leggero problema fisico svelato da Mancini alla vigilia della partita con la Macedonia del nord, a Palermo sarebbe stato in ballottaggio con Immobile. Il ct lo ha dovuto dirottare in tribuna: "Confermo, ho avuto un piccolo guaio fisico".

 

Ha recuperato in tempo per fare il centravanti titolare in Turchia, anche se l'autocritica è un buon punto di partenza: "Devo ancora migliorare e lavorare tanto su me stesso. C'è un futuro da andarci a prendere". L'occasione l'ha invece sprecata Zaniolo. Mancini non lo ha processato e intende certamente aspettarlo, non è facile tornare subito come prima dopo due seri infortuni al ginocchio. Il calendario, dopo la dolorosa eliminazione dal Mondiale, offre un anno di vetrine.

 

 

Chiellini e l'ultima convocazione

italia mali frattesi

La prima, la sfida del 1° giugno a Wembley con l'Argentina per il titolo intercontinentale, sarà l'ultima per il capitano Chiellini, che quando ha parlato dei giovani forti sui quali fondare il futuro alludeva certamente a due titolari già acclarati. Uno è Donnarumma, e pazienza se sulla serata turca del portiere del Psg qualcosa da eccepire c'è, il curriculum e le prodezze dell'Europeo sono ancora garanzie sufficienti per l'indulgenza. L'altro titolare in pectore è Bastoni, collaudato centrale con licenza di attaccare, rafforzato dall'esperienza in Champions con l'Inter.

 

Ma Chiellini alludeva anche ai due migliori in campo nell'Italia di Konya: Tonali e Raspadori, appunto. Il cambio generazionale è già cominciato. Chiellini, 38 anni ad agosto, ha baciato la fascia, quando è uscito dal campo a un quarto d'ora dalla fine, e l'ha ceduta a Donnarumma. Il suo passo d'addio sarà a Wembley con l'Argentina di Messi.

 

Passaggio generazionale

meme su roberto mancini

Ma non è detto che il duello londinese sarà l'ultima apparizione in maglia azzurra soltanto per lui. Bonucci ha già detto di volere continuare, ma potrebbe essere l'ultima per Florenzi, Acerbi, Immobile, Insigne, Sirigu, mentre per il trentenne Jorginho, che fatica a riprendersi dalla delusione dei due rigori sbagliati con la Svizzera, non sembra ancora il tempo di lasciare. Di sicuro c'è che Italia-Argentina sarà un ponte tra passato e futuro.

 

Tutti i reduci dal titolo europeo si sono guadagnati il diritto di sfidare la squadra campione del Sudamerica, ma è probabile che Mancini per giugno faccia due convocazioni: quella appunto per la Finalissima, con Chiellini e qualche altro senatore sulla soglia dell'addio alla Nazionale, e poi l'altra per le quattro partite della Nations League in rapidissima sequenza: Germania e Ungheria in casa, a Bologna e Cesena, poi Inghilterra e Germania in trasferta. Entreranno nella rosa alcuni giovani, a partire magari dall'interno del Sassuolo Frattesi e dal difensore della Cremonese Okoli. E comincerà l'operazione Euro 2024 in Germania. Negli auspici del commissario tecnico è la tappa intermedia verso l'obiettivo dichiarato: il Mondiale 2026 di Usa-Canada-Messico.

zanioloCHIELLINI

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)