mussolini asti

"LA STORIA NON PUÒ ESSERE CANCELLATA, PER IL SEMPLICE MOTIVO CHE È IMMUTABILE" -  IL CENTROSINISTRA NON VOTA LA REVOCA E MUSSOLINI RESTA CITTADINO ONORARIO DI ASTI. GIORDANO BRUNO GUERRI: "MOLTI COMUNI SI PENTONO SOLO ORA DI AVER CONCESSO LA CITTADINANZA AL DUCE. CI SI SVEGLIA SOLTANTO ADESSO PERCHÉ SI STA IMPONENDO L'INCULTURA DELLA “CANCEL CULTURE”, FIGLIA SCIAGURATA DI QUELLA SCIAGURA CHE È IL “POLITICAMENTE CORRETTO”. E GIUDICARE LA STORIA CON I NOSTRI PARAMETRI ATTUALI SIGNIFICA PERDERE A PRIORI LA POSSIBILITÀ DI CAPIRLA, QUINDI DI NON RIPETERNE GLI ERRORI. UN AUTOGOL…"

Giordano Bruno Guerri per “il Giornale”

 

mussolini asti

Molti Comuni, in questi ultimi mesi, si sono accorti all' improvviso di avere concesso la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, quasi sempre più di novant' anni fa, e adesso se ne pentono. La prima domanda che viene in mente è: perché non ci hanno pensato nel 1945 quando tutta l' Italia, specialmente al nord, festeggiava la fine della guerra e la Liberazione dal fascismo?

 

Novanta anni - novantasette nel caso  del Comune di Asti, che ne ha discusso in questi giorni - sono tanti per avere un simile ripensamento. Possiamo supporre che nel 1945 si vergognassero, di avere concesso quel privilegio, oppure semplicemente che se ne fossero dimenticati, nell' euforia della libertà e dei festeggiamenti. Sì, ma dopo?

 

benito mussolini

Avrebbero potuto ripensarci durante il passaggio libertario postsessantottino, o a metà degli anni Settanta, quando Renzo De Felice ricordò e dimostrò agli italiani che eravamo stati quasi tutti entusiasticamente fascisti. Oppure negli anni di piombo, quando c' era da combattere il terrorismo rosso e quello nero, sarebbe stato un bel memento. Infine, perché non prendere una simile decisione in tempi più recenti, quando con i primi governi di Berlusconi in tanti avanzavano timori di una svolta fascista che non c' è stata?

 

No, tutte quelle occasioni sono passate invano, e ci si sveglia soltanto adesso non per la risoluzione del Parlamento europeo che nel 2019 si espresse - pure lui in enorme ritardo - contro i regimi totalitari del presente e del passato. Ci si sveglia soltanto adesso perché si sta imponendo l' incultura della «cancel culture», che sarebbe meglio chiamare «cancellacultura», così apparirebbe meglio l' orrore del suo significato.

mussolini

 

Comunque la si chiami, la cancellacultura è figlia sciagurata di quella sciagura che è il «politicamente corretto», un tentativo di abolire il pensiero prima ancora che nasca. Certo, è brutto chiamare le persone con appellativi sgradevoli - nano, negro - come è brutto sentir dire da un bambino merda e cazzo (se vi appaiono asterischi al posto di lettere, non li ho messi io). I bambini devono imparare che le parolacce non si dicono, e quando le dicono li si corregge. Ma un adulto deve poter scegliere di prendersi la responsabilità delle parole che usa, e come e quando, senza essere bollato a priori di infamia.

 

giordano bruno guerri

La cancellacultura, peggio ancora, è bollare di infamia a posteriori passaggi e fenomeni della storia, sparando a caso sulla vittima di turno, in genere la più debole. Cristoforo Colombo praticava lo schiavismo? Allora si abbattano le sue statue, senza tenere conto che all' epoca lo schiavismo era normale e accettato, che lui viaggiava per conto di una cristianissima regina schiavista e portava nelle nuove terre una croce a nome di un cristianissimo Papa schiavista. Che si abbattano dunque anche le statue e le grandi opere fatte realizzare da quei Papi, e si abbatta pure il Colosseo, dove avvenivano cose politicamente scorrettissime.

giordano bruno guerri

 

Il fatto è che la storia non può essere cancellata, per il semplice motivo che è immutabile, quale che sia il nostro giudizio di oggi. E giudicare la storia con i nostri parametri attuali significa perdere a priori la possibilità di capirla, quindi di non ripeterne gli errori. Un autogol.

 

Ritirare la cittadinanza a Mussolini non offende lui, offende i nonni dei cittadini di Asti che quella cittadinanza gli assegnarono, fieri di averlo come concittadino, almeno sulla carta. Sarebbe tanto più semplice e sensato che i consigli comunali si radunassero e deliberassero a maggioranza di non essere d' accordo con i loro avi.

palmiro togliatti

 

Ci si renda conto, soprattutto, che alla cancellacultura non c' è limite, se non quelli dell' ignoranza e della dimenticanza: cosa ci fa, se no, quella via dedicata al generale Bava Beccaris vicino a piazza del Duomo, a Milano? Fu lui, a fine Ottocento, a ordinare di sparare con i cannoni contro il popolo che protestava per l' aumento del prezzo del pane: 400 morti, pare, la cifra vera venne tenuta nascosta.

 

Nascono anche, frutto della cancellacultura, le comiche alla Peppone e don Camillo: se tu cancelli quello, io cancello quell' altro, via le strade dedicate a Stalin e già che ci siamo anche quelle dedicate a Togliatti. Così, il consiglio comunale di Asti forse non revocherà la cittadinanza a Mussolini, perché il Pd locale non ha voluto che la mozione condannasse tutte «le persone organiche ai regimi dittatoriali» dal fascismo al comunismo.

 

benito mussolini

Hanno finito per dare la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, figura retorica nobile ma - appunto - retorica. Oggi tutti sono d' accordo, ma quando un giorno si arriverà davvero alla conclusione che le guerre sono un orrore del passato da non ripetere mai, qualcuno proporrà di revocare la cittadinanza anche a Milite Ignoto, nel consiglio comunale di Asti del maggio 4838.

giordano bruno guerri

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA