gregorio paltrinieri

“NUOTERO’ PER ARRIVARE A LOS ANGELES” – IL 30ENNE GREGORIO PALTRINIERI, IL NUOTATORE PIU' DECORATO AI GIOCHI CON 5 MEDAGLIE, ANNUNCIA CHE HA MESSO NEL MIRINO LE PROSSIME OLIMPIADI: “IL MATRIMONIO? PUÒ ATTENDERE” (LA COMPAGNA SPADISTA ROSSELLA FIAMINGO COSA NE PENSA?) – "LA SENNA? UN INCUBO. DA QUI IN AVANTI IL MIO FOCUS SARA’ SULLA 10 KM DI FONDO. ESSERE PORTABANDIERA A LOS ANGELES PUÒ ESSERE UNO STIMOLO IN PIÙ” - "SINNER È IL NUOVO SIMBOLO DELLO SPORT ITALIANO? VORREI CONOSCERLO…”

Alessandra Retico per “la Repubblica” - Estratti

ROSSELLA FIAMINGO - GREGORIO PALTRINIERI - CERIMONIA CHIUSURA PARIGI 2024

 

Un chiodo fisso nel gomito e un altro che non si sfila dal cuore: «Nuoterò per arrivare a Los Angeles». La traversata di Greg riparte dopo molti dubbi e altrettanta voglia di fermarsi. E invece a 30 anni, di cui 26 a mollo vincendo tutto tra piscina e mare, Paltrinieri prosegue la rotta verso le Olimpiadi 2028.

 

A quelle di Parigi ha vinto un argento nei 1500 stile libero e un bronzo negli 800 in vasca (primo italiano a podio in tre edizioni dei Giochi di fila e il più decorato di sempre con 5 medaglie olimpiche). Soltanto 9° nella 10 km nella Senna, la gara cui teneva di più. Dopo la cerimonia di chiusura in Francia, dove è stato portabandiera dell’Italia in coppia con la sua fidanzata, la spadista Rossella Fiamingo, è caduto tornando a casa e si è rotto il gomito sinistro.

paltrinieri nuoto 10 km in acque libere

 

Cominciamo da questo strano epilogo?

«Molto simbolico. Appena uscito dallo stadio ero già con la testa altrove, in modalità vacanza: meno attento a quello che mi circondava e a me stesso. Sono caduto dalla bici un’ora dopo la cerimonia. Aspettavo così tanto il momento di fermarmi, che ne ho approfittato troppo».

 

Un tempo supplementare per riflettere sul futuro.

«Sì, anche se è stata e continua a essere una scocciatura, mi sono rotto il capitello radiale e operato, intervento riuscito, rimarrà il chiodo, riesco a fare quasi tutto, non interferisce con i movimenti. Solo un po’ di male se spingo e tanta muscolatura sul lato sinistro da ricostruire. Nel frattempo però ho fatto mille cose messe da parte, a sei anni ero già agonista e ho nuotato ininterrottamente, mai ero riuscito a staccare e fare cose belle per me».

 

Quali ha recuperato?

«Subito dopo Parigi una vacanza in Sicilia, i primi giorni a casa di Rossella anche perché ero moribondo e imbottito di antidolorifici, non riuscivo a fare niente, lei mi imboccava per mangiare. Nozze? No, per ora. Poi siamo andati alle Egadi, a Barcellona dove sono salito su Luna Rossa, un mesetto fa nella Polinesia francese con tappa in California, a Los Angeles, dove non ero mai stato. Bella impressione, anche se ho visto molta sofferenza sociale».

 

È andato a prendere le misure?

THOMAS CECCON - GREGORIO PALTRINIERI - NICCOLO MARTINENGHI

«No, niente visite agli impianti dei Giochi. Volevo ancora rimanere con la testa altrove. Ho visto giocare i Lakers con LeBron e il figlio insieme, storia pazzesca, molto emozionante quando negli ultimi minuti Bronny è stato buttato in campo».

 

Lei non lascia il suo campo: il nuoto. Essere portabandiera a Los Angeles sarebbe uno stimolo in più?

«Sì, sarebbe stupendo. Comunque il mio unico obiettivo sono le Olimpiadi 2028. Devo vedere come e cosa fare, forse dovrò correggere in corso d’opera. Di certo voglio vivere questi anni provando un’altra forma di me, avvicinandomi in un modo ancora una volta diverso al nuoto. Non ho progetti a breve termine, a parte i Mondiali a Singapore l’estate prossima. Intanto penso alla salute e alla forma, ho ricominciato ad allenarmi solo da qualche settimana, ma con calma, solo la mattina, al pomeriggio riposo e fisioterapia. Per durare quattro anni devo trovare qualcosa che mi diverta e per cui abbia davvero desiderio di lottare».

 

Lascia la piscina?

«Voglio vincere nel fondo, farò tutto in funzione di questo».

 

GREGORIO PALTRINIERI

Eppure un argento e un bronzo tra le corsie in Francia.

«E per battermi nei 1500, Finke ha dovuto fare il record del mondo. L’argento l’ho preso col crono dell’oro di Rio 2016. Mai ci avrei creduto. Io vado così forte anche grazie alla competizione sentita e personale che ho con i miei avversari, altrimenti è impensabile, illogico fare questi tempi a 30 anni, i più grandi fondisti hanno segnato i personali massimo a 25 e poi hanno smesso coi 1500. A me piace la sfida, battere quelli più forti di me. E poi preparare il fondo per togliermi pressione in vasca, è stato importante».

 

Quindi testa al fondo e corpo nel cloro?

«Da qui in avanti il mio focus sarà sul mare, voglio fare qualcosa di grande che non ho ancora fatto. La piscina non la escludo a priori se mi fa sentire alcune cose, anche funzionali al mare. Ma a lungo termine devo ragionarci. Il fatto di non aver performato nel fondo a Parigi come avrei voluto, mi fa dire che posso fare ancora molto bene».

 

Ci pensa ancora alla Senna?

«Un incubo. Ci ripenso come a una gara bruttissima, una delle più brutte che ho fatto nella mia vita.

 

(...)

L’età avanza?

ROSSELLA FIAMINGO - GREGORIO PALTRINIERI - CERIMONIA CHIUSURA PARIGI 2024

«Certo, dovrò dosarmi fisicamente, ma ormai ci sono tanti esempi di atleti che vanno avanti. Magari sono solo un sognatore che vede solo le cose belle e forse nel nuoto è più complicato, ma sono convinto di poterlo fare anch’io, gli sportivi di alto livello sono oggi più consci di quello che serve per essere più longevi. La parte più importante è l’entusiasmo di buttarmi in acqua, la testa è fondamentale».

 

Il suo amico Gianmarco Tamberi con la testa ci ha provato fino all’ultimo a Parigi.

«Due cose mi hanno impressionato: quanto sia tutto fragile attorno a noi e la caparbietà di Gimbo. Era il sogno perfetto, lui il favorito, tutto acchittato, e invece ecco i calcoli renali e tutto che crolla. Eppure è salito in pedana per onorare il lavoro e il percorso fatto. Il dramma sui social criticato? Lui ha sempre condiviso tutto, io apprezzerei piuttosto la sua voglia di esserci lo stesso».

 

(...)

gregorio paltrinieri

Jannik Sinner è il nuovo simbolo dello sport italiano?

«Lo trovo molto interessante, è una personalità diversa dalla tipologia dello sportivo vincente e in vista, mi piacerebbe conoscerlo, è l’unico che non ho mai incontrato. Mi ha stupito trovarlo così solido in un anno in cui ha anche avuto tante cose per la testa, significa che ha una forza e una capacità che altri non hanno, credo sia davvero un campione da studiare».

paltrinierirossella fiamingo e gregorio paltrinieri

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…