federica pellegrini

POTENZA DELLA FEDE - LA PELLEGRINI SI RACCONTA ALLA VIGILIA DELLA QUINTA OLIMPIADE IN UNO SPECIALE SU "SKY": “QUANDO I TUOI GENITORI LEGGONO IL TITOLO: 'LA MANGIAUOMINI…' VAGLIELO A SPIEGARE" – I PROBLEMI ALIMENTARI ("ERO CAMBIATA FISICAMENTE, PER ME LA COSA PIÙ LOGICA ERA QUELLA DI MANGIARE E VOMITARE”), LE CRISI DI PANICO, LA RABBIA PER I GIOCHI DI RIO QUANDO PERSE IL PODIO PER UN DECIMO DI SECONDO: “HO INFRANTO UN TABÙ A PARLARE DI CICLO, PERCHÉ…” – E APPENA ARRIVA A TOKYO "LA DIVINA" E' ACCOLTA DA UN TEST ANTIDOPING A SORPRESA - VIDEO

 

 

Da sport.sky.it

FEDERICA PELLEGRINI 19

“Ancor prima della sua nuotata e dei suoi successi, c’è tutto un mondo dentro Federica”, la descrive così Matteo Giunta che dal 2015 è il coach della Pellegrini. Esternamente una vincente, una dura, una determinata. A volte fin troppo schietta: “Non ho mai voluto nascondermi. Sono sempre stata molto diretta e trasparente, anche pagando quando alcune volte avrei fatto meglio a stare zitta”.

 

La 33enne fuoriclasse azzurra ripercorre la sua carriera iniziata con la medaglia d’argento a 16 anni nei 200 stile nelle Olimpiadi di Atene 2004, la più giovane medagliata olimpica nella storia del nuoto. L’Italia intera si innamora della veneziana, ricoprendola di attenzioni, forse troppe addossate sulle spalle di una adolescente che nel trasferimento da Spinea (Venezia) a Milano inizia a soffrire di bulimia, malattia che spesso resta ancora sottotraccia nel mondo dello sport, quasi fosse una vergogna da dover nascondere.

 

FEDERICA PELLEGRINI 19

Non poteva nascondersi Federica, proprio per la sua visibilità mediatica. “In quel momento mi sembrava di fare una cosa molto razionale. Ero cambiata fisicamente, dal corpo di ragazzina a quello di donna non mi riconoscevo più. Quindi, volendo tornare al corpo di ragazzina, per me la cosa più logica è stata per alcuni mesi quella di mangiare e vomitare.

 

Per fortuna è stato un periodo temporale durato meno di un anno, non è scattato un campanello d’emergenza totale. Certo, per me è sempre stato molto difficile nascondere un problema, non era possibile. Anzi, forse la cosa migliore era proprio parlarne apertamente. E così ho sempre fatto, sia in riferimento ai problemi alimentari sia alle crisi di panico che sono arrivate dopo. Molte persone ne soffrono, tante di loro si sono un po’ riconosciute in quello che io stavo vivendo, l’ho percepito dai messaggi che ricevevo. Se ho aiutato qualcuno sono molto contenta”.

 

FEDERICA PELLEGRINI 19

Nello speciale "La Divina – Federica Pellegrini Esclusiva"– si affronta anche il tema del ciclo femminile, in merito al quarto posto ottenuto alle Olimpiadi del 2016. “Quella gara di Rio è stata una grande rabbia, scendere dal podio per un decimo di secondo è difficile da digerire. Quando qualcuno mi dice che ho infranto un tabù a parlare di ciclo, perché nello sport è quasi disdicevole farlo. E’ vero, non se ne parla mai. Ma perché? Perché se parli degli effetti che dà il ciclo in una prestazione di alto livello sembra che tu parli di fuffa, di una scusa campata in aria. Invece non è così, basta pensare a come ci cambia l’umore, al netto di qualsiasi sport. Intendo il livello ormonale che entra in circolo ad un certo punto, il gonfiore che ci dà il ciclo una settimana prima. Però, va bene. Nello sport succede anche questo. Da lì abbiamo iniziato a calcolare anche il ciclo”.

 

FEDERICA PELLEGRINI 19

La medaglia d’oro ai Giochi di Pechino 2008, prima italiana nella storia natatoria, i successi nei 200 e nei 400 stile, con record del mondo, ai Mondiali di casa a Roma 2009, il trionfo sublime davanti al pubblico della piscina del Foro Italico cui ha fatto seguito, due mesi dopo, il dolore mai superato per la scomparsa del mentore Alberto Castagnetti, l’uomo che la prese per i capelli proprio durante il periodo di crisi post Atene: “Ehi tu, ragazzina, adesso vieni a stare da me a Verona”.  Nella piscina scaligera, ora intitolata proprio all’ex CT del nuoto italiano, tutto parla di lui. E forse per questo Federica è sempre voluta restare li’, a vivere e ad allenarsi, considerandola la sua vera casa.

 

Il gossip ha aiutato il personaggio Pellegrini ad uscire dall’acqua, riconoscibile e corteggiata dagli sponsor, pur con alcune storture mal digerite. “Quando i tuoi genitori leggono il titolo: La Mangiauomini… vaglielo a spiegare come funzionano certe dinamiche. All’inizio non è stato semplice né per me né per loro. Ma ho la fortuna di avere una famiglia intelligente che ha capito.

 

federica pellegrini 55

Anche perché, a volerla proprio dire tutta, ho avuto poche storie, ma lunghe e importanti”. I social e l’esperienza televisiva con Italia’s Got Talent l’hanno messa in risalto nella sua spontaneità, sorridente e pure con un pizzico di timidezza che non ti aspetti in una sportiva dalla carriera monumentale. Resta, però, la difficoltà a… chiedere scusa, da orgogliosa: “Sulle cavolate sono brava, sulle cose più importanti magari ho un po’ di difficoltà a chiedere scusa faccia a faccia, però faccio capire che mi dispiace”.

 

A 32 anni, saranno 33 il prossimo 5 agosto, è una donna consapevole, ha pure smussato alcune spigolature caratteriali. Più dolce ed incline a commuoversi, come quando parla dell’Italia e del Tricolore da lei rappresentato durante la Cerimonia di Inaugurazione dei Giochi di Rio 2016: “Il ruolo di portabandiera a Rio è stato uno dei più grandi onori. Mia madre mi mandò un messaggio, quando in Italia era notte fonda, scrivendomi: falla sventolare forte e alta quella bandiera. A ripensarci mi viene ancora da piangere…”, e gli occhi diventano lucidi.

federica pellegrini 2

 

Resta però una agonista, competitiva, forse pure troppo. Ai Giochi di Tokyo dovesse raggiungere la finale nei 200 stile libero eguaglierebbe il record di sua maestà “Mr Nuoto” Michael Phelps, l’unico ad aver disputato cinque finali consecutive nella stessa specialità. Un primato non da poco, anche se lei non ci vuole pensare, continua a puntare al massimo a dispetto delle rivali che hanno quasi la metà dei suoi anni.

 

federica pellegrini 18

Per il grande pubblico italiano – e mondiale - una medaglia olimpica o meno di Federica Pellegrini ai Giochi giapponesi non cambierebbe nulla del suo essere “leggenda”, nessuna donna del nuoto è stata mai capace di essere così vincente in termini di longevità, in uno spazio temporale che dura da 16 anni, pur con alti e bassi, con cadute e risalite.

 

Ma per la LA DIVINA è sempre e solo una questione personale, una sfida con sé stessa: “A prescindere che io sono contenta di tutto ciò che ho fatto fino a qua, in carriera. Voglio arrivare a Tokyo pronta, per cercare di combattere fino alla fine. E soprattutto di non deludermi. Io sono consapevole di essere molto cattiva con me stessa. Io mi sono sempre chiesta tanto. E anche per questo che forse, tra qualche mese, sarà il caso di non chiedermi più così tanto”.

 

federica pellegrini 2FEDERICA PELLEGRINI

 

FEDERICA PELLEGRINIfederica pellegrinifederica pellegrini in versione alessia marcuzzifederica pellegriniFEDERICA PELLEGRINImatteo giunta federica pellegrinifederica pellegrinifederica pellegrinifederica pellegrinifederica pellegrini con la madrefederica pellegrini foto mezzelani gmt 013federica pellegrini foto mezzelani gmt 012federica pellegrini foto mezzelani gmt 011federica pellegrini foto mezzelani gmt 010federica pellegrini foto mezzelani gmt 004federica pellegrini foto mezzelani gmt 001federica pellegrinifederica pellegrinifederica pellegrinifederica pellegrinifederica pellegrinifederica pellegriniFEDERICA PELLEGRINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?