kandinsky

L’ARTE DEI RICCHI - OGGI CHI HA UN MILIONE DI EURO DICHIARA PER IL 32,6% DI POSSEDERE OPERE. UNA PERCENTUALE CHE SALE AL 55,5% PER CHI HA RISERVE DI OLTRE UN MILIONE E AL 58,6% PER I PAPERONI CON OLTRE CINQUE MILIONI

Paolo Manazza per "CorrierEconomia - Corriere della Sera"

 

KANDINSKYKANDINSKY

Fame d’arte. Si potrebbe intitolare così una recente ricerca compiuta dall’Aipb (l’Associazione italiana private banking) sull’attenzione che i clienti italiani più ricchi hanno mostrato, nel corso degli ultimi anni, verso gli acquisti d’arte. Quasi la metà (il 47%) delle famiglie intervistate possiede opere. E l’83% dichiara di essere interessato a ricevere, su questo particolare segmento, un servizio dall’istituto bancario.

KANDINSKYKANDINSKY

 

Il focus traccia un orizzonte sulla trasformazione delle abitudini consulenziali relative al complicato universo degli investimenti nel bello. Mentre il ricorso a mercanti/gallerie e alle case d’asta resta immutato (52% per i primi e 21% per le seconde), è cresciuto invece il rapporto con esperti indipendenti (dal 38% al 43%), compagnie assicurative (dal 2% al 10%), commercialisti (dal 2% al 5%) e, ben appunto, banche (dal 5% all’8%).

 

La fotografia del collezionista appare per nulla scontata, se non per il fatto che vive prevalentemente in grandi città. Per il resto non esistono grandi differenze tra uomini (41%) e donne (38%), età (sino a 40 anni il 40%; oltre il 41%) e istruzione (con laurea il 44%, senza il 38%).

KANDINSKYKANDINSKY

 

Quantità

La dimensione del patrimonio totale incide invece in modo diretto sulla scelta di differenziare una parte del denaro investito in beni reali. Anche se, c’è da notare, che le percentuali di interesse verso acquisti d’arte sono cresciute esponenzialmente rispetto a un decennio fa.

 

il triplo elvis di warhol venduto per 65 milioni di euro 1il triplo elvis di warhol venduto per 65 milioni di euro 1

Oggi chi ha in gestione sino a un milione di euro dichiara per il 32,6% di possedere opere. Una percentuale che sale al 55,5% per chi ha riserve di oltre un milione e al 58,6% per i paperoni con oltre cinque milioni. La ricerca cristallizza bene i bisogni alla radice del collezionismo. L’aspetto puramente speculativo (ossia «l’acquisto di opere volto alla conservazione e possibilmente all’incremento del patrimonio personale») è soltanto uno degli elementi scatenanti.

 

Ma resta, comunque e sempre, coniugato ad altri tre fattori. Il bisogno emozionale, ossia un’esigenza legata alla sfera intima di ciascun individuo. Il bisogno di testimonianza, ovvero il risvolto pubblico di grandi collezionisti e di istituzioni che attraverso la scelta di opere acquistate testimoniano se stessi. E infine il bisogno di status-symbol ossia la necessità che alcune persone hanno di comprare arte per essere qualificati e riconosciuti come uomini di cultura dal gusto raffinato. E’ evidente che a seconda del peso di questi tre fattori cambia l’orientamento.

 

il triplo elvis di warhol venduto per 65 milioni di euro 2il triplo elvis di warhol venduto per 65 milioni di euro 2

Negli ultimi anni, a livello internazionale, l’ampia crescita di attenzione verso l’arte contemporanea è riuscita spesso a fondere questi tre bisogni. Nel senso che la ricerca di emozioni unita a uno studio estetico, con miglioramento della propria sensibilità percettiva, ha permesso di orientarsi verso scelte e scoperte di autori o nuovi talenti in grado nel tempo di accrescere anche la visibilità della propria collezione.

 

Certo, la passione verso i cosiddetti Old Master ossia la pittura antica, mostra sempre un alto indice di stabilità nei valori. E, di conseguenza, risultati migliori nelle performance difensive del patrimonio investito. Mentre i segmenti dell’arte moderna e contemporanea appaiono più rischiosi sotto questo profilo.

 

Evoluzione

Lucio Fontana - Natura (terracotta, 1959-60)Lucio Fontana - Natura (terracotta, 1959-60)

Se un tempo tra i servizi più richiesti agli istituti bancari vi erano quelli legati alla consulenza nella trasmissione generazionale di patrimoni d’arte, oggi la situazione appare modificata. Al primo posto restano i servizi peritali legati all’assicurazione. Quelli inerenti la ricerca e il rilascio di perizie sono passati dal 33% all’attuale 45%. Stessa percentuale di crescita per l’assistenza diretta su acquisti e vendite. Mentre la valutazione estimativa è passata dal 31% al 39%.

 

Un forte plus per gli istituti consiste nel fatto che, nella maggior parte dei casi, il servizio di art advisory è fornito gratuitamente nell’ambito della consulenza globale. Ad esclusione delle spese vive di interventi gestione e manutenzione (le fee delle fondazioni per le autentiche, le spese di restauro, trasporto, assicurazione).

 

Lucio Fontana - Torso Italico (1930-31)Lucio Fontana - Torso Italico (1930-31)

Normalmente, all’interno del wealth management, l’attività di art banking è gestita da una persona dedicata di estrazione bancaria. Che si avvale, per oltre la metà dei casi in cui il servizio è fornito, di strutture specializzate in outsourcing. Attualmente sono circa il 44% gli istituti che non offrono questo servizio, mentre ben il 13% lo ha in fase di allestimento.

 

La crescita di interesse delle banche verso l’art advisory è proporzionalmente legata all’aumento di interesse generale verso l’arte. E soprattutto alla forte tendenza (39% degli intervistati) a considerare con estremo interesse la propria banca come interlocutore nei servizi necessari alla gestione ed incremento del proprio patrimonio artistico.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...