giorno della rimembranza

ANTONIO RIELLO: PER CAPIRE LA BREXIT DOVETE ANDARE A LONDRA IL GIORNO DELLA RIMEMBRANZA A VEDERE COSA ORGANIZZA LA BRITISH LEGION - “LA MEMORIA E L’ORGOGLIO NAZIONALE QUI APPARTIENE A TUTTI. ESSERE COSTRETTI A SEGUIRE LEGGI DECISE ALTROVE NON E' MAI STATA UNA COSA FACILE NE’ PER I CITTADINI BRITANNICI NE’ PER I LORO GOVERNANTI”

Antonio Riello per Dagospia

FESTIVAL OF REMEMBRANCEFESTIVAL OF REMEMBRANCE

 

Il Royal Albert Hall è ben noto perche’ ospita i “Proms” ovvero la rassegna di musica classica piu’ ambita e allo stesso tempo piu’ popolare della stagione sinfonica londinese. In questa stessa sala di concerto sabato 12 Novembre si è tenuto il Remembrance Festival 2016, ovvero una kermesse musicale tradizionalmente organizzata dalla British Legion per raccogliere fondi con lo scopo di aiutare i reduci e gli invalidi di guerra (e naturalmente anche le loro famiglie).

 

GIORNO DELLA RIMEMBRANZA 4GIORNO DELLA RIMEMBRANZA 4

Lo spettacolo in se’, con un sapore forse un po’ circense e, qui e la’, farcito anche di parecchia retorica, alla fine non era poi cosi’ male. Anzi in alcuni momenti, complice la musica di Handel e di altri motivi patriottici piuttosto amati, l’emozione era genuina e contagiosa. Presenti, in pompa magna, non solo tutto il Gotha politico britannico e del Commonwealth ma anche la Royal Family al gran completo.

 

La Regina Elisabetta è (anche) a capo della British Legion. Tutte le dame erano, seguendo un preciso protocollo, vestite elegantemente di nero o grigio scuro e tutte sfoggiavano, anzi esibivano, il “Poppy” , un particolare distintivo a forma di papavero che simboleggia il giorno della “Rimembranza”.

 

Hanno sfilato i rappresentanti di tutte le truppe britanniche con uniformi suntuose ed impeccabili e con una disciplina altrettanto impeccabile. La RAF, la Royal Navy, i Royal Marines e ovviamente anche le immancabili Guardie delle Regina. Noti attori hanno letto poesie e lettere scritte su tutti i vari fronti di guerra, si sono ricordati con convinzione i caduti della battaglia della Somme e dello Jutland (entrambi accadute nel 1916).  Sono sfilati alcuni reduci dall’Afghanistan feriti e mutilati. Un turbinio di fanfare, piume, colbacchi, bottoni dorati, vessilli, giubbe rosse, caschi coloniali, bandiere e grida fino al fatidico “God save the Queen” e al finale “Hip Hip Hurra’”.

FESTIVAL OF REMEMBRANCE 1FESTIVAL OF REMEMBRANCE 1

 

Insomma sembrava un po’ la scena di un film di guerra degli anni quaranta/cinquanta con tanta palpabile nostalgia per l’impero perduto con un display forse un po’ “ingenuotto” e molto patriottico. Onestamente, il “buon” Kitsch sa essere sempre abbastanza efficace e diretto quando si tratta di affermare concetti semplici nella nostra società di massa….. Ma era tutto vero, sincero, a colori e “in diretta”.

 

E qui viene la parte davvero interessante. Una nazione che con entusiasmo e partecipazione celebra ancora i propri caduti della Prima Guerra Mondiale (cento anni dopo) deve avere qualcosa di speciale e particolare. Nel resto dell’Europa si tende a dimenticare e a rimuovere facilmente il passato fatto di guerre e battaglie, lo si sente lontano, noioso e quasi sempre imbarazzante. Qui nel Regno Unito assolutamente no, non ci si “distrae” dal dovere patriottico.

GIORNO DELLA RIMEMBRANZAGIORNO DELLA RIMEMBRANZA

 

La carriera militare è ancora vista con grande deferenza e rispetto. Un aristocratico non è davvero tale se non ha servito con onore (almeno per un po’) il proprio paese e dice con fierezza: “I have done  my bit for the Country”. Non è che questo oggi in realta’ sia un paese particolarmente militarista o guerrafondaio, ma quello che davvero continua a contare qui e’ l’orgoglio nazionale, lo spirito di sacrificio e la memoria storica. Proprio quello che ci piacerebbe avere in Italia, ma che qualche volta ci difetta.

