
LA BATTAGLIA PER IL CONI PEGGIO DEL CONCLAVE, TRA VELENI E COLPI BASSI - PER LA PRESIDENZA DEL CONI 8 CANDIDATI, TRA CUI IL TUTANKHAMON DELLO SPORT ITALIANO FRANCO CARRARO - SARÀ UNA PARTITA A TRE TRA LUI, BUONFIGLIO (PRESIDENTE DELLA FEDERCANOA, UOMO DI MALAGÒ), PANCALLI (CHE HA L’APPOGGIO DI ABODI, BARELLI E BINAGHI) – MA C’E’ L’INCOGNITA RICORSI SULLA CANDIDATURA CARRARO CHE HA SVOLTO TRE MANDATI (DAL 1978 AL 1987) MA PRIMA DELLA LEGGE DI RIFORMA DEL CONI…
Cosimo Cito per "la Repubblica" – Estratti
franco carraro paolo barelli e matteo renzi foto mezzelani gmt064
I nomi ci sono, le tensioni anche. Fortissime. Non è stata una giornata semplice dentro Palazzo H, la sede del Coni, dove il 26 giugno si insedierà il nuovo presidente.
Il successore di Malagò uscirà da una rosa di almeno 8 nomi, mai così tanti: Duccio Bartalucci, Luciano Buonfiglio, Franco Carraro, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli, Carlo Iannelli, Giuseppe Macchiarola, Luca Pancalli. Esclusi per mancanza di requisiti Ettore Thermes e Saimon Conti, provenienti dal mondo della vela.
luciano buonfiglio giovanni malagò
In realtà per la poltrona più alta dello sport italiano sarà una partita a tre fra Buonfiglio (presidente della Federcanoa, uomo di Malagò), Pancalli (ex n.1 del Cip, con lui gli anti- Malagò, da Binaghi in giù) e Carraro, che avrebbe il gradimento della politica, ma che deve affrontare una questione formale: la sua candidatura (su cui era stato chiesto un parere ad Abodi che ha rimesso la decisione al Coni) è stata accettata dalla commissione elettorale dopo quasi cinque ore con un singolare asterisco nel verbale.
Che serve a dire: Carraro è candidabile, ma gli avversari, come previsto dal regolamento elettorale, entro quattro giorni lavorativi possono depositare ricorso al Collegio dei revisori dei conti Coni. Lo farà chi vorrà un’interpretazione definitiva delle norme richiamate dal ministro nel suo parere.
luca pancalli foto mezzelani gmt032
Carraro, presidente del Coni dal 1978 al 1987, ha svolto sì tre mandati (non completo l’ultimo), ma prima della legge di riforma del Comitato olimpico del 2004. Nel suo programma ha sottolineato come il cambio dei vertici non dovrà interferire sui comitati organizzatori di Olimpiadi 2026 e Giochi del Mediterraneo. Un’apertura di credito per Malagò, presidente della Fondazione Milano-Cortina, che però oggi non sembra affatto dalla sua parte.
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luciano buonfiglio giovanni malago elena vaccarella foto mezzelani gmt 032
malago barelli pancalli sanzo foto mezzelani gmt012
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katerpillar malago buonfiglio foto mezzelani gmt