michelangelo pistoletto

“POTREI ANCHE SMETTERE, MA SE LO FACCIO È LA FINE” - MICHELANGELO PISTOLETTO, 90 ANNI, NON VA IN PENSIONE E LAVORA ALLA GRANDE MOSTRA A RIVOLI CHE INAUGURA DOMANI: “NON HA SENSO STARSENE A CASA SUL DIVANO” - A NAPOLI LA SUA VENERE DEGLI STRACCI È STATA BRUCIATA DA UNO SQUILIBRATO E IL 22 GENNAIO NE REGALERÀ UN'ALTRA ALLA CITTÀ: “LA RIFACCIO VOLENTIERI, È UN SIMBOLO DI RIGENERAZIONE" - LA MIA VITA È LA MIA ARTE E VICEVERSA. HO FATTO UN QUADRO CHE RAPPRESENTA IL MIO FISICO CON DODICI QR CODE DA CUI RICAVARE CON LO SMARTPHONE DEI..."

Francesco Rigatelli per “la Stampa” - Estratti

 

michelangelo pistoletto

«Non smetto mai di lavorare». Michelangelo Pistoletto, 90 anni, biellese, è al Castello di Rivoli per gli ultimi dettagli dell'allestimento della sua mostra Molti di uno, che inaugura domani e dura fino al 25 febbraio. L'artista italiano più famoso e quotato del mondo ammette: «Potrei anche smettere, e tutti possono, ma quando lo fanno sono morti: è la fine».

 

Un vero artista non va in pensione?

«Nella Cittadellarte, la mia fondazione vicino Biella, sviluppiamo delle attività con le aziende perché chi va in pensione possa frequentare una scuola di ripartenza per occupare al meglio il tempo libero. Non ha senso starsene a casa sul divano. Le persone poco impegnate devono interessarsi a fare qualcosa di utile alla società. E io stesso provo a esserlo con la mia arte».

 

A Napoli la sua Venere degli stracci è stata bruciata da uno squilibrato e il 22 gennaio ne regalerà un'altra alla città. Ci era rimasto male?

michelangelo pistoletto annunciazione collezione terrae motus reggia di caserta

«La sto rifacendo, ma ci vuole ben altro per dispiacermi. Mi addolora per esempio chi muore nel mondo a causa della brutalità umana, di cui il rogo della Venere è solo un piccolo esempio. Quindi la rifaccio volentieri, anche perché è un simbolo di generazione e rigenerazione. La Venere rigenera con la sua bellezza gli stracci che rappresentano gli avanzi del mondo».

 

(...)

Chi sono i suoi maestri?

«Mio padre Ettore Olivero Pistoletto innanzitutto, che mi ha insegnato l'arte e mi ha coinvolto nel restauro di quadri antichi. Poi alla radice del mio lavoro c'è Piero della Francesca, che ha aperto la prospettiva del Rinascimento. Infine, Alberto Burri e Lucio Fontana. Queste sono le persone, ma anche delle storie mi hanno ispirato. Nell'Antico Egitto, per esempio, si usava l'oro nell'arte funeraria per i calchi delle persone e quel metallo per me è diventato lo specchio, sempre alla ricerca dell'immortalità».

 

michelangelo pistoletto e la venere degli stracci a napoli

(...)

Lei è la sua opera insomma?

«La mia vita è la mia arte e viceversa. Ho fatto un quadro che rappresenta il mio fisico con dodici Qr code da cui ricavare con lo smartphone dei contenuti su di me, che è esposto a Rivoli tra ventinove stanze dedicate ognuna a un settore della vita sociale».

 

(…)

Che rapporto ha con Dio?

«Anni fa realizzai una grande scritta "C'è Dio? Sì, ci sono"».

Si sente Dio?

michelangelo pistoletto venere degli stracci

«Lo siamo tutti noi, nello specchio non manca nessuno. Io credo nell'umanità, nell'essere pensante, che cerca di capire cosa ci sia oltre».

Se le dico destra e sinistra?

«Ci sono ancora entrambe e vanno congiunte tra loro con un cerchio in cui creiamo tutti insieme una via nuova».

napoli, la venere degli specchi dopo l incendio la venere degli stracci di pistoletto in fiamme a napolila venere degli stracci di pistoletto dopo l incendio a napolila venere degli stracci 3la venere degli stracci di pistoletto in fiamme a napolimichelangelo pistolettomichelangelo pistolettomichelangelo pistoletto e maria pioppimichelangelo pistoletto domenico de masi foto di baccoPistoletto e Kounellis by cristina ghergo (2)PISTOLETTO 1michelangelo pistoletto napoli, la venere degli specchi dopo l incendio

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