 

Ed esattamente quello che spiega l’inspiegabile Brexit meglio delle tante analisi socio-economiche delle troppe, forse inutili e ridondanti, interviste. La storia nazionale appartiene qui a tutti: è un vanto che va rispettato e coltivato. Essere costretti a seguire leggi e direttive decise altrove (non sempre magari in perfetta sintonia con l’interesse nazionale…) non sembra essere, evidentemente, mai stato una cosa facile ne’ per i cittadini britannici ne’ per i loro governanti. Qui la gente è eccentrica e molto formale, ma anche molto testarda a volte (come questa) al limite dell’autolesionismo.

 

La domenica mattina, il giorno della Rimembranza vero e proprio, sono andato a curiosare ad un mercatino di quartiere. Alle undici in punto una anziana robusta signora dall’aria in verita’ modesta si e’ improvvisamente alzata con vigore dalla seggiola dove sembrava stesse accovacciata quasi in letargo e ha iniziato a scampanellare con decisione e una certa autorita’.

 

GIORNO DELLA RIMEMBRANZAGIORNO DELLA RIMEMBRANZA

Per due lunghissimi minuti, dal suono della campanella, siamo rimasti tutti (anziani, giovani, bambini, belli, brutti, alti, bassi, donne, uomini e transessuali, stranieri e sudditi della regina) in silenzio assoluto. Ma non solo: anche perfettamente immobili, come dei mimi quando recitano. Come se fossimo insomma tutti “congelati” nelle nostre posizioni. Uno spettacolo impressionante e affascinante e una faccenda seria e molto sentita.

 

La conferma ulteriore di un vasto e sentito orgoglio nazionale (quasi imperiale si potrebbe dire) e del fatto che qui le imposizioni dall’esterno, anche le piu’ piccole e marginali, sono sempre state considerate molto sgradite ed inopportune. Certo, il Brexit sembra essere un grave errore strategico e una minaccia reale, dalle proporzioni ancora sconosciute, per l’economia della “Perfida Albione”. Probabilmente e’ proprio cosi’, un potenziale disastro. Ma qui, forse anche per consolarsi, amano ricordare che l’ultima (riuscita) invasione del suolo britannico risale al 1066 ad opera di Guglielmo Il Conquistatore. Dopo di lui non c’e’ riuscito piu’ nessuno.

ANTONIO RIELLOANTONIO RIELLO

 

Nello stesso tempo all’Imperial War Museum London, si apre una piccola, ma imperdibile, mostra di arte contemporanea. L’artista pakistano Mahwish Chisty (attualmente vive e lavora negli USA) ci mostra uno dei volti della guerra contemporanea. Quello tecnologico fatto attraverso droni telecomandati a distanza, un esperienza che trasforma la guerra in qualcosa di misterioso ed imprevedibile con suggestioni quasi mitologiche: Giove che scaglia i suoi fulmini.

 

Gia’ il contesto e’ piuttosto interessante di per se’: un museo della guerra pieno di missili, cannoni, carri armati e molto altro ancora (lo stesso edificio prima di diventare la sede di questo museo fu per circa cento anni la sede del famigerato Bedlam Asylum, il manicomio di Londra).

 

Chisty presenta alcuni bellissimi disegni su carta che sono dei “ritratti” di droni immaginati come fossero quasi degli dei indu’ (il Pakistan e’ musulmano naturalmente, ma la cultura visiva e’ in qualche modo tipicamente in stile indiano). Un mix di tecnologia con visioni antiche e caratterizzate da un forte senso di etnicita’.

 

CHISTYCHISTY

Colori stupendi su fondi dorati. Sembra di essere alla corte dei “Moghul 2.0” . Poi ci sono alcune installazioni piazzate dentro a delle piccole teche: dei modellini in scala dei vari tipi di droni utilizzati dal governo americano per colpire i talebani nel sud del Afghanistan e nel nord del Pakistan. Arte, Guerra e Propaganda hanno sempre viaggiato assieme nel Regno Unito.

 

Dal 19 Ottobre 2016 al 19 Marzo 2017

IWM London, 

Lambeth Road

London

SE1 6HZ

Ultimi Dagoreport

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…

ignazio la russa enrico pazzali banche dati spioni spionaggio

FLASH! – CON L’INCHIESTA SUGLI SPIONI DI ''EQUALIZE'' FINITA NELLE SABBIE MOBILI MILANESI, ENRICO PAZZALI È POTUTO TORNARE IN CARICA COME PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE FIERA MILANO (DA CUI SI ERA AUTOSOSPESO) - DAVANTI A TALE "SCANDALO", IL CDA DELL’ENTE HA PAURA A REVOCARGLI LE DELEGHE, ANCHE SFRUTTANDO LA SCUSA DEL GARANTISMO. ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL POTERE A MILANO DI LA RUSSA, GIÀ GRANDE AMICO DI PAZZALI – PS. SI VOCIFERA CHE IL TIFOSO ‘GNAZIO SIA MOLTO INTERESSATO AI GUAI DELL’INTER, DOPO LA BOMBASTICA INCHIESTA DI “REPORT” SUI CONTI DEI NERAZZURRI…