museion vezzoli

LE METAMORFOSI DI VEZZOLI - VIDEOARTE, SCULTURA E RICAMO: A BOLZANO LA NEW WAVE DELL’ARTISTA TRA POP, UNCINETTO E IL GIOCO DELLE CORNICI VIRTUALI - IL CORTOCIRCUITO CON LA STORIA DELL’ARTE CONSERVATA NEI GRANDI MUSEI OCCIDENTALI

Laura Cherubini per il “Fatto Quotidiano”

VEZZOLIVEZZOLI

 

Il Museion di Bolzano presenta uno dei nostri più celebrati artisti a livello internazionale, Francesco Vezzoli, nella doppia veste di artista e di curatore. Vezzoli è emerso all' attenzione negli Anni 90 con una serie di lavori che utilizzavano tecnologie come il video, ma anche tecniche artigianali desuete come il ricamo. Procede attraverso contaminazioni tra icone dello star system coinvolte in video e performance e fatti e figure del mondo alto della cultura.

VEZZOLIVEZZOLI

 

Dopo aver mirato l' attenzione su figure come Franca Valeri, Iva Zanicchi e Valentina Cortese, nel 2000 presenta un video che lo vede nel ruolo-cameo che fu di Helmut Berger nel serial Dinasty mentre l' attore viscontiano assume il ruolo della perfida Alexis.

 

VEZZOLIVEZZOLI

Nel 2001 alla Biennale di Venezia con Veruschka was here chiede alla mitica modella di ricamare al telaio il proprio ritratto di 30 anni prima. Nello stesso anno in un video presentato al Castello di Rivoli coinvolge Bianca Jagger nella riedizione di un monologo famoso per la struggente interpretazione di Anna Magnani. Il senso del gioco è molto forte.

 

Con Helen Mirren e una schiera di star gira il trailer di un film che non c' è, Caligula, così come inventa un finto profumo e per la pubblicità chiama Roman Polanski. Collega le figure di Andy Warhol e Salvador Dalì e così rintraccia le radici europee del sistema dell' arte.

 

VEZZOLIVEZZOLI

Inventa una finta campagna elettorale all' americana per pseudo-candidati come Sharon Stone e Bernard-Henry Lévy.

 

Ironizza su un paese in cui i cuochi credono di essere Cacciari. Firma per Vanity Fair un' arguta intervista a Sophia Loren, le dedica la copertina e una scultura come musa metafisica. Mette in scena al Guggenheim di New York una commedia di Pirandello creando la fila fuori dal museo.

 

Guarda alle dive del mondo dell' arte come Marina Abramovic e si diverte a mandare in scena al Colon di Buenos Aires Cindy Sherman "conciata da me come una matta".

VEZZOLI 1VEZZOLI 1

Ora tutti gli spazi di Museion sono dedicati al solo Vezzoli che, nelle vesti di guest curator allestisce una mostra della collezione, mentre la direttrice Letizia Ragaglia cura la prima retrospettiva della sua produzione di sculture.

 

Al piano terra una chiave di lettura è offerta dalla gigantografia di una quadreria di Giovanni Paolo Pannini nella quale Vezzoli ha inserito un ritratto della madre. Ai piani superiori l' artista rilegge la collezione museale creando un corto circuito con la storia dell' arte conservata nei grandi musei occidentali.

 

VEZZOLIVEZZOLI

Le opere di Museion, ordinate nella tradizionale divisione in generi, vengono circondate in trompe-l' oeil dalla rievocazione pittorica di cornici di quadri di Raffaello e Michelangelo.

 

VEZZOLIVEZZOLI

Così un ritratto femminile dell' artista tirolese Ernst Nepo viene inquadrato dalla cornice di un altro ritratto di donna di Ingres e una fotografia del '91 di Nan Goldin dalla cornice del San Girolamo di Caravaggio. Questo stimola anche il visitatore a partecipare al gioco delle "cornici virtuali". Nel bianco spazio affacciato sulle montagne del quarto piano invece le sculture di Vezzoli stesso sono disposte come una sorta di fregio del Partenone. Il modello è quello della gipsoteca della statuaria classica.

 

Al MoMA PS1 di New York sotto il titolo di Teatro romano Vezzoli (con la filologica consulenza di un archeologo) restituisce il colore a 5 busti di marmo antichi, precedentemente acquistati in asta.

 

VEZZOLIVEZZOLIVEZZOLI MUSEIONVEZZOLI MUSEIONVEZZOLIVEZZOLIVEZZOLIVEZZOLI

La scultura classica infatti era policroma, mentre noi abbiamo l' idea, nata attraverso il fraintendimento neoclassico, che essa sia sempre stata di un candore assoluto. Le statue avevano carattere di pastiche: alle immagini dei magistrati, i cosiddetti "togati", si sostituiva semplicemente la testa. Ed è proprio da queste pratiche che nascono le "metamorfosi" di Vezzoli.

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…