A NAPOLI MAI! - IL MERCATO DI DE LAURENTIIS VIZIATO DALLE COMPAGNE DEI CALCIATORI CHE HANNO PAURA DI VIVERE IN CITTÀ

Marco Azzi per "la Repubblica"

Cherchez la femme. Aurelio De Laurentiis non ce l'ha con i top player che stanno rifiutando sul mercato la corte del Napoli: ce l'ha con le loro donne, fidanzate e mogli, irriducibili registe occulte - secondo il teorema del presidente - delle carriere dei rispettivi compagni; fuoriclasse compresi.

«Ormai le trattative si fanno in quattro: prima si devono mettere d'accordo i club, poi bisogna convincere il giocatore e infine la sua dolcissima metà, che sempre più spesso ha l'ultima parola», ha rivelato ieri il produttore cinematografico, rammaricandosi con i tifosi per il mancato acquisto del colombiano Jackson Martinez.

Col Porto sembrava tutto fatto, il centravanti era sul punto di accettare la maglia azzurra: ma sul più bello, a un passo dalla firma, il consenso della "quota rosa" sarebbe svanito di colpo. Il matrimonio non s'ha da fare: parola, si mormora, di madame Martinez. È rimasto senza argomenti pure un tecnico navigato come Benitez. «Adesso non basta più l'ok del calciatore, diventa decisivo il parere dei suoi familiari », ha confermato.

De Laurentiis pensava di averle viste tutte, in anni di frequentazione con le dive del cinema e i loro capricci. Invece delle donne del calcio lo stanno mettendo alle corde. Prima di Martinez, fanno intuire dal Napoli, sarebbero sfumati per motivi simili anche gli acquisti di Gomez, Dzeko, Albiol. Non per divergenze sull'ingaggio o sui diritti di immagine. Cherchez la femme.

«Scelgono loro in quale squadra andare a giocare e in che posto trasferirsi per vivere. E purtroppo la nostra città è la penultima in Italia per qualità della vita», ha tirato le somme il presidente, approfittandone per dare una stoccata all'amministrazione comunale. Sono tesi i rapporti tra il club e il sindaco de Magistris per lo stadio, telenovela vicina all'epilogo, in un modo o nell'altro. «Il 31 luglio chiederò pubblicamente di comprare il San Paolo: i soldi che occorrono per rifarlo li metto io». Sembra un braccio di ferro già vinto, col Comune in bolletta.

Ma con le donne del calcio i soldi non bastano: De Laurentiis ci rimette sempre. La stessa cessione di Cavani ha un risvolto extra sportivo: il divorzio alle porte (il 16 ottobre la prima udienza, in Tribunale) tra il Matador e la moglie, Maria Soledad, che continuerà
a vivere a Napoli, di riflesso ha indotto il marito a cambiare aria.

La rapina subita dalla fidanzata Yanina aveva invece definitivamente convinto Lavezzi a lasciare la città, l'anno scorso, scegliendo la maggiore tranquillità di Parigi. Spesso le compagne degli azzurri sono rimaste vittime di furti e aggressioni. Ed è la società pagarne le conseguenze sul mercato, perdendo appeal nelle trattative.

Gli ultimi smacchi hanno turbato De Laurentiis, ma non sono una novità. L'estate scorsa aveva già detto no il difensore della nazionale Balzaretti, preferendo la Roma per stare più vicino alla moglie, Elenora Abbagnato, prima ballerina all'Opera di Parigi. E un paio di stagioni fa, dopo il no di Kuzmanovic al Napoli, nel periodo più acuto dell'emergenza rifiuti, il direttore sportivo Riccardo Bigon aveva lanciato un altro grido d'allarme.

«Purtroppo i problemi della città rischiano di penalizzare la nostra campagna acquisti». Soprattutto nelle trattative con i giocatori stranieri, pare. E di riflesso con le loro donne. Adil Rami, difensore del Valencia che piace moltissimo a Benitez, starebbe riflettendo sui consigli della sorella, che lo vedrebbe molto meglio al Monaco. Questa volta non c'entrano mogli, compagne e fidanzate, però la sostanza non cambia. Cherchez la femme. Decidono sempre loro.

 

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