
ECCO PERCHE’ GUARDIOLA NON SARA’ MAI COME MOURINHO! IL CITY VA IN VANTAGGIO CON L’ARSENAL E POI PIAZZA IL BUS DAVANTI LA PORTA. MA SUBISCE IL PARI AL 93ESIMO CON LA DIFESA OLTRE I TRENTA METRI. UN ERRORE DA PIVELLINO PER PEP ACCUSATO DI AVER TRADITO I SUOI PRINCIPI DAL “TELEGRAPH”, CHE PARLA DI “MOURINHIZZAZIONE” DI GUARDIOLA - MA MOU, ANCELOTTI E ALLEGRI NON AVREBBERO MAI PRESO QUEL GOL AL 93ESIMO – LA CHIOSA DI ZAZZARONI: “COMUNQUE PARTITONA, POI ROMPONO I COGLIONI CON IL DIFENSIVISMO” – VIDEO
Dal profilo Instagram di Ivan Zazzaroni
Sto seguendo Arsenal-City. Probabilmente #Allegri non ha imparato molto da Guardiola che invece deve averlo studiato a fondo.
Pep adesso difende come Max e Mou. È sotto assedio dopo il gol di Haaland (grande spunto): i Gunners meriterebbero, ma il City sta coprendosi benissimo.
Pep ha tolto Foden per mettere un altro difensore, Akè. Fuori anche Haaland e giallo a Gigio per perdita di tempo. Out pure Stones.
Martinelli, 1-1. Comunque partitona.
Poi rompono i coglioni con il difensivismo.
ARSENAL-CITY
Massimiliano Gallo per ilnapolista.it
Orrore! Guardiola ha piazzato l’autobus contro l’Arsenal. L’universo del calcio è in subbuglio. I capiscer (ossia i sotuttoio contemporanei, quelli che hanno confuso lo sport agonistico con la trigonometria) sono in crisi da ieri sera.
Il City di Pep Guardiola che fa registrare il 32,8% di possesso palla è né più né meno quello che il Telegraph ha definito tradimento. Appena cinque tiri in porta e molto probabilmente l’avallo del catalano alle italianissime perdite di tempo di Donnarumma che infatti si è beccato l’ammonizione.
Il tutto è accaduto solo pochi giorni dopo City-Napoli e quelle dichiarazioni al solito ipocrite (Pep è un fuoriclasse dell’ipocrisia, la eleva a livelli poetici) sulle sue squadre che non sarebbero mai state capaci delle resilienza (nemmeno tanta, aggiungiamo) messa in campo dal Napoli di Conte in dieci uomini. «È una questione culturale» ha fatto scivolare lì, tra una frase e l’altra.
Fatto sta che giocando all’italiana il City stava vincendo 1-0 in casa dell’Arsenal (dove lo scorso febbraio giocando alla catalana ne avevano presi cinque). Oliver Brown sul Telegraph ha scritto di mourinhizzazione di Guardiola, di pullman davanti alla difesa.
Ecco, a questo proposito, vorremmo fare un’obiezione. L’accostamento ci sembra offensivo per Mourinho. Offensivo perché poi, alla fine, il City la partita non l’ha vinta. L’Arsenal ha pareggiato al 93esimo. E soprattutto il modo in cui ha pareggiato! Guardiola ha piazzato sì la linea difensiva a cinque ma l’ha alzata. Il famoso baricentro di cui oggi sono tutti orgogliosi. È l’equivalente delle misure di virilità nel linguaggio da caserma (e non solo).
Quanto ce l’hai alto il baricentro? Pep ha piazzato i cinque difensori nella terra di nessuno, siamo oltre i trenta metri. Ma possibile? A quattro minuti dalla fine, ha lasciato più di trenta metri di campo incustoditi. L’Arsenal ha segnato il più semplice dei gol. Lancio piuttosto elementare di Eze, Martinelli che frega sul tempo i centrali del City e si presenta tutto solo davanti a Donnarumma e lo batte.
Ma quale autobus. Un gol che Mourinho non avrebbe mai preso mai. Nemmeno Ancelotti. Figurarsi Allegri. Il povero Guardiola è finito cornuto e mazziato. Ha provato a giocare all’italiana e oggi è costretto a sorbirsi le critiche di chi grida al tradimento culturale. Ma non ha nemmeno saputo farlo fino alla fine e ha subito un gol da pollastro. Il suo Carletto Mazzone da lassù chissà quante gliene avrà dette.
Insomma Pep, sei sulla buona strada ma devi mangiarne pane per diventare come José